di Charles Bukowski
I ed. 1971
La mattina dopo era mattina e io ero ancora vivo.
Forse scriverò un romanzo, pensai.
E lo scrissi.
La vera problematica da affrontare è, al di là dei gusti personali, in che termini di letteratura rientri Bukowski. I più schizzinosi non ammetteranno il suo andamento rapido ed incalzante, a digiuno di frasi fatte e descrizioni romanzesche, duro e schietto come la realtà; la realtà con gli occhi di Bukowski, però, leggermente deformata da un onnipresente filo d'ironia. Non si può parlare di uno strutturatissimo progetto di scrittura in questo caso, per l'estrema spontaneità del suo stile; ma Bukowski si distanzia da qualsiasi altro sottoprodotto volgare degli ultimi cinquant'anni di scurrilità edita e massificata, per il suo disegno falsamente superficiale, tipico di una scrittura a getto (come quella del contemporaneo Kerouac), che mantiene saldalmente naturali coesione e coerenza, qualità principi di qualsiasi letterato che vuol definirsi tale. A chi non fosse ancora convinto della letterarietà di Bukowski e di chi lo comprende (cioè di chi va oltre la presenza delle parole tette, culo, scopata e cazzo per farsi piacere uno scritto, non come mocciosetti esaltati da parole grandi e "fricchettoni" che son mocciosetti cresciuti) cito a suggello di questa recensione alcuni aforismi tratti dalla prefazione al Ritratto di Dorian Gray di Wilde:
L'artista è il creatore di cose belle.
[...] Il pensiero e il linguaggio sono per un artista strumenti di un'arte.
Il vizio e la virtù sono per un artista materiali di un'arte.
[...] Ogni arte è insieme superficie e simbolo.
Coloro che scendono sotto la superficie lo fanno a loro rischio.
L'arte rispecchia lo spettatore, non la vita.
Possiamo perdonare a un uomo l'aver fatto una cosa utile se non l'ammira.
L'unica scusa per aver fatto una cosa inutile è di ammirarla intensamente.
Tutta l'arte è completamente inutile.
Adriano Morea
P.S.: Con quest'ultimo post, che verrà pubblicato quando sarò già in viaggio, mi congedo e prendo una settimana di "meritate" o meno ferie. Buone vacanze a tutti voi, colleghi ed utenti!