Alessia consiglia
Una questione di famiglia di Claire Lynch (Fazi editore)
Leggi qui la recensione
Perché: è un romanzo che non si limita a raccontare un dramma privato, ma denuncia una forma insidiosa e ancora attuale di ingiustizia: quella che si insinua nei tribunali, nei servizi sociali, nella società “per bene”. Lynch non ha bisogno di costruire antagonisti odiosi: mostra come l’omofobia possa manifestarsi anche nel volto rassicurante della legge.
È un libro che scava nel cuore della memoria familiare, rivelando quanto i legami possano essere manipolati, negati, spezzati, e quanto sia necessario e rivoluzionario riscriverli. Non è solo un racconto di dolore, ma anche di guarigione e di presa di coscienza.
A chi: per chi ama i romanzi familiari, ma cerca storie meno convenzionali e più coraggiose, per chi è interessato a racconti queer soprattutto nel contesto sociale e privato. Per chi cerca una lettura densa che faccia anche pensare.
Camilla consiglia
Cambiare l'acqua ai fiori di Valérie Perrin (edizioni e/o)
Leggi qui al recensione
Perché: è un romanzo emotivo e dolce, ma mai piatto perché alterna momenti di divertimento ad altri di grande commozione. Chi legge è decisamente trasportato da una scrittura coinvolgente, dalle numerose tinte e dai toni anche contrastanti che rendono la lettura un grande viaggio virtuale, come solo i grandi romanzi sanno fare.
A chi: a chi ha voglia di emozionarsi e di regalarsi una lettura ampia e varia.
Carlotta consiglia
Poirot a Styles Court di Agatha Christie (Mondadori)
Leggi qui la recensione
Perché: Poirot a Styles Court è il romanzo che segna la prima apparizione di Hercule Poirot, il celebre investigatore belga nato dalla penna di Agatha Christie. Vale la pena leggerlo non solo perché è l’inizio di una lunga serie di casi che hanno fatto la storia del giallo, ma anche perché rappresenta un’introduzione perfetta al mondo della “regina del mistero”.
A chi: a chi cerca una lettura piacevole e scorrevole, ma anche intrigante, perché la trama è costruita come un enigma da risolvere insieme a Poirot, piena di indizi, depistaggi e piccoli particolari da cogliere. Non è un giallo cupo, ma uno svago cerebrale che tiene con il fiato sospeso senza mai risultare scontato.
Claudia consiglia
I giorni di vetro di Nicoletta Verna (Einaudi)
Leggi qui la recensione
Perché: è un romanzo storico avvincente e denso, ricco di personaggi dal respiro emotivo profondo che difficilmente si dimenticano una volta finita la lettura. Sono donne soprattutto, le protagoniste di piccole e grandi vicende di un tempo arduo come quello della guerra e della lotta partigiana, amiche e sorelle di uno stesso destino che si ritrovano a combattere insieme per un mondo più giusto. Esempi ancora oggi di valore e di resistenza all’oppressione.
A chi: ai lettori che vogliono ricominciare tuffandosi in un lungo romanzo, a chi vuole distrarsi dal temuto ritorno alla routine immergendosi in un tempo tutto letterario. A chi trova conforto nelle grandi storie di ieri.
Corinna consiglia
Uomini e topi di John Steinbeck (Bompiani)
Leggi qui la recensione
Perché: perché nel giro di poco più di un centinaio di pagine Steinbeck è in grado di creare un paradiso terrestre e, dopo averlo creato, metterlo in crisi mostrando come l’umanità – è sempre l’uomo misura di tutte le cose – non cerchi altro se non la stabilità e la sensazione di radicamento che solo l’amicizia sa dare. Perché è un opera che sa parlare alle corde più intime del nostro animo innalzandosi, senza essere mai pretenziosa, ad exemplum universale.
A chi: a chi vuole entrare in un universo fatto e finito ma senza dover affrontare le opere ben più lunghe ed impegnative dell’autore. A chi, tornato ormai nel trambusto della vita quotidiana, non vuole rinunciare a leggere un buon libro.
Debora consiglia
Leonard e Hungry Paul di Rónán Hession (Keller)
Leggi qui la recensione
Perché: «Cerchiamo di essere solo felici. Finché c'è tempo». In queste frasi è racchiuso il senso profondo di questo romanzo di semplicità e grazia. è il racconto di due vite normali, di un simile sentire, fatto di semplicità appunto contrapposta alla frenesia del mondo. E proprio lì risiedono la vita e la bellezza
A chi: a chi ha bisogno di tornare a settembre spegnendo il frastuono del mondo, concentrarsi sulla bellezza, immergersi in una storia densa di significato e affatto banale per ritrovare una dimensione intima, famigliare.
Federica consiglia
L'isola che mi amava di Stefania Aphel Barzini (Ponte alle Grazie)
Leggi qui la recensione
Perché è un inno d'amore alla natura brulla e contundente, un inno di fascinazione verso l'isola di Alicudi, che non è per tutti da vivere, solo per pochi che hanno l'audacia di spogliarsi del superfluo: pochi "eletti", verrebbe da dire, come fosse l'isola stessa a selezionarli. L'autrice vi condurrà nella sua vita solitaria e quasi eremitica, nella sua prova d'amore potente per questo luogo remoto. Brevi pagine, appassionate, perfette da leggere nella calma agostana che sta per scemare.
A chi ha voglia di immergersi (e magari non può materialmente) nella pace silenziosa ed estiva di un'isola intensa, selvaggia e quasi ultraterrena.
Fulvio consiglia
Le lupe di Pierre Boileau e Thomas Narcejac (Adelphi)
Leggi qui la recensione
Perché: è un thriller originale che esce dagli schemi narrativi classici. Una lettura essenziale per sgusciare via dall'estate ed entrare con tutta calma in un settembre più impegnativo.
A chi: a coloro che amano i libri in cui i meccanismi psicologici intrappolano i personaggi in un gioco il cui finale è una bomba ad orologeria. Due autori straordinari da approfondire nel catalogo Adelphi.
Giada consiglia
La sconosciuta del ritratto di Camille de Peretti (edizioni e/o)
Leggi qui la recensione
Perché: l’arte è capace di emozionare e incuriosire nello stesso momento. È il mistero, la forza motrice di La sconosciuta del ritratto di Camille de Peretti, nel quale, al centro, ci sono due quadri di Gustave Klimt: due dipinti sovrapposti che il pittore ha modificato nel corso della sua vita. Inizia da qui, infatti, questa avvincente ricerca storica e artistica che si snoda dagli anni Venti fino agli anni più recenti, scontrandosi con i Grandi eventi della Storia.
A chi: a chi si rigenera mentalmente in una galleria d’arte, a chi interessa approfondire uno dei quadri più misteriosi di Gustave Klimt e a chi apprezza i romanzi famigliari.
Gloria consiglia
Demon Copperhead di Barbara Kingsolver (Neri Pozza)
Leggi qui la recensione
Perché: con le giornate che si fanno più corte si sentirà il desiderio di tirare fuori una copertina e leggere per ritrovare un po' di serenità. Bene, il romanzo di Barbara Kingsolver è un omaggio al classico di David Copperfield, ma ambientato in un'America degli anni Novanta che accompagna il piccolo Demon in una crescita sghemba, difficile, dove gli adulti sono spesso d'ostacolo anziché un aiuto. L'ironia salva, e la scrittura fittissima di questo grande romanzo ci accompagna per circa 650 pagine di vita, pensieri, desideri e colpi di scena.
A chi: a chi ama le narrazioni di ampio respiro, che accompagnano per tante ore di vita e tanti anni di narrazione. Demon cresce con noi, in un romanzo che non allenta mai la presa.
Leonardo consiglia
Panorama di Tommaso Pincio (NNE)
Leggi qui la recensione
Perché: perché racconta la crisi dell'identità nell'era digitale attraverso una riflessione sul ruolo della scrittura oggi. Lo scrittore non è più un creatore di storie, ma un osservatore che si limita a registrare le vite altrui, esponendole al mondo.
A chi: a chi apprezza romanzi che uniscono teoria e narrazione, capaci di far pensare più che di intrattenere.
Marianna consiglia
Alla scoperta del giardino segreto. Le piante e i luoghi che hanno ispirato Frances Hodgson Burnett di di Marta McDowell (Ippocampo)
Leggi qui la recensione
Perché: Questo libro è un rifugio. Una lettura lenta, curata, visivamente incantevole, capace di offrire pace interiore e ispirazione. È un viaggio attraverso la vita di Frances Hodgson Burnett – autrice del celebre Il giardino segreto – e insieme un’ode al potere rigenerante dei fiori, dei giardini e della scrittura. Ogni pagina è un invito a rallentare, a guardarsi intorno con occhi più attenti, a trovare bellezza anche nei dettagli più semplici.
A chi: Perfetto per chi ama i libri illustrati, la letteratura inglese, i giardini, o semplicemente ha bisogno di ritrovare un po’ di quiete e ispirazione. Lo consiglio a lettrici e lettori adulti, ma anche a giovani appassionati che hanno amato Il giardino segreto e vogliono scoprire qualcosa in più sulla sua genesi e sulla donna che l’ha scritto.
Samantha consiglia
La vita normale di Yasmine Reza (Adelphi)
Leggi qui la recensione
Perché: La vita normale è un libro che si legge in poche ore ma si porta dentro a lungo. È un esercizio di levità crudele, un diario intimo senza intimismo, un’istantanea dell’esistere che rifiuta ogni forma di eroismo. In un tempo che pretende narrazioni lineari, Yasmina Reza sceglie la sconnessione, il vuoto, l’ombra. Sembra un po' il destino di settembre, quello in cui ci cerca di restare calmi e quieti di fronte alla vita che - crudele - ci porta a riallacciare conversazioni, a riprendere lavori che abbiamo messo da parte, a ricongiungerci ai ritmi frenetici, a guardarci intorno, come fa la scrittrice e a ricominciare.
A chi in ogni inizio non smette di chiedersi che senso abbia fingere che le cose siano “normali” o ancora se sia questo assoluto magma di incomprensioni e relazioni la normalità. A chi si sente un po' sperduto nel tempo veloce che riprende e orfano di un tempo languido di pace e vacanze.
Social Network