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E se volessimo regalare parole e immagini? Ecco alcune idee per graphic novel, libri illustrati e fotografici

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Buongiorno lettori,
siete ormai a posto con i regali per Natale? Siamo sicuri che un posto per un libro in più c'è sempre e allora eccoci con il quarto appuntamento con "Libri sotto l'albero". Dopo la puntata sulla narrativa italiana, quella sulla narrativa straniera e la più recente sulla saggistica, è il momento di pensare a chi vuole regalare parole e immagini. In questa puntata troverete suggerimenti di graphic novel, libri illustrati e fotografici molto diversi tra loro, ma - speriamo - di ispirazione per gli ultimi regali. 

Buone Feste e, come sempre, ottime letture,
La Redazione

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Carolina regalerà: 
"Roots. Radici" di Bruna Martini (Beccogiallo) 
Perché una storia familiare da ricostruire si trasforma, in questo graphic memoir, l’occasione per indagare le motivazioni profonde delle migrazioni di ieri e di oggi, lo spaesamento e le radici, lo slancio verso il paese d’arrivo e il legame indissolubile con quello di partenza. E perché Bruna Martini ha uno stile unico, in cui al disegno si associano fonti documentarie e iconografiche raccolte in quella che appare a tutti gli effetti una detection dell’anima, oltre che del proprio passato. 
A chi: ai viaggiatori di ieri di oggi, a chi torna e a chi si ferma; a chi vorrebbe restare e non può farlo, a chi è andato ma non ha dimenticato il luogo da cui proviene. A chi guarda il mare con nostalgia, a chi lo guarda con ansia e trepidazione. A chi ama le storie famigliari. A chi sa quanto è importante capire da dove veniamo per avere una visione più complessa di chi siamo. 

"Donna vita libertà", a cura di Marjane Satrapi (Rizzoli Lizard)
Perché quest’opera polifonica racconta, attraverso i disegni di artisti diversi, in diversa misura legati al mondo iraniano, la storia complicata di un Paese che cerca di non soccombere alle proprie contraddizioni e ai tentativi di chi vorrebbe mettere a tacere la sua gente. Marjane Satrapi, autrice nota per Persepolis, torna ancora una volta a volgere lo sguardo al suo paese d’origine in un’ottica di denuncia, dopo l’uccisione di Mahsa Amini, ennesima vittima innocente del regime. Nella sua curatela attenta, si leva forte il grido di chi è stanco di una situazione che è durata troppo tempo, e vorrebbe scoprire la bellezza di una vita libera e democratica. 
A chi: alle amiche di sempre, alla figlie e alle sorelle. A chi vuole conoscere meglio la storia di un Paese di cui si sente spesso, e spesso tristemente, parlare. A chi ha amato Persepolis e il suo sguardo nitido sulla realtà. A chi sa che la battaglia per la libertà prescinde dal genere, dalle origini, e deve essere combattuta ogni giorno, in ogni luogo. 

"Le Metamorfosi di Ovidio", a cura di Daniele Catalli e Alice Patrioli (L'Ippocampo)
Perché: Catalli e Patrioli affrontano con coraggio e intelligenza artistica un mostro sacro, e non ne escono sconfitti. Attraverso il loro progetto, riescono a restituire l’anima dell’opera di Ovidio e a metterla in dialogo con la contemporaneità: il lettore troverà dunque uomini e donne i cui sentimenti sono personalmente riconoscibili, travolti dal loro stesso sentire o da una natura che spesso li soverchia. Il lungo fregio delle illustrazioni accompagna per mano chi ha voglia di lasciarsi condurre, in un’avventura lunga secoli, eppure sempre viva. A chi: agli appassionati di mitologia, a chi trova continue risonanze tra l’antico e il moderno, a chi ama lasciarsi strabiliare dalla fantasia creatrice degli illustratori, soprattutto quando si cimentano con opere monumentali; a chi ama leggere racconti ai propri bambini prima di dormire; a chi crede che l’esistenza sia un continuo fluire, di cose esseri sentimenti, e vuole trovarne, ancora una volta, una dimostrazione. 

Cecilia regalerà: 
"Collezioni straordinarie" di Marin Montagut (L'ippocampo)
Perché: perché c'è modo e modo di collezionare, e questo libro chiarisce bene la differenza tra l'accumulazione più avida e l'eredità più sentimentale, tra il più gretto materialismo e il più sublime pensiero magico; perché Marin Montagut spiega come meglio non si potrebbe che cosa significhi avere un culto etico ed estetico degli oggetti; perché durante le feste, momento di consumismo e dell'usa e getta per antonomasia, sfogliare un libro come questo ricorda quanto valor, sia artigianale sia affettivo, ci possa essere in quelle che per comodità ci affrettiamo a definire e liquidare come "cose". 
A chi: a chi ha una o più collezioni, ovviamente, perché non potrà non ammirare quelle raccontate da Marin Montagut con l'accompagnamento delle foto "narranti" di Pierre Musellec; a chi ha sempre desiderato avviare una collezione ma si è sentito scoraggiato dalla banalità delle proprie intuizioni, perché scoprirà che è possibile collezionare qualsiasi tipo di oggetto e che ciascuno di essi, anche il più apparentemente ordinario, diventa straordinario se in compagnia dei propri simili e affini; a chi colleziona libri, infine, perché le feste sono l'occasione privilegiata per far aumentare la propria raccolta di numerose unità.

Debora Lambruschini regalerà: 
"Il contastorie" di Teresa Radice e Stefano Turconi (Bao Publishing) 
Perché: è un inno alle storie e un bellissimo romanzo di formazione che racconta il passaggio dall'infanzia all'adolescenza. Un libro che spalanca mondi, in cui parole e immagini sono l'una lo specchio dell'altra, mirabilmente legate. Una storia di avventura e scoperta, del mondo ma prima di tutto di noi stessi. 
A chi: a chi ama le storie, in qualsiasi forma arrivino. Ma anche a coloro che hanno ancora qualche pregiudizio sul genere, che si ricrederanno. A tutti quelli che credono nel potere dei libri e delle storie. 

Deborah D'Addetta regalerà: 
"300.000 mila baci. Racconti d'amore queer dal mondo antico" di Sean Hewitt e Luke Edward Hall (L'Ippocampo) 
Perché: Una celebrazione del desiderio in tutte le sue forme, che raccoglie molte testimonianze dal mondo antico, greco e romano soprattutto, di storie d'amore prettamente queer: gli autori ci riportano molte poesie, frammenti, incisioni, discorsi filosofici di uomini illustri come Catullo, Plutarco, Ovidio, Marziale, Aristotele, Lucrezio, forme narrative disparate per celebrare l'amore omosessuale e lesbico, senza vergogna e senza giudizi. Per chi: a chiunque sia affascinato dai testi del canone classico, con un twist in più, contemporaneo nella narrazione, e a chi voglia approfondire il discorso della queerness (legata alla sfera sessuale) presente nelle società greche e romane antiche. 

Deborah Donato regalerà: 
"La ballata del piccolo rimorchiatore" di Iosif Brodskij e Igor’ Olejnikov (Adelphi)
Perché: A Natale più che mai abbiamo bisogno di fiabe e sogni, di un lirismo delicato e profondo. Perché le illustrazioni di Olejnikov si sposano perfettamente alla leggiadra pensosità dei versi di Brodskij e ci trasportano in un altrove incantato. Perché non capita tutti i giorni di leggere una storia in cui l'io narrante è un rimorchiatore. 
A chi: Ai nostri piccoli amici. Regaliamo ai bambini un libro con messaggi importanti, che riesce a parlare di amicizia, di patria e di mondi ignoti, di vita e di morte, come si conviene a ogni bella fiaba. A chi vuole leggere ai figli o ai nipotini una bella storia, rannicchiati sotto l'albero.

Gloria regalerà: 
"Uomini e animali nel Medioevo" di Chiara Frugoni (Il Mulino)
Perché: Ci sono saggi che si arricchiscono delle immagini e immagini che danno origine a riflessioni storiche, antropologiche, sociologiche. Il bellissimo volume illustrato di Chiara Frugoni permette attraverso affreschi, miniature, quadri e molti altri contributi iconografici di risalire al rapporto strettissimo e spesso di interdipendenza tra animali e uomini nel corso del Medioevo. Non mancheranno alcuni spunti fantastici che ci lasceranno senza parole. 
A chi: A chi ama i saggi storici che partono dall'osservazione dei dettagli per dedurre usi e costumi tra i meno scontati. Il volume è perfetto anche per chi ama le riproduzioni di alta qualità su carta patinata scelta. 

Marta regalerà:
"Queer" e "Gender" di Meg-John Barker e Jules Scheele (Fandango)
Perché: perché il graphic essay è un genere formidabile, salito alla ribalta negli ultimi anni, capace di illustrare gli argomenti più complicati anche a un lettore casuale; e perché all'interno di questo sottogenere rimangono saldissime le due opere di Meg-John Barker e Jules Scheele, rimaste per molti versi inimitate per chiarezza e leggerezza. 
A chi: ad amiche e amici, certamente, che magari condividono l'interesse per le tematiche ed apprezzeranno sicuramente il gesto; ma perché no, anche alla nonna che al pranzo di Natale non fa che chiedere "e il fidanzatino?!", o magari allo zio che prima ancora di finire l'antipasto se ne esce sempre con qualche battuta sessista... Potrebbero sorprendervi!