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#RileggiamoConVoi - marzo 2018

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Marzo nella Liguria di ©DeboraLambruschini
Buongiorno, lettori! 
Speriamo che in questo weekend pasquale di fine mese riusciate a concedervi tanto relax e altrettante letture. Chissà, forse ispirandovi ai nostri consigli di marzo, che vedrete numerosi e molto concentrati sulle ultime bellissime uscite editoriali di questo 2018, che pare davvero un anno interessante. 
E dunque eccoci qui! Come sempre, accanto al consiglio trovate il link alla recensione e qualche volta all'intervista esclusiva all'autore. 

Buona lettura e ottima Pasqua! 
La Redazione
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Alessandra consiglia:
"Meglio essere felici" di Zygmunt Bauman (Castelvecchi)
Perché: un piccolo pamphlet che riporta fedelmente il lungo discorso tenuto dal sociologo in una conferenza e che tratta come argomento la felicità sotto più punti di vista, attraverso una scaletta precisa e non scontata. Perché chiunque è alla ricerca della felicità.
A chi: sta affrontando un periodo non facile, a chi sogna la felicità come punto d'arrivo e non come una scelta di vita personale, a chi non ha ancora compreso che la felicità non è una meta, ma un percorso lungo tutta la vita. 

Barbara consiglia: 
"A bocca chiusa non si vedono i pensieri" di Benjamin Ludwig (Harper Collins)
Perché: il 2 aprile sarà la Giornata Mondiale della Consapevolezza sull'Autismo. Quest'anno la ricorrenza cadrà in un giorno di festa e questo rischia di far passare sotto silenzio un dibattito che è invece necessario alimentare, perché Consapevolezza significhi sempre più Comprensione, vicinanza e attenzione a una difficile realtà. La letteratura può aiutare questo processo, attivando riflessioni che si trasformino in iniziative virtuose di aiuto a chi soffre di questa sindrome e a chi le vive quotidianamente accanto.
A chi: alle persone che conoscono da vicino l'autismo, per cui questo libro può rappresentare una carezza di conforto, ma anche un sorriso di tenerezza; e a chi non l'ha mai vissuto da vicino, perché conoscere significa non avere più timore, abbattere il muro dell'indifferenza.

Foto di ©DeboraLambruschini
Carolina consiglia: 
"Paesaggio con mano invisibile" di M.T. Anderson (Rizzoli) 
Perché: attraverso un romanzo fantascientifico e distopico, si conduce con intelligenza una riflessione sulla società umana, sulle leggi economiche che la governano, sull'importanza del pensiero autonomo. 
A chi: a chi crede ancora che l'arte salvi (e a chi pensa invece che sia necessario un po' di sano spirito critico); agli amanti delle distopie e dello stile incisivo; a chi vuole una lettura breve, ma densa di significati e implicazioni morali. 

Cecilia consiglia:
"Che sfiga!" di Micol Beltramini (Centauria)
Perché: perché Sua Maestà La Sfiga è una sovrana temibile ma democratica, e questo libro dimostra che il suo scettro sa abbattersi senza esclusione di colpi anche su chi è stato baciato in modo esemplare dalla Fortuna del talento artistico e intellettuale.
A chi: a chi sta attraversando un periodo oggettivamente poco fortunato, perché trarrà giovamento dal sentirsi in buona e illustre compagnia; a chi la fa sempre tragica a sproposito, perché realizzerà che l'accanimento della malasorte è davvero un'altra cosa; a chi ancora non è capace, di fronte alle assurdità della vita, di trarre vantaggio dal filtro salvifico dell'umorismo e dell'(auto)ironia.

Claudia consiglia:
"Una vita come tante" di Hanya Yanagihara (Sellerio) 
Perché: è un romanzo monumentale, di una bellezza caotica e potente. Un viaggio dentro i sentimenti cardine della nostra vita: l'amore e l'amicizia. 
A chi: ai lettori che non hanno paura di leggere storie difficili e dolorose. A chi ha imparato ad accettare l'amore come una forza imperfetta. 

Debora consiglia: 
"Ragazze elettriche" di Naomi Alderman (Nottetempo)
Perché: è un romanzo coraggioso, disturbante, brutale a tratti. Una riflessione intensa e mai scontata su potere, genere, politica, religione. Un romanzo capace di mettere in discussione certezze e confini tra giusto e sbagliato, bene e male, che offre molteplici spunti di riflessione.
A chi: ha una passione per la distopia, a chi ha amato Il racconto dell'ancella di M. Atwood, a chi si interroga su questi tempi incerti di stravolgimenti politici e sociali.

Federica consiglia:
"Non oso dire la gioia" di Laura Imai Messina (Piemme)
Perché: è un romanzo che possiede tutte le caratteristiche narrative che lo rendono tale, ma al contempo è un manifesto filosofico che inneggia alla vita vera, alle emozioni intense e alla necessità di ricercarle nel quotidiano.
A chi: è follemente innamorato della cultura giapponese e della magia che questo paese riesce a offrire, ma è curioso di scoprire se c'è un modo di coniugare il nostro mondo, quello occidentale e più conosciuto, con il fascino del Paese del Sol Levante.

Fine marzo a Pavia - Foto di ©GloriaGhioni
Gloria consiglia: 
"Manhattan Beach" di Jennifer Egan (Mondadori)
Perché: ogni volta che torna in libreria Jennifer Egan, è una festa per i suoi lettori, che hanno imparato ad amare i suoi personaggi tutt'altro che scontati. Anche questa volta, la sua protagonista è una figura memorabile, dedita a perseguire il suo più grande sogno: diventare palombara, durante la Seconda guerra mondiale, quando le donne nel cantiere navale erano poche e guardate stranamente. Intanto, nella sua vita scorrono flutti tutt'altro che limpidi, tra varie scoperte che metteranno a dura prova.
A chi: a chi ama scoprire la Grande Storia attraverso storie di vita apparentemente piccole, che invece riescono a gettare una luce diversa su un evento enorme, difficilmente raccontabile altrimenti. 

Ilaria consiglia: 
"Mi vivi dentro" di Alessandro Milan (DeA Planeta)
Perché: per conoscere la storia incredibile di coraggio e tenacia che ha caratterizzato quella piccola, grande guerriera che è stata la scrittrice, giornalista e blogger Francesca "Wondy" Del Rosso, colpita da una grave malattia che, nonostante le abbai tolto la vita, nulla ha potuto contro il suo spirito.
A chi: proprio a tutti. Sarà un bel viaggio durante il quale si piangeranno calde lacrime, ma si sorriderà spesso per le follie di "Wondy". Sarà un percorso, insomma, dal quale si uscirà completamente trasformati e con animo rinnovato.

Sabrina consiglia: 
"Enjoy Sarajevo" di Michele Gambino (Fandango Libri)
Perché: è un libro forte, duro, in grado di far vacillare le sicurezze di ognuno su che cosa sia il Bene e che cosa sia il Male. Perché è una storia vera, raccontata magistralmente da un giornalista che vuole fare i conti con il proprio passato.
A chi: a tutti coloro che hanno seguito con trepidazione, e non così tanti anni fa, il conflitto balcanico non volendo rassegnarsi all'indifferenza. E ai più giovani che magari di quella guerra sanno poco o nulla. Perché comprendano a quali punti può arrivare l'uomo quando decide di massacrare i propri simili, anche se sono i vicini di casa.

Samantha consiglia: 
"Metapsicologia rosa" di Alessandra Saugo (Feltrinelli)
Perché: per chi crede nel potere delle parole, in grado di scatenare immagini e nel potere delle donne di usare queste parole, per raccontarsi e vestirsi di se stesse e del loro contrario, anche a costo di restare incomprese e sole.
A chi: a tutte quelle donne che non si arrendono, e a quelle che non si riconoscono in un’idea di donna stereotipata. A tutti gli uomini che amano le donne e le rispettano, perché sono parte di un universo complesso che non si può comprendere solo restando in superficie. 

Valentina consiglia:
"L'incredibile vita di Frida Kahlo" illustrata da Sara Ciprandi (Hop! Edizioni)
Perché: per scoprire una giovane artista milanese, dal talento chiaro e limpido, capace di rappresentare con i giusti tratti l'universo multicolore di Frida Kahlo, una delle donne-simbolo del secolo scorso.
A chi: vuole approfondire la figura di Frida Kahlo andando oltre la solita biografia, e unendo alle notizie biografiche -esatte e puntuali- le emozionanti illustrazioni della bravissima Sara Ciprandi.