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#PercorsiCritici - n. 54 - saghe familiari per viaggiatori nel tempo

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Era il 1948 quando una giovane Elsa Morante, all'epoca trentaseienne, dava alle stampe Menzogna e sortilegio, uno dei più celebri e importanti romanzi familiari del Novecento, in cui si raccontano le vicende immaginarie di una famiglia in un arco temporale di circa vent'anni. Se questo libro è rimasto un punto di passaggio obbligato per chiunque volesse approcciare il genere, negli anni diverse autrici e numerosi autori hanno seguito le tracce di questo tipo di narrazione, dando alle stampe spesso volumi che ripercorrono vicende biografiche di famiglie reali e più o meno influenti nel panorama internazionale. Anche le produzioni audiovisive hanno risentito di questo nuovo interesse, e se Downton Abbey segue le vite della nobile - ma fittizia - famiglia Crawley tra il 1912 e il 1926, The Crown ha come oggetto la famiglia reale britannica. 

Uno dei più grandi successi degli ultimi anni è costituito da I leoni di Sicilia (Editrice Nord, 2019), di Stefania Auci, in cui si racconta la storia della famiglia Florio, armatori e imprenditori, che a fine Ottocento era una delle più importanti della Sicilia. Da questa fortunata saga è stata poi tratta una serie televisiva, altrettanto di successo, aventi protagonisti Miriam Catania e Michele Riondino.

Sempre in Sicilia prende le mosse anche una saga di recente uscita, I Malarazza (Rizzoli, 2023), in cui Ugo Barbàra accompagna i suoi personaggi alla scoperta di cosa può offrire il mondo al di là dell'oceano; Antonio Montalto è convinto che là si offrono occasioni da non perdere, ma lui è un visionario, mentre il resto della famiglia teme lo sradicamento. Partire lo stesso comporta rischi, ma anche scommesse impotanti con i famigliari. Tra colpi di scena decisamente imprevedibili e segreti la cui portata potrebbe rivoluzionare gli equilibri della famiglia, Barbàra mette in scena una narrazione che si spinge dal 1860 al 1880. 

Più o meno negli stessi anni ma un po' più a Nord, invece, sono ambientate le vicende di un'altra famiglia di imprenditori famosissima, il cui nome ancora oggi risuona nei bar di tutta Italia: dici Campari e subito sai di cosa stai parlando. L'elisir dei sogni (Rizzoli, 2024), di Silvia Cinelli ripercorre le storie della famiglia, dando spazio e lustro ai suoi protagonisti.

La fatica e la perseveranza per portare avanti i propri sogni, talvolta interpretati dagli altri come mere utopie, caratterizzano anche un'altra storia che ha ottenuto e sta tuttora ottenendo grande successo: in Al di qua del fiume (Editrice Nord, 2022), Alessandra Selmi sceglie anche lei di muovere dalla biografia reale della famiglia Crespi, imprenditori in grado di fondare un villaggio operaio rimasto famoso per efficienza ma anche per la filosofia imprenditoriale che abbracciava. Lì, infatti, è stato creato un piccolo nucleo autosufficiente a misura d'operaio. E Alessandra Selmi va oltre: non racconta solo la storia dei Crespi, ma anche quella di alcune famiglie operaie, che stimolano una riflessione più ampia su cosa significasse vivere a Crespi d'Adda e sull'idea rivoluzionaria di imprenditoria che viene portata avanti.

Sempre l'abnegazione di chi crede in un futuro migliore e più stabile per la propria famiglia e per la propria comunità caratterizza un'altra saga amatissima, ovvero quella dei Casadio, iniziata con La casa sull'argine (Nord, 2020), e proseguita di recente con Il primo sole dell'estate (Nord, 2023). Questa volta Daniela Raimondi ci porta sulle sponde del Po, ma non per molto, perché la saga porterà i suoi personaggi a partire; alcuni di loro lasceranno le radici contadine in cerca di altro. Tra tarocchi, predizioni e colpi di scena che tradiscono segreti e agnizioni, Raimondi mette in scena una storia molto articolata e avvincente che può contare fortemente sullo scavo psicologico dei suoi personaggi. 

E se volete sperimentare una storia sarda, articolata in tre pubblicazioni, oggi riunite in un unico volume da Einaudi, non perdetevi I Chironi, pubblicati dal 2009 al 2015. Vi troverete luce di una Sardegna antica e arcaica, la storia di una famiglia sarda che generazione dopo generazione racconta una storia unica ma allo stesso tempo universale, in cui un secolo di vicende famigliari renderanno paradigmatici e iconici i Chironi.

Sono sempre i personaggi a farla da padrone nella famosissima saga dedicata alla famiglia Cazalet (Fazi Editore, dal 2015) di Elizabeth Jane Howard: diventata in breve tempo un punto di riferimento per gli appassionati del genere, porta in scena la storia di una famiglia dell'alta borghesia nella Gran Bretagna negli anni a cavallo delle due guerre mondiali.

Se però parliamo di grandi successi è impossibile non citare Blackwater (Neri Pozza, 2023), vero e proprio caso editoriale mondiale, che è stato riscoperto e riproposto lo scorso anno. Un po' mistery, un po' gothic horror, questa saga di Michael McDowell, già sceneggiatore di Nightmare before Christmas, è ambientata a Perdido (Alabama), cittadina che viene sommersa dalle acque del fiume durante una piena. Per tutti, ma in particolar modo per la famiglia Caskey, proprietari di boschi e segherie, è un dramma. A ciò si aggiunge un'apparizione misteriosa che necessita di essere compresa e risolta, che pone le basi per un'evoluzione decisamente imprevedibile delle vicende, in direzione horror.

Sempre di Michael McDowell e da poco uscita in libreria è Gli aghi d'oro (Neri Pozza, 2024), in cui l'autore pone in conflitto, sullo sfondo di una New York preda dei vizi peggiori, due famiglie: gli Stallworth, che si pongono l'obiettivo di salvare la città dalla corruzione, e gli Shanks, corrotti e criminali.

Quindi, che si parli di famiglie di imprenditori o di gente comune, le saghe familiari affascinano ancora moltissimo, perché in esse vediamo avventure, imperfezioni, miserie e idee geniali. Insomma, in ognuna di esse ciascuno vede ciò che conosce o ciò a cui vorrebbe aspirare.