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#RileggiamoConVoi – Stiamo già sognando le ferie – maggio 2025

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Buongiorno a chi ci legge,
c'è un elemento che accomuna (quasi) tutti i lavori del mondo ed è anche l'elemento preferito da lavoratori e lavoratrici di ogni epoca, inquadramento, RAL, CCNL: le ferie. Si pianificano, si fa il segno sul calendario, sono il miglior argomento di conversazione alla macchinetta del  caffè. La Redazione ha messo insieme una serie di titoli ambientati dove ci piacerebbe andare in ferie. 
Buon inizio mese e buone letture,
la Redazione

P.S. ho scritto "quasi" tra parentesi per ricordare le partita Iva: se tu che ci leggi sei in questo mondo sogna lo stesso, anche se non le chiami ferie.

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Claudia consiglia 
L'isola di Arturo di Elsa Morante (Einaudi)
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Perché: un capolavoro della letteratura italiana in bilico tra favola, racconto e canto epico.
Nella cornice dell'isola di Procida prende corpo la storia di Arturo Gerace che viene raccontata nei toni di un’impresa avventurosa, di una conquista quotidiana di un posto fra gli eroi della Storia, di una lotta per l’affermazione del proprio valore. Negli anni del neorealismo in cui i giovani che popolavano le pagine della letteratura erano Agostino, Riccetto e i “ragazzi di vita” pasoliniani, Morante ha scelto di raccontare l’adolescenza tramite la fiaba e il sogno in un libro di commovente grandezza. 
A chi: a chi ama le isole non solo come mete di viaggio ma come condizioni esistenziali. Nell'essere isolani – anche solo per un po' – sta tutto il senso dell'essere singolari, unici, separati e insieme connessi all'altro dal mare e dalle storie del passato. 


Deborah Donato consiglia
Gli invisibili di Roy Jacobsen (Iperborea)
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Perché: «Un'isola è un cosmo in miniatura» e Roy Jocobsen ci porta ad affrontare un viaggio in una "metafisica del mare", in un mondo di silenzio e tempeste, di solitudini estreme, in cui l'uomo è in balia della forza selvaggia e quasi sempre ostile della natura. Andiamo nell'arcipelago delle Lofoten, in un mondo arcaico e apparentemente immutabile. Gli invisibili è il primo volume della saga dei Barrøy.
A chi: a chi ama la natura incontaminata e dura, che forgia animi selvaggi e fieri, capaci di silenzio e semplicità.  


Deborah Donato consiglia anche
Sostiene Pereira di Antonio Tabucchi (Feltrinelli)
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Perché: Lisbona è un miraggio e un luogo incantatore, che se entra nell'anima non ti abbandona più. Nelle pagine di Tabucchi torniamo a vivere l'azzurro del cielo della capitale portoghese, i suoi colori sfavillanti, i suoi suoni e la brezza dell'atlantico. Perché si torna sempre con il pensiero a girare fra le sue case colorate, gli azulejos, le palme, e si vuole riassaporare la sua lentezza, quasi metafisica.
A chi: a chi ama la malinconica bellezza di Lisbona e il poetare di Pessoa, l'idea che in letteratura canto dell'animo e canto civile sono un'unica medesima cosa. A chi vuole riscoprire un grandissimo scrittore italiano.


Deborah Donato consiglia anche
Le città del mondo di Eraldo Affinati (Feltrinelli)
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Perché: il libro è un atlante rapsodico ed emozionale di alcuni luoghi dell'anima, visti attraverso la lente dell'incontro con  il prossimo. La trecento città narrate nel testo sono suddivise in tre sezioni: le città conosciute, le città sognate, le città immaginate. Il prologo è a New York, l'epilogo a Gerusalemme. Affinati ci insegna a non viaggiare da turisti, a non avere occhi solo per vedere monumenti o siti importanti, ma ad attenzionare gli ultimi, coloro che rimangono ai margini delle vite metropolitane.
A chi: a chi crede che il viaggio sia innanzitutto un incontro con se stessi e con l'anima delle persone che abitano le città che andiamo a visitare, un incontro di sguardi ed uno scambio di frammenti di vita.


Debora Lambruschini consiglia 
Piccolo atlante edonista – Bretagna e Normandia di testi di Jules Gaubert-Turpin e fotografie di Franck Juery (Ippocampo)
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Perché: gli occhi e il cuore ancora pieni della bellezza dell'ultima vacanza, on the road tra Bretagna e Normandia, immaginando il prossimo viaggio, stavolta in Provenza. I volumi dell'Ippocampo sono il punto di partenza ideale per tracciare la propria mappa alla scoperta tanto dei luoghi quanto delle storie che racchiudono, lontano da stereotipi e narrazioni conformate
A chi: ai viaggiatori, anche solo col pensiero. A chi cerca la bellezza e sogna di perdersi tra paesaggi mozzafiato, villaggi ricchi di fascino, arte, storia. A chi traccia nuove rotte.


Debora Lambruschini consiglia anche
Scrittori in viaggio di Travis Elborough (Ippocampo)
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Perché: il viaggio, fonte di ispirazione per moltissimi scrittori... e lettori! Un volume curatissimo, ricco di storie e idee per scoprire alcuni dei luoghi che hanno ispirato scrittori e scrittrici del passato e le loro pagine più amate. per viaggiare insieme a loro, affascinati dal compiersi della letteratura
A chi: a chi nei propri viaggi insegue le orme degli scrittori, a chi progetta il prossimo viaggio, letterario e non.


Giada consiglia 
Una casa di ferro e di vento di Lorenzo Bonini e Paolo Valsecchi (Nord)
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Perché: perché al centro di questa storia famigliare, c'è Villa Badoni che, oggi ridotta a una serie di appartamenti, nei primi anni del Novecento, era il nucleo di questa facoltosa famiglia di industriali. Villa Badoni è il simbolo del patriarca, Giuseppe Riccardo Badoni, che, fin da adolescente, crede nelle potenzialità di una modesta officina di ferro e di acciaio tanto da farla diventare una modernissima industria, portandolo quasi all'ossessione e costringendo le figlie (e non sempre con successo) a seguire quella strada.
Quella raccontata in Una casa di ferro e di vento è la storia di una famiglia che rimane incastrata e schiacciata nella pagine della Storia e di cui, oggi, rimane solo Villa Badoni, a Lecco, per ricordare la sua esistenza.
A chi: a chi crede che la lettura sia rigenerante, a chi ama le storie famigliari, a chi cerca un luogo di riposo ma sicuramente non monotono.


Giulia consiglia
Un anno nelle foreste del grande Nord di John J. Rowlands (Corbaccio)
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Perché: un anno nelle foreste dell'Ontario sono l'orizzonte temporale di questo romanzo. Originariamente pubblicato come contributo epistolare, a metà tra il diario e il manuale della Giovani Marmotte, immerge in una natura pulita, mai matrigna, piena di orizzonti verdi e freschi, di ingegnose soluzioni per non farsi mancare ogni comodità e portatrice dell'aurea mediocritas tanto vagheggiata dalla letteratura latina classica. Un viaggio nel Canada dei primi anni del Novecento che porta con sé la spensieratezza dei campeggi e delle vacanze della gioventù.
A chi: a chi ha bisogno di aria pulita, di notti stellate e di laghetti cristallini. Chi sogna un po' di isolamento, ma con un paio di buoni amici a distanza di una breve camminata.


Gloria consiglia 
All'orizzonte di Benjamin Myers (Bollati Boringhieri)
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Perché: ci sono viaggi a piedi in grado di creare occasioni d'incontro magiche, che possono far cambiare idea sul mondo o, come succede al protagonista di questo bellissimo romanzo di Myers, sulla direzione che deve prendere la sua vita. A piedi per l'Inghilterra, Robert stringe un'amicizia speciale con un'anziana che vive isolata, con i suoi animali, la sua poesia e i ricordi di un passato che le è sfuggito tra le dita. 
A chi: ai lettori che cercano belle storie d'amicizia, meglio ancora se tra persone molto diverse per età, interessi, abitudini. Chi cerca letteratura qui troverà non solo splendidi paesaggi decisamente poetici ma anche una commossa educazione alla scrittura e alla lettura. 


Gloria consiglia anche
L'odore freddo del mare di Elizabeth O'Connor (Garzanti)
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Perché: avete mai pensato almeno una volta di volervi ritirare su un'isola sperduta? Ecco, questo romanzo è tutto ambientato su una piccolissima isola gallese, dove però il punto di vista è duplice: c'è quello degli abitanti del luogo (tra cui la protagonista, la diciottenne Manod) e quello di ricercatori che approdano sull'isola per studiare usi e costumi locali. La curiosità di questi ultimi spesso diventa invadenza, mentre gli abitanti si dividono tra chi vuole fare da guida, sperando in un futuro migliore sulla terraferma un giorno, e chi invece guarda con diffidenza i nuovi arrivati.
A chi: a chi cerca un viaggio che sia non solo segnato dalla bellezza paesaggistica ma anche dall'incontro con gli abitanti del posto. Un romanzo fuori dal tempo, con una scrittura decisamente inattesa. 


Marianna consiglia
Verso Santiago di Cees Nooteboom (Iperborea)
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Perché: Cees Nooteboom è un instancabile viaggiatore oltre che un narratore sopraffino. Questo libro è una dichiarazione d’amore verso la Spagna, la sua arte, la sua cultura. In particolare l’autore qui si è concentrato sul pellegrinaggio, in auto, ma un’auto piena di libri, verso Santiago de Compostela. Ripercorrete, insieme alla sua voce incantevole che strizza spesso l’occhio a fantastiche digressioni storiche e artistiche su alcuni luoghi di Spagna, le tappe più significative di un viaggio che unisce fede e cultura.
A chi: a chi apprezza l’autore olandese e la narrativa di viaggio


Sabrina consiglia 
Canto per Europa di Paolo Rumiz (Feltrinelli)
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Perché: in un momento storico come questo, in cui l'Europa è sulla graticola, con una guerra praticamente in casa, in dubbio se correre alla competizione delle armi, in bilico dal punto di vista economico, messa in secondo piano dalle grandi potenze, assediata dalle masse in fuga dall'Africa, delicata dal punto di vista ambientale e in sofferenza per il riscaldamento climatico, leggere un libro come questo, che ci riporta alle origini di Europa e ci fa compiere un viaggio per mare, lungo l'Egeo, culla del nostro continente, è una boccata d'aria. Un viaggio per il quale partirei anche ora.
A chi: a tutti coloro che desiderano evadere dalle pagine della cronaca per tuffarsi in quelle della poesia, della storia, della mitologia. A chi vuole partire per un viaggio, anche metaforico, mollare le gomene e lasciarsi condurre dall'autore, maestro indiscusso in questa abilità, sull'onda di reminiscenze lontane, da Dante a Kavafis, da Creta al Libano.