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Come vivere, e non solo sopravvivere, dopo una scomparsa improvvisa? La forza narrativa del romanzo di Alison Espach

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Appunti sulla tua scomparsa improvvisa
di Alison Espach
Bollati Boringhieri, 2022

Traduzione di Benedetta Gallo

pp. 396
€ 18 (cartaceo)
€ 10,99 (ebook)


Ogni volta che avevo paura che sparissi dalla mia vita, ti immaginavo partire per il college. Andare in vacanza in Italia con Priscilla. Sposare Billy e trasferirti in California. Ti immaginavo mentre mi dicevi, Piantala. Di. Seguirmi. Come quella volta in Piscina. 
Ma non avevo mai paura che potessi morire – semplicemente non mi sembravi il tipo. [...] Mi sembrava che forse alla fine le cose sarebbero andate bene. Perché davanti ai miei occhi c'era il nostro futuro, ed era come al solito, ogni settimana fatta di piccoli quadrati bianchi. Ogni giorno di lunghezza e larghezza identiche. (p. 82)

Scrivere di temi delicatissimi con profondità e leggerezza al tempo stesso: Alison Espach ha questo talento decisamente invidiabile, con cui riesce a spezzare qualsiasi difesa e a lasciarci così, ora a sorridere e ora a commuoverci con le sue opere. Appunti sulla tua scomparsa improvvisa (in lingua originale Notes on your Sudden Disappearance) denuncia fin dal titolo il macro-tema, ovvero la morte di una persona cara. 

Ma non sappiamo ancora che si tratta di una sedicenne, Kathy, sorella dell'io narrante di tutto il romanzo, Sally, tredicenne all'epoca dei fatti. La prima ottantina di pagine ci fa abituare al loro rapporto di complicità: non è una relazione perfetta, i battibecchi sono frequenti, ma rientrano in dinamiche che chi ha un fratello o una sorella di pochi anni più piccolo capisce. Kathy è la ragazzina popolare, quella che negli spettacoli teatrali a scuola impersona la protagonista, è curiosa della vita e piuttosto sicura di sé (o almeno ostenta questo). Sally, al contrario è la classica brava ragazzina, ancora un po' ingenua: «Io ero una brava alunna. Ero tranquilla. Ha una generosità innata, scrivevano sulle pagelle. Una campionessa di ortografia che puliva le lavagne prima di pranzo» (p. 114). 

Sally prende Kathy a modello, pensa che ciò che le spiega lei sia vero per forza; qualche volta vuole imitarla, in altri momenti vuole prendere le distanze da ciò che fa anche solo per attirare l'attenzione. Kathy viceversa ogni tanto vuole erigersi a pozzo di sapere, mentre anche lei sta brancolando alla ricerca di sé e alla scoperta dell'amore e del sesso; in altri momenti invece è scocciata all'idea di avere sempre intorno Sally. Per reazione, la sorellina è gelosa delle amicizie di Kathy e soprattutto di quella prima relazione un po' più seria con Billy che, agli occhi di Sally, potrebbe portargliela via. 

E in effetti è proprio Billy a portargliela via, ma in modo del tutto inatteso: è lui alla guida il giorno dell'incidente; Sally, sul sedile posteriore, non si fa neanche un graffio, mentre Kathy resta uccisa dal violento impatto contro un albero. Ma questo non è uno spoiler: è semplicemente il drammatico inizio di una vita senza Kathy. E il romanzo lavora su questo, su come si possa sopravvivere alla morte di una persona cara, strappata via con violenza all'improvviso dalla nostra vita

Non c'è reazione giusta o sbagliata, suggerisce Espach, semmai ce n'è una più sana e proattiva e un'altra meno: la madre delle due ragazze si chiude nel suo dolore, rinunciando a voltare pagina; il padre, al contrario, cerca in qualche modo di sfogare il suo dolore sotto forma di rabbia contro Billy; Sally scrive, prende appunti sul rapporto con la sorella e si rivolge direttamente a lei, che resta – al di là di tutto, persino della morte – la sua confidente. E Billy? Billy, che ha riportato gravi ferite fisiche e psicologiche, cambia notevolmente: all'inizio della sua storia con Kathy era il classico ragazzo atletico e popolare del college, che però nascondeva dietro alle sue bravate una tendenza autodistruttiva molto pericolosa. L'incidente ha cambiato tutto: i sensi di colpa vanno di pari passo con la nostalgia per l'amore della sua vita, e intanto il dolore fisico aumenta la disperazione. Billy, che poteva avere un futuro nello sport, deve invece rivedere i suoi piani di vita, perché non potrà mai tornare in campo.  

In questa situazione in cui gli adulti sono chiusi nel loro mondo, non è strano che Sally e Billy siano gli unici a riuscire davvero a parlarsi: loro c'erano, loro si capiscono, loro amavano Kathy e adesso possono rievocare episodi che gliela riportano in vita almeno nei ricordi. La loro amicizia è un sodalizio prezioso, che gli altri forse non capiscono, ma che loro intendono difendere. Ma può da quella alleanza nascere altro? Sarebbe normale? 

Già in Appunti sulla tua scomparsa improvvisa Alison Espach mostra quella convincente miscela di temi esplosivi, spesso tabù, alternati a una prosa vivace, che sa mostrare senza raccontare, in modo tale che siamo noi lettori a comprendere i sentimenti sottostanti, le reazioni e viceversa le motivazioni che hanno portato a una determinata azione. Anche per questo il romanzo, potenzialmente tragico dalla prima all'ultima pagina, è invece un omaggio alla vita, al portare con sé il ricordo di chi abbiamo amato e continuiamo ad amare nonostante la morte. Accettando l'assenza per andare avanti, però. 

GMGhioni