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#PercorsiCritici - n. 52 - "Mani in alto!": indagini al femminile nella letteratura di oggi e di ieri

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Uno dei #PercorsiCritici più letti di sempre riguarda le investigazioni e non ci sorprende, se consideriamo che il giallo, il noir e il thriller sono generi che arrivano in fretta e spesso resistono in vetta alle classifiche. E in effetti, anche nei periodi particolarmente stressanti, una buona indagine può al tempo stesso rilassarci e tenerci ben desti, persino nelle serate più grigie. Stavolta torniamo sull'argomento restringendo un po' il campo: in questa puntata ci occuperemo di donne che indagano, per professione, per passione, per necessità o... per caso! E vi racconteremo quali peculiarità le rendono molto efficaci o addirittura iconiche ai nostri occhi. D'altronde, una delle più prolifiche serie televisive, che ha ispirato libri di altrettanto successo, non è forse La signora in giallo, interpretata dalla compianta Angela Lansbury? Con all'attivo ben 12 stagioni, per un totale di 263 episodi, questa serie si dimostra come una delle più longeve, con un pubblico di fedelissimi. 

Ben prima dell'amatissima Jessica Fletcher, però, val la pena si ricordare un'altra signora caratterizzata da un lucido sguardo investigativo: Miss Marple. Nata dalla penna di Agatha Christie e protagonista di 12 romanzi e 20 racconti, questa simpatica vecchietta dà sfoggio del suo fiuto investigativo davvero eccezionale. La incontriamo, ad esempio, ne La morte nel villaggio (Mondadori), edito nel 1930: la morte del colonnello Protheroe ha sconvolto la vita di un tranquillo paesino di compagna, St. Mary Mead. Sarà la nostra investigatrice a scoprire che sotto l'apparente calma e tranquillità della cittadina, si nasconde, in realtà, una situazione ben poco chiara...

Se Miss Marple indaga per passione, c'è chi non può farne a meno, benché sia ormai un'ex poliziotta: ne La maschera di scimmia (Fandango, 2019) di Dorothy Porter, Jill Fitzpatrick, ora investigatrice privata, viene contattata da una famiglia per risolvere il caso di scomparsa della figlia. Sfruttando le competenze investigative maturate durante gli anni trascorsi nelle forze dell'ordine, Jill indaga negli ambienti che frequentava la ragazza, scoprendo che la ragazza intratteneva una relazione con un uomo sposato e molto più grande di lei. L'investigatrice inizia così a scendere nei meandri della vita della ragazza, anche facendo i conti con il proprio passato e soprattutto col rapporto con la sua ex.

In territorio nostrano sono parecchi i nomi che ci vengono in mente, se pensiamo ai maestri del noir italiano. Tre dei più famosi scrittori del genere, Massimo Carlotto, Giancarlo De Cataldo e Maurizio De Giovanni, si sono dati appuntamento tra le pagine di Sbirre (Nero Rizzoli, 2018), per mettere a punto una raccolta di tre racconti che hanno come protagoniste delle poliziotte. Se Anna Santarossa, personaggio nato dalla penna di Carlotto, deve affrontare la morte del suo amante, a cui era legata in realtà da affari ancora più loschi di una relazione extraconiugale, il Commissario Alba Doria, di De Cataldo, deve risolvere un intricato caso di omicidio-suicidio, che sfocia in un'indagine sull'oscuro mondo dell'internet. Infine, De Giovanni mette in scena Sara, protagonista in realtà già nota ai fan dello scrittore. Quest'ultima, infatti, non è un personaggio nuovo, inventato per l'uscita del libro, ma il ritorno di una vecchia conoscenza, già incontrata in Sara al tramonto (Rizzoli, 2018). Sara è un'ex intercettatrice ormai in pensione e, in Sbirre, deve fare i conti con l'evento più tragico della sua vita: la morte del figlio. In Sara al tramonto (qui l'intervista), invece, la nostra protagonista viene coinvolta in un'indagine non autorizzata, per scoprire chi abbia ucciso il famoso e ricco finanziere Molfino, trovato morto in circostante misteriose.

Capita, però, uscendo dall'ambito delle forze di polizia, che talvolta ci siano delle investigatrici non di professione, che si trovano, vuoi per caso, vuoi per volontà propria, a indagare su un crimine: lo sanno bene Alessia Gazzola e Alice Basso, autrici di più di una serie di grande successo. 

Resa ancor più celebre dall'omonima serie tv Rai, L'allieva racconta le vicende di Alice Allevi, specializzanda in medicina legale che, tra un'autopsia e l'altra, proprio non riesce a non farsi coinvolgere dalle vicende che le passano davanti, finendo così per collaborare con la polizia, cacciandosi spesso nei guai, tra rischi vari, a cominciare da qualche pericolosissimo batticuore fuori luogo... Nella seconda serie di Alessia Gazzola, invece, seguiamo le vicende di Costanza Macallé, dottoressa siciliana trapiantata a Verona per lavorare nella paleopatologia e madre single. Facciamo la sua conoscenza in Questione di costanza (Longanesi, 2019): il suo sembrerebbe un lavoro per nulla inerente all'ambito investigativo, invece, anche stavolta, la ricerca delle cause della morte dei cadaveri che le passeranno davanti porterà la nostra protagonista a indagare su casi che sembravano risolti e invece forse nascondono altre verità, compresi cold case risalenti a decenni o addirittura a secoli prima!

Ironia, misteri su cui fare luce e sentimento caratterizzano anche i romanzi di Alice Basso. La scrittrice ha dato vita a due serie: la prima, iniziata con L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome (Garzanti, 2015), vede protagonista Vani Sarca, ghostwriter di grandissimo talento ma dal carattere difficile (nonché narratrice esilarante e sarcastica agli occhi di noi lettori), che si ritrova ogni volta a rivestire non solo i panni di qualcun altro sulla carta, ma anche quelli di investigatrice occasionale, indagando su casi di volta in volta sempre più misteriosi... Decisamente diversa, per carattere e aspetto fisico, è la seconda eroina di Alice Basso, l'avvenente Anita Bo, che si è affacciata in libreria con Il morso della vipera (Garzanti, 2020). Nell'Italia degli anni Trenta, l'apparentemente vanesia e ingenua Anita cerca di destreggiarsi tra un impiego da dattilografa e la risoluzione di vicende che non hanno nulla da invidiare alle spy-stories americane che deve trascrivere per lavoro. E scoprirà di avere un grande talento, proprio lei che si è sempre sottovalutata.

Molti altri sono i nomi che potremmo aggiungere alla nostra lista. Voi quali ci suggerite?