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RileggiamoConVoi - giugno 2019: i libri che ci fanno andare lontano...

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In viaggio verso Roma - Foto di Alessandra Liscia
Buongiorno lettori! 
Quante volte nel mese di maggio appena concluso avete sognato di fuggire lontano, almeno per avere un po' di sole e un po' di primavera? Noi ci abbiamo pensato spesso: ecco perché abbiamo pensato a un *RileggiamoConVoi* speciale, dedicato ai libri che ci hanno portato lontano. Si tratta di viaggi che non ci richiedono bagagli speciali; bastano la concentrazione e il desiderio di abbandonarsi alle parole dell'autore. 
Voi quali libri ci consigliate di aggiungere? 

Buona lettura e buon giugno!
La Redazione



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Alessandra consiglia:
"Solo bagaglio a mano" di Gabriele Romagnoli (Feltrinelli) 
Perché: partendo da un semplice oggetto quale è la valigia, Romagnoli ci conduce in un viaggio prima lontano, nella Corea del Sud, con la testimonianza diretta del suo "funerale da vivo" e poi dentro noi stessi, invitandoci quanto più possibile a seguire le leggiadre orme della leggerezza. "Solo bagaglio a mano" è un inno a viaggiare leggeri, mentalmente e fisicamente.
A chi: a chiunque, in un periodo "no", percepisca i propri piedi intrappolati nel cemento dei problemi, ma anche a chi abbia bisogno di qualche consiglio per vivere "leggero". Si tratta di un saggio che a tutto tondo suggerisce qualche buona norma per affrontare al meglio il quotidiano, ma anche un viaggio. Fuori e dentro noi stessi. E allora, non resta che augurare ai lettori che sceglieranno questa lettura buon viaggio con Gabriele!

Roma (foto di Alessandra Liscia)

Barbara consiglia:
"Il buio oltre la siepe" di Harper Lee (Feltrinelli)
Leggi l'invito alla lettura
Perché: Anni Trenta, Alabama. L'ambientazione di questo romanzo, pietra miliare della Letteratura angloamericana, non potrebbe essere più distante dai confini spazio-temporali del nostro quotidiano. Eppure, le dinamiche raccontate e l'atmosfera che il romanzo disegna sono universali e, per questo, diventano fonte di riflessione. Se avete il coraggio, zaino in spalle e biglietto (...libro!) sul comodino: affrontate il viaggio che vi conduce dentro le vite di Scout, Jem e Atticus, alla scoperta del valore dell'innocenza e della macchia indelebile che è stata la Segregazione razzista negli Stati Uniti. È una spedizione da cui non si torna mai uguali.
A chi: A chi non ha paura di riflettere, a chi ha bisogno di letture profonde, ma all'apparenza semplici. Capaci di comunicare, senza urlare. Di lasciare un segno, senza sferrare un attacco frontale. A chi pensa che per imparare a non ripetere gli stessi errori, sia necessario conoscere la Storia: quella composta dalle esperienze quotidiane, piccole e insignificanti della gente comune, all'ombra degli avvenimenti internazionali.


Carolina consiglia:
"Al di là delle parole" di Carl Safina (Adelphi)
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Perché, in questo saggio che si legge come un romanzo, o piuttosto come un'epopea, il lettore è costretto a fare un viaggio duplice: quello che lo porta in terre lontane, a seguire gli itinerari degli elefanti africani, dei lupi di Yellowstone, delle orche del Pacifico; ma anche quello che lo obbliga a decentrare la sua prospettiva, la sua mentalità, la sua visione del mondo. Safina costringe infatti, seguendo un percorso che unisce una solida struttura argomentativa alla ricchezza aneddotica, a uscire da una logica antropocentrica per calarsi nella realtà delle altre specie e capire che, forse, il mondo non è esclusivamente fatto a misura d'uomo.
A chi: a chi è affascinato dall'etologia animale, le tematiche ambientali, la biologia, il postumano. Agli appassionati di saggistica, ma anche più in generale di una prosa avvincente, qui accompagnata peraltro da splendide fotografie. A chi è curioso del mondo e ha iniziato a capire che, per la sopravvivenza dell'umanità, è necessario imparare a riflettere maggiormente su quella delle altre specie.




Cecilia consiglia:
"Mindspace. La costruzione dello spazio immaginario" di Claudio Catalano (Meltemi)
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Perché: perché ci sono tanti modi per viaggiare, e quello offerto dall'immaginazione è uno dei più antichi e inesauribili che si conoscano; perché tutto ciò che ci circonda, a livello materiale e immateriale, può essere lo spunto per la creazione di mondi ulteriori da esplorare e conoscere, per tornare poi alla realtà del quotidiano con una maggiore e migliore consapevolezza di ciò che ci circonda; perché le innovazioni tecnologiche e culturali hanno da sempre modificato la vita degli esseri umani, alimentando nei secoli le loro fantasie di fuga e di evasione. 
A chi: a chi sa viaggiare dentro un libro come dentro un dipinto, un film, un ambiente sonoro; a chi dorme con la luce accesa perché ancora non ha fatto pace con la dimensione dell'oscurità e deve molto all'invenzione della lampadina elettrica; a chi è curioso sulle prospettive aperte dalla ricerca rispetto ai possibili scenari immersivi del futuro; a chi sa vagare, nuotare e volare in ogni dimensione e circostanza anche stando perfettamente immobile e lasciando andare i pensieri in libertà.

Debora consiglia:
"Shotgun Lovesongs" di Nickolas Butler (Feltrinelli)
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Perché: Una storia che mi ha portata lontano, lontanissimo: nel cuore degli uomini. Che Butler tratteggia con grazia, attento alle sfumature, alle contraddizioni, alla vita stessa. Un viaggio fino in Wisconsin, tra cieli infuocati e musica e parole. Per scoprire che in fondo, quel cuore, non è un luogo poi così lontano da quello che conosco.
A chi: a chi è convinto che il viaggio più avventuroso sia conoscere, fidarsi, legarsi a qualcuno. Per andare lontano, attraversando confini reali o del cuore. A chi sogna di sedersi in cima a un silos del grano ad aspettare l’alba.



Federica consiglia:
"Il guardiano della collina dei ciliegi" di Franco Faggiani (Fazi)
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Perché: l'autore non ha mai visitato il Giappone in prima persona, eppure dallo stile non si direbbe affatto. La sua scrittura permette di calarsi totalmente nell'atmosfera orientale del paese del Sol Levante, sognandolo nel caso si desideri visitarlo, ricordandolo (con affetto e nostalgia) nel caso lo si conosca e nelle descrizioni di Faggiani si riconosca tutto quello che dell'Oriente si ama.
A chi ama staccare la mente durante la lettura e desidera conoscere sempre nuove storie e inedite avventure. A chi ama lo sport e lo considera il modo salvifico per lenire le ferite della vita. A chi necessita di nuovi stimoli per capire cosa c'è di davvero importante nel mondo che ci circonda.


Giulia consiglia 
"Isola" di Siri Ranva Hjelm Jacobsen (Iperborea) 
Perché: in questa bella stagione che ancora tarda a manifestarsi, viene spontaneo pensare ai climi del nord. Le piogge, le nuvole veloci, le tazze di caffè per combattere il freddo si collegano alle alte scogliere, la nebbia e i tunnel che portano in mondi sempre diversi che compongono le isole di Faroe. La manciata di isole così a Nord da non essere nemmeno in Europa emerge dalla prosa poetica e nostalgica dell'autrice e ti culla, ti fa sentire il rumore del mare e l'acqua sulla pelle.
A chi: a chi non dispiace più di tanto questo clima fresco e paventa l'arrivo del caldo.Ma soprattutto a chi ama la prosa poetica, a chi sente nostalgia di casa: di qualunque isola e a qualunque latitudine si trovi. 


Gloria consiglia:
"La macchina del vento" di Wu Ming 1 (Einaudi)
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Perché: in questo romanzo, Wu Ming 1 ha saputo mescolare sapientemente gli elementi della storia, come la trasformazione di Ventotene in uno dei luoghi principali per il confino, a scelte di pura fantasia. Così i due protagonisti, inventati, si incontrano e scontrano con figure storiche di primaria importanza, a cominciare da Sandro Pertini, che agiscono e non sono semplici camei. Eppure basta scendere di qualche riga perché si scopra che anche gli dèi greci sono sbarcati a Ventotene (ebbene sì, almeno nella fantasia di uno dei protagonisti) e che forse l'isola rappresenta un unicum della fisica, e lì il tempo scorre diversamente che nel resto del mondo...
A chi: a chi ama la storia e la mitologia, che certamente saprà apprezzare le citazioni di Wu Ming 1, ma anche a chi ignora cosa sia il confino. Infatti, questo è uno dei romanzi più adatti per scoprire da vicino, vivendo fianco a fianco con i confinati, cosa significhi essere privati della propria libertà. Infine, a chi ha bisogno di (ri)scoprire quanto è importante difendere oggi la nostra libertà, anche in nome di tutti gli ieri.

Liguria (foto di Debora Lambruschini)

Sabrina consiglia:
"Il filo infinito" di Paolo Rumiz (Feltrinelli)
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Perché Rumiz è il re del "vagabondar narrando". Tutti i suoi libri sanno di cammino, di pedalate, di cielo, di verde, di monti. E nessuno come lui sa restituire al lettore il senso del viaggio. Che non è, o non è soltanto, la meta, ma è il sentiero che porta ad essa. In questo libro Rumiz va alla ricerca delle radici di Europa, e lo fa seguendo un filo che, unendo tutto il Vecchio Continente con i suoi nodi, forma una rete solida e antica: la Regola di san Benedetto e i monasteri benedettini. Rumiz ci fa fare un viaggio anche nel tempo, infilandoci in una capsula temporale che, a marcia indietro, ritorna al Medioevo delle abbazie, e, inserendo la quarta, ci porta nel futuro di questo nostro continente. L'Europa... che cosa sarà? Che faccia avrà? Quella che è uscita dalle ultime urne fa un po' riflettere...
A chi: un libro dedicato a tutti coloro che hanno il viaggio nel sangue, a chi ha una valigia vuota sotto il letto pronta da riempire. Perché Rumiz la voglia di partire te la mette addosso, sempre. Per andare alla ricerca di luoghi non scontati e che hanno tanto da raccontare. E anche a chi vuole mettere ordine nei propri pensieri e vuole cominciare a immaginare un'Europa diversa. Nuova e antica allo stesso tempo.

Valentina consiglia:
"C'era una volta il silenzio" di Davide "Boosta" Dileo (Mondadori)
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Perché: un libricino sottile ma potentemente evocativo, capace, in poche pagine, di creare un mondo alternativo alla realtà effettiva. Una dimensione magica, in cui le strade diventano percorsi per ritrovare ciò che è essenziale e le scatole contengono universi. Il libro di Davide Dileo, in arte Boosta, tastierista dei Subsonica, è una felice prova narrativa, in grado di portare il lettore in una dimensione onirica.
A chi: vuole una lettura leggera ma alla stesso tempo profonda e delicata, a chi vuole leggere qualcosa di diverso e profondamente innovativo e infine a chi vuole scoprire il mondo magico di Dileo.