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#RileggiamoConVoi – Una pagina tira l'altra – ottobre 2025

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Un saluto a chi ci legge,
chi passa da questa parti, ovviamente, ama leggere. Ma non è sempre facile o scontato trovare narrazioni che facciano perdere il senso del tempo, dove una pagina tira l'altra e dove, quando si alza lo sguardo dalle righe, ci si accorge che sono trascorse delle ore. La Redazione, in questo mese in cui si va verso il periodo più buio dell'anno ed è facile perdere la cognizione del tempo, ha messo insieme una serie di titoli per distrarci dall'incipiente oscurità; titoli che, da bambini e bambine, ci avrebbero fatto dire: «Ancora un capitolo e poi spengo la luce».
Buon inizio mese e buone letture,
la Redazione

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Alessia consiglia 
La femminanza di Antonella Mollicone (Editrice Nord)
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Perché: è un romanzo che restituisce voce e dignità alle donne comuni, trasformando i loro gesti quotidiani in atti di resistenza e memoria. La scrittura di Mollicone unisce concretezza e poesia, capace di evocare odori, rituali e silenzi senza mai edulcorare la realtà. È un libro che mostra come la “femminanza” sia insieme fragilità e forza, radici e trasformazione, offrendo al lettore una riflessione profonda sul potere delle relazioni e della cura. Racconta, attraverso la storia della “Cerchia” di donne in un piccolo paese del Lazio, mezzo secolo di resistenze, segreti e trasformazioni. Camilla e Viola sono le voci centrali di un romanzo che intreccia memoria, cura e ricerca di emancipazione. La “femminanza” diventa così forza originaria, fatta di rituali, gesti quotidiani e capacità di resistere al patriarcato. 
A chi: a chi ama le saghe femminili, le storie radicate nella tradizione ma aperte al cambiamento, e a chi cerca un romanzo corale e emozionante. 


Carlotta consiglia 
Una stanza per Momoko di Chisako Wakatake (Piemme)
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Perché: perché spesso si associa il tema della vecchiaia alla fine della propria vita, come se la parola “anziano” coincidesse con la parola “morte”. Questo lungo monologo interiore fa immergere il lettore in un fiume di pensieri, ricordi e rivelazioni di una anziana signora giapponese, Momoko. Con lei, scoprirà che concedersi del tempo per sé stessi, anche a un’età più matura, è la conquista più bella e gratificante cui un essere umano possa aspirare.
A chi: a chi ama lasciarsi trasportare e cullare dai pensieri più profondi, in una lettura che rapisce a suon di jazz e tazze di tè.


Claudia consiglia
Le cattive di Camila Sosa Villada (Sur)
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Perché: è una favola scura, densa e coraggiosa. Il romanzo comincia con una scena che entra negli occhi come luce abbagliante: un gruppo di trans abituate a vivere la notte di Parco Sarmiento a Córdoba (Argentina) trova, nascosto tra i cespugli, un neonato abbandonato. Lo nascondono in una borsa e lo portano via con sé nella pensione dove vivono, la casa della loro madre Zia Encarna; tremano come foglie al pensiero di essere scoperte dalla polizia abituata a torturarle o dai passanti pronti a giudicarle, ma hanno il coraggio di correre sui loro tacchi troppo alti fino a casa, unite da un segreto inconfessabile. Sono loro Le cattive, protagoniste di una storia magica e crudele, una narrazione cinematografica piena di chiaroscuri che avvince dalla prima all'ultima pagina. 
A chi: a chi è alla ricerca di un romanzo che parla di maternità e di famiglia in modi non scontati, a chi adora le atmosfere dei film di Pedro Almodóvar.


Corinna consiglia
Le schegge di Bret Easton Ellis (Einaudi)
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Perché: perché fin dalle prime pagine il magnetismo della prosa di Ellis, unito a una trama coinvolgente e dal ritmo sostenuto, è in grado di rapire il lettore incapace di scollare gli occhi di dosso da questa società americana – Los Angeles, per la precisione – così vuota da non riuscire a scuotersi neanche quando il male la colpisce da vicino. Perché è un romanzo che, riuscendo a mantenere alta la tensione, mischiando realtà e paranoia, sarà in grado di far dimenticare lo scorrere del tempo alla ricerca, il lettore nella stessa misura del protagonista, della soluzione del mistero.
A chi: a chi cerca un romanzo di altissima qualità che unisca alla perfezione una trama avvincente ed un finale da brividi, degno dei migliori thriller.


Deborah Donato consiglia
Il sogno del giaguaro di Miguel Bonnefoy (66thand2nd)
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Perché: autore habitué nel catalogo 66thand2nd, Bonnefoy pubblica con la casa editrice anche questo romanzo vincitore del Prix Femina e del Grand Prix du Roman de l’Académie française, e a buona ragione, perché è uno dei romanzi più belli e coinvolgenti che io abbia letto quest'anno. Innegabili le somiglianze con Cent'anni di solitudine di Márquez, sia nella trama – anche qui abbiamo la storia di una famiglia nel corso di cento anni, tutto il 1900, a partire dagli anni '10/'20 fino alla fine del secolo – sia nel modo in cui l'autore tratta i rapporti d'amore tra i protagonisti, poeticamente e elegantemente, sia nella costruzione della struttura, divisa in quattro parti per altrettanti personaggi: Antonio, Ana Maria, Venezuela e Cristobal. Antonio è un romantico, un sognatore, caparbio e testardo. Quando incontra Ana Maria se ne innamora subito e cerca di conquistarla con quel poco che sa dell'amore (e qui, in questa fase, mi ha ricordato molto Florentino Ariza de L'amore ai tempi del colera, ma con un'evoluzione molto più felice e fluida). Ana Maria, prima donna medico della sua regione – un evento che ha del miracoloso a quel tempo – se è possibile, è ancora più testarda e caparbia di lui. 
La loro storia d'amore è memorabile: insieme cambieranno il volto del paese, anche quando sotto la dittatura di Jiménez proveranno l'umiliazione, il dolore e la rabbia. Proprio in quei giorni verrà alla luce Venezuela, l'unica figlia della coppia.
A chi: agli amanti di Márquez, di Allende, a chi ama le storie familiari inserite nel panorama più ampio di un intero Paese e in un arco temporale altrettanto ampio. Piacerà molto anche ai romantici, ai sognatori, a chi ama il lieto fine ma senza patetismi o abbellimenti inutili. 


Federica consiglia 
La casa che attende la notte di Clara Sánchez (Garzanti)
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Perché: è una storia avvincente e misteriosa, scritta da una delle penne più riconosciute della letteratura contemporanea spagnola. Un romanzo originale per l’impostazione narrativa, la trama e l’incontro fra differenti generi letterari. Sarà facile farsi trascinare fra le soleggiate strade di Madrid fino a Calle Velázques 39: ad attendervi ci sarà un universo di personaggi “sospesi” fra verità e apparenza, in un mondo che ha tutte le caratteristiche del reale, ma sfiora la dimensione del paranormale.
A chi: per gli amanti delle ambientazioni spagnole; per gli appassionati del giallo, del romanzo di formazione e del genere psicologico. Per gli “esistenzialisti” che non sanno fare a meno di interrogarsi sulla vita, la morte, i legami umani…


Giada consiglia 
E ti chiameranno strega di Katia Tenti (Neri Pozza)
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Perché: se pensiamo alle accuse rivolte alle streghe, possono sembrare oggi quasi ridicole. Eppure, leggendo i giornali, sembra quasi che la caccia non sia del tutto conclusa. È questo il punto focale del romanzo di Katia Tenti perché la protagonista, Arianna, si trova a combattere pregiudizi che frequentemente emergono ancora nella nostra società. Dopo aver ottenuto un importante incarico presso una fondazione storica, Arianna si trova nel bel mezzo di un processo alle streghe del Sedicesimo Secolo e le sembra che quei preconcetti, che condannarono trenta giovani donne, siano sempre gli stessi. E ti chiameranno strega unisce passato e presente, dando voce a tutte quelle donne che hanno faticato a farsi ascoltare, anche oggi che quella caccia sembra lontanissima dai nostri tempi.  
A chi: a chi ama i romanzi che trascinano e a chi semplicemente vuole scoprire qualcosa in più sulla nostra contemporaneità.


Giulia consiglia
Oscuri talenti di J.M. Miro (Bompiani)
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Perché: un dark fantasy con ambientazione nella Londra vittoriana: Oscuri talenti, primo capitolo della trilogia dei Talenti, mi aveva già catturato con queste due indicazioni. I Talenti, bambini possessori sin dalla nascita di capacità negromantiche, vengono raccolti da ogni parte del mondo per essere portati al sicuro nell'istituto Cairndale, dove impareranno a controllare il proprio potere. È una storia di formazione dove i rapporti di amicizia sono più forti dei vincoli di sangue e dove le cupe atmosfere rendono ogni pagina una corsa per scoprire quale nuovo pericolo e magia si cela dietro l'angolo. 
A chi: a chi vuole perdersi tra i fumosi vicoli di Londra ricchi di pericoli per poi spostarsi nella selvaggia Scozia, dove le spesse mura dei castelli nascondono antichi segreti e magie perdute nel tempo.


Gloria consiglia 
Le ore fragili di Virginie Grimaldi (Edizioni e/o)
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Perché: i punti di vista alternati di una madre e di una figlia adolescente si avvicendano in una storia molto umana che parla di crisi (di coppia e personale) e di desiderio di riscatto. Ritrovare la serenità è un percorso che richiede non solo pazienza, ma anche perseveranza e determinazione, nonché la fiducia in chi può aiutarci a star meglio. 
A chi: a chi ama le storie che sdoganano i tabù come quelli della salute mentale e del benessere di coppia: le protagoniste attraversano momenti bui che però lasciano intravedere una possibilità nuova. E poi questo romanzo sarà certamente apprezzato da chi vuole esplorare più punti di vista: la realtà non è una sola, dipende da chi la guarda e da come la si guarda.