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#PercorsiCritici - n. 11 - La forza dei legami e la potenza dell'essere sorelle

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Essere sorelle è un tema che è stato affrontato varie volte in letteratura, anche in veri e propri cult: su tutti, a titolo di esempio, possiamo citare il celeberrimo Piccole Donne, in cui le ragazze di casa March danno luogo a un romanzo corale di formazione. Anche in tempi più recenti, questo argomento ha continuato a stuzzicare la fantasia degli scrittori, così come, d'altronde, la stessa tematica dei rapporti familiari. Tale legame, tanto stretto quanto indissolubile, può svilupparsi in diversi modi e assumere sfaccettature differenti. 

Ad esempio, nel caso di Cara pace, libro di Lisa Ginzburg edito nel 2020 da Ponte alle Grazie ed entrato nella rosa dei candidati allo Strega, Maddalena e Nina sono due sorelle diversissime, ma entrambe diventano indispensabili l'una per l'altra, per non cadere nel baratro, mentre la loro famiglia si disgrega. Un'unione fondamentale, a cui le due si aggrappano per non soccombere. Tutto ciò ci viene raccontato da Maddalena, la più schiva delle due, che rincorre i ricordi di un passato ormai andato, sotto una luce malinconica e vibrante.

Il sodalizio tra sorelle è il fulcro anche della saga di Brigitte Riebe, di cui fanno parte Una vita da ricostruire (Fazi editore, 2021), Giorni felici (2021), Il tempo della speranza (2022). In questi romanzi Rike, Silvie e Flori, ovvero le donne di casa Thalheim, insieme all'amica d'infanzia Miriam, si rimboccheranno le maniche per ricostruire la loro vita e quella di tutti gli abitanti di Berlino, all'indomani della fine della Seconda guerra mondiale. Ed è così che le quattro donne si rimettono in piedi, dando vita a un'impresa di moda, capace di ridare colori, vita e quindi speranza alla loro vita e alla stessa città. Una saga, quella di Riebe, che non solo racconta il legame indissolubile tra tre sorelle, ma accende anche una luce anche sul valore del lavoro e dell'emancipazione femminile.

Se invece vogliamo entrare in casa di sorelle che, con le loro stravaganze, ci strapperanno il sorriso, possiamo scegliere un classico della letteratura ironica novecentesca: La Spartizione (Mondadori), di Piero Chiara, autore che nel 1973 dà alle stampe la comica avventura di un impiegato alla ricerca della moglie ideale. La scelta cade sulle ragazze della famiglia Tettamanzi, quasi per caso, dopo un incontro fortuito, e il protagonista, Emerenziano Paronzini, si troverà a districarsi tra le sempre più pressanti attenzioni delle tre ragazze, ognuna impegnata a mettersi in mostra più delle altre. Come finirà?

Il recente Borgo Sud (Einaudi, 2020), finalista al premio Strega 2021, invece, sposta l'asticella un po' più in là e amplia i confini del tema, mostrandoci come il richiamo della famiglia superi qualsiasi confine di spazio, di tempo e di incomprensioni: infatti, nel seguito dell'Arminuta, la protagonista, ormai lontana, riceve una chiamata da Pescara, a causa della quale sarà costretta a tornare in fretta e furia in Italia. Rivedere i luoghi del suo passato non sarà semplice e ciò procurerà un vero e proprio terremoto emotivo (ma non metterà a repentaglio il legame con la sorella).

Ci sono invece casi in cui il legame tra due sorelle non è per niente idilliaco: in Sorelle, di Daisy Johnson (Fazi editore, 2021), Luglio e Settembre sono due sorelle la cui madre, dopo la morte dell'altro genitore, decide di trasferirsi da Oxford al nord dell'Inghilterra, nella casa accoglienza della loro zia. Il legame tra le due ragazze è decisamente squilibrato e asimmetrico, poiché Settembre domina ogni aspetto della vita di Luglio, seppure quest'ultima sia la sorella maggiore. In questo thriller psicologico si disegna un rapporto claustrofobico e inquietante, che sfocerà in una spirale di ulteriore follia.

Che dire, poi, di quei romanzi che partono da vere biografie? In Vanessa e Virginia, di Susan Sellers (Beat Edizioni, 2013), le due donne del titolo altro non sono che le sorelle Woolf, il cui legame viene raccontato dall'autrice, studiosa della scrittrice inglese e co-direttrice delle edizioni critiche delle opere di Virginia Woolf per la Cambridge University Press. Molto interessante è indagare il rapporto che lega le due sorelle e i sentimenti che accompagnano la loro parabola esistenziale. In questo romanzo, il punto di vista è quello di Vanessa, sorella maggiore, pittrice e moglie di Clive Bell, critico d'arte inglese. Vanessa e Virginia è consigliatissimo, se desiderate farvi una visione decisamente privilegiata sulla vita della grande scrittrice inglese.

Infine, tra le nuove uscite è impossibile non citare Le tre figlie, di Anna Dalton (Garzanti, 2022), in cui il fulcro principale dell'opera è proprio la sorellanza, unita al potere salvifico che può avere in certi casi. Tutto ha inizio nel momento in cui Dalia, madre delle tre ragazze e celeberrima attrice, decide di pubblicare la storia della sua (anzi, della loro) vita. Ed è così che Margherita, Viola e Iris si ritroveranno faccia a faccia per confrontarsi sulle loro vite e fermare il progetto molto pericoloso per la loro privacy e per i loro già precari equilibri di vita.

E voi? Avete letto questi libri? Quali trovate più rappresentativo del rapporto tra sorelle?