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Portiamo sotto l'albero un bel saggio - I consigli di #LibriSottoLAlbero (puntata 3)

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Photo by Loren Cutler on Unsplash
Buongiorno, lettori! 
Siamo arrivati al terzo appuntamento con i "Libri Sotto l'Albero"! Se vi siete persi i precedenti, qui trovate il primo, dedicato al mistero, e qui trovate il secondo, dedicato ai romanzi che raccontano una vita. A grande richiesta, dedichiamo questa nuova puntata agli studi e ai saggi, che occupano la nostra rubrica #PagineCritiche. 
Come sempre, accanto al link alla recensione, per approfondire il libro e capire se fa al caso vostro o delle persone a cui volete regalarlo, trovate anche i link per l'acquisto, se non farete in tempo ad andare in libreria. 
Per noi è stato molto difficile scegliere tra i tanti titoli e speriamo che possano ispirarvi ottimi (auto)regali!

La Redazione

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Alessia consiglia: 
"Storia della felicità" di Gérard Thomas (Clichy)
Perché regalarlo: "Storia della felicità" è un libro che riguarda tutti, perché ciascuno di noi dal primo giorno di vita inizia un percorso lungo e complesso, alla fine del quale arriverà la fatidica domanda: sono stato felice? Thomas non si limita a parlare di felicità in senso astratto, ma struttura ogni capitolo analizzando tutte le variabili che determinano la probabilità di essere felici, sviscerando i motivi concreti per cui la felicità può essere ostacolata da vincoli spaziali, sociali, religiosi e altri ancora. Si parla di legami, identità, capitalismo, ma c'è anche spazio per un'interpretazione personale del concetto di felicità che lascia al lettore un piacevole messaggio di speranza. 
A chi regalarlo: a chi affronta la vita con coraggio e si batte ogni giorno per riempire tutte le piccole caselle che nel loro insieme restituiscono la felicità. A chi sa che abbiamo una sola vita per amare le persone che amiamo e allora bisogna impiegarla bene, rendendo felici noi e gli altri a dispetto dei limiti imposti dall'ambiente in cui viviamo. "Storia della felicità" percorre le condizioni di possibilità della felicità, ma solo per ricordarci che alla fine dei giochi essere felici è soprattutto una scelta. 

Barbara consiglia: 
"Libertà vigilata. Perché le donne sono diverse dagli uomini" di Elena Loewenthal (La Nave di Teseo)
Perché regalarlo: questo saggio è un viaggio delle parole e degli strumenti che vengono utilizzati per descrivere le donne, per intraprendere questo viaggio si salpa dai porti antichi del mondo ebraico fino a giungere al mondo italiano contemporaneo. Riflettendo sul potere del linguaggio Loewenthal propone un'acuta riflessione sulla discriminazione di genere nelle parole e nei gesti mettendo in discussione episodi di attualità. Libertà vigilata muove un passo lungo il percorso che ancora c'è da fare per andare incontro a un mondo libero dalle catene della discriminazione. 
A chi regalarlo: a chi ama le parole, la loro etimologia e le loro implicazioni pratiche, a chi vuole scovare i significati nascosti dietro a dialoghi e conversazioni che all'apparenza possono sembrare comuni, ma che in realtà celano connotazioni divergenti, a chi ha cuore tematiche come la discriminazione di genere e il suo legame con il linguaggio. 

Cecilia consiglia: 
"L'Italia della Liberazione in 50 ritratti" di Paolo Mieli e Francesco Cundari, con illustrazioni di Ivan Canu (Centauria) 
Perché regalarlo: perché, tra i molti libri che propongono il racconto illustrato di biografie di personaggi illustri, non sono numerosi quelli di argomento storico, e questo di Mieli, Cundari e Canu, terzo di una fortunata serie, riesce a mettere insieme un approfondimento critico non banalizzante sul triennio italiano 1945-1948, la descrizione di 50 personaggi di quel particolarissimo momento "di cerniera" e una loro rielaborazione artistica tutt'altro che meramente referenziale.  
A chi regalarlo: a chi, nella stessa collana e degli stessi autori, ha già apprezzato La storia del Comunismo in 50 ritratti e L'Italia di Mussolini in 50 ritratti, facendosi conquistare dal perfetto connubio di divulgazione e rielaborazione artistica dato dai saggi critici e dalla colonna visiva d'autore; a chi è appassionato di storia, e di storia patria in particolare, ma stavolta vuole avere un focus, per così dire, ad personam, che gli ricordi personaggi e ruoli di una manciata d'anni così importante per le sorti dell'Italia; a chi, in tempi di uso e abuso della parola "libertà", vuole farne un ripasso contestualizzato, per ricordare il significato profondo di un lemma bistrattato e riadattato a seconda degli scopi.   

Debora consiglia: 
"The Passenger Irlanda" (Iperborea)
Perché regalarlo: perché di questo Paese ricco di storie e voci ancora troppo spesso ne abbiamo un'idea stereotipata e modellata su un passato che invece è cambiato moltissimo negli ultimi decenni. Attraverso una selezione di ottimi reportage e saggi narrativi, questo numero di The Passenger ci mostra invece il volto eclettico di un paese dalla storia complessa, dei profondi mutamenti che l'hanno attraversato di recente, delle sue contraddizioni e aperture alla modernità. Irlanda è, prima di tutto, un sentimento, evocato magnificamente in quella tensione costante fra andare e restare. 
A chi regalarlo: a chi si è stupito per le recenti aperture progressiste della "cattolicissima Irlanda", a chi vuole conoscere il volto vero di un luogo tra storia e fenomeni di costume, a chi cerca nuovi punti di vista ed è consapevole della profonda influenza che certe scelte possono della Tigre Celtica possano avere sul resto dell'Europa.   

Giada consiglia: 
"Il Teatro del letto. Storie notturne tra libri, eroi, fantasmi e donne fatali" di Mario Baudino (La Nave di Teseo) 
Perché: a volte gli oggetti che abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni possono nascondere una storia mai raccontata o ascoltata. Possono essere stati lo specchio della società o, forse, dietro di essi si potrebbero celare ben altri significati rispetto a quelli che normalmente sappiamo. Leggere “Il Teatro del letto” di Mario Baudino, significa fare un salto nella Storia e viaggiare dall'epoca classica, al Medioevo, all’epoca barocca fino ai tempi moderni. In questo percorso culturale, storico, letterario incontreremo Omero, Leon Battista Alberti, Luigi XVI, Casanova, Guy de Maupassant, Dickens e sarà il letto il protagonista, raccontandoci la sua storia. E così, non sarà più solo il luogo del riposo, ma anche quello del sogno e dell'incubo, dell'amore e delle vendette. Diventa così il posto dei nostri segreti, delle nostre paure che ci accompagna da sempre nella letteratura, nell'arte e nella poesia. Mario Baudino prende per mano il lettore e lo accompagna alla scoperta dei suoi aneddoti, curiosità e segreti. 
A chi regalarlo: a chi si lascia affascinare da queste storie insolite e ne vuole scoprire il fascino. A chi si è sempre chiesto come mai proprio a letto l’avaro Scrooge, in “Canto di Natale” di Charles Dickens, riceve la visita dei tre fantasmi, oppure a chi si è domandato perché, proprio a letto, la moglie di Rochester, in “Jane Eyre” di Charlotte Bronteë, inizia ad avere i suoi disturbi ossessivi. 

Giulia consiglia: 
"I funamboli della parola" di Anna Aslanyan (Bollati Boringhieri)
Perché regalarlo: Anche i lettori più navigati tendono a dimenticare che, oltre a loro e all'autore di un testo, c'è una terza parte che permette la fruizione di un qualsivoglia prodotto di lingua straniera: il traduttore. Un tempo figure dalle sfaccettature più disparate – spie, diplomatici, politici oltre che intermediari – gli interpreti svolgono da sempre una funzione nascosta ed essenziale. Lungi dall'assioma "tradurre equivale a tradire" sono strumenti che hanno il compito di rendere il senso di quanto detto scavalcando eventuali incomprensioni culturali e linguistiche. Anna Aslanyan, ricorrendo ad analisi storiche, aneddoti contemporanei e sue personali esperienze come traduttrice giudiziaria, offre un quadro molto completo sulla storia dei traduttori e di come, in alcuni casi, abbiano anche influenzato il corso della storia e abbiano dato il via a mode culturali. L'avreste mai detto che la credenza della vita su Marte sia stata originata da un'imprecisione di traduzione? O che il ruolo della Spagna nella Seconda Guerra Mondiale sia stato ridimensionato da un mancato passaggio di traduzione? 
A chi regalarlo: a chi si è sentito tradito da nuove traduzioni in letteratura come quella di Ottavio Fatica per "Il signore degli anelli". In questo saggio si apre una finestra sulle difficoltà a cui il traduttore va incontro, alla necessità di mediazione e di neutralità senza snaturare la voce originaria dei testi e dei parlanti. 

Gloria consiglia:
"Il grande racconto di Roma antica e dei suoi sette re" di Giulio Guidorizzi (Il Mulino)
Perché regalarlo: se amate la storia romana, questo saggio illustrato appena edito dal Mulino è la conferma della grandezza di Guidorizzi, che riesce sempre a unire alla precisione degli studi il piacere della divulgazione. Le immagini, poi, aiutano a memorizzare ancora di più gli aneddoti, le cronache, i miti e i racconti sulle origini e sulla Roma monarchica, nonché sugli usi, sulle feste, sui riti e sui valori costitutivi di questa grande civiltà. 
A chi regalarlo: a chi cerca un saggio prezioso sulla storia dell'antica Roma, da conservare a portata di mano nella propria libreria, in modo tale da poterlo sfogliare con la scusa di chiarirsi qualche dubbio. L'obiettivo, invece, è quello di lasciarsi affascinare dalla bellezza delle immagini e dalla curiosità dei contenuti. 

Ilaria consiglia: 
"La nuova manomissione delle parole" di Gianrico Carofiglio (Feltrinelli)
Perché regalarlo: Attraverso 6 parole (che corrispondono ad altrettanti capitoli) Carofiglio analizza alcuni di quelli che lui stesso definisce "pilastri del lessico civile": si va da "vergogna" a " ribellione", da "bellezza" a "popolo", passando per altre interessanti locuzioni, e tutto ciò perché per l'autore le manipolazioni del linguaggio costituiscono spesso un vero e proprio pericolo per la collettività. Il lavoro che compie Carofiglio non vuole porsi a modello o ad esempio, ma più come un esperimento di analisi di alcuni semplici vocaboli di uso frequente che sono congiunti da un filo logico, etico, morale. Le parole che l'autore analizza, infatti, sono spesso svuotate del significato più alto e autentico, e Carofiglio attraverso questa lodevole operazione tenta di restituire loro la giusta importanza, oltre ad un senso compiuto e adeguato. Regalare La nuova manomissione delle parole può contribuire a farci riflettere sul significato più autentico dei vocaboli che spesso ascoltiamo in tv o alla radio o leggiamo sulla carta stampata: spesso quelle parole vengono utilizzate come un mero guscio vuoto, mentre è fondamentale tornare a riempirle del loro contenuto originario. 
A chi regalarlo: La nuova manomissione delle parole è un saggio non solo di linguistica, ma anche di impegno civile che dovrebbe essere letto e studiato in tutte le scuole, un testo prezioso che dovrebbe insegnarci e ricordarci non solo come si usano correttamente le parole, ma anche il loro significato più profondo, la loro etimologia perché, come scriveva qualcuno, le parole sono pietre. È un testo adatto alla lettura di adulti e adolescenti, è un manuale agile e snello che può costituire un valido baluardo al dilagare dei populismi e delle approssimazioni linguistiche. Leggere La nuova manomissione delle parole può insegnare a tutti ad essere cittadini migliori perché maggiormente consapevoli. 

Olga consiglia: 
"Il gene del talento e i miei adorabili meme" di Hideo Kojima (451)
Perché con "Il gene del talento e i miei adorabili meme" Kojima mette a disposizione del suo vasto pubblico saggi, recensioni, pensieri e incontri unici della sua vita, dimostrando involontariamente quanto può essere fondamentale un meme. Si tratta di una testimonianza di come la cultura innesta nelle nostre menti valori estranei eppure riconoscibili e familiari, tanto da avere la necessità di doverli condividere e diffondere. 
A chi regalarlo: A chi sente la necessità di ampliare la propria conoscenza tramite i consigli di una mente geniale. A chi vuole avvicinarsi al mondo della fantascienza e della tecnologia, senza correre il rischio di essere classificati come "nerd". A chi è semplicemente curioso e vuole leggere qualcosa a cui "non avrebbe mai pensato". 

Olga consiglia: 
"La Sanseverino. Giochi erotici e congiure nell'Italia della Controriforma" di Gigliola Fragnito (Il Mulino) 
Perché Gigliola Fragnito, con uno studio appassionato e meticolosamente documentato, ci presenta l’astro indiscusso di stravaganze e intrighi di corte, la quale ispirò la sensuale, generosa e intrigante duchessa Sanseverina, creatura dei coups de théâtre stendhaliani in La Certosa di Parma: la contessa di Sala, Barbara Sanseverino Sanvitale, signora di Colorno. 
A chi regalarlo: a coloro che non hanno ancora fatto la conoscenza di Gigliola Fragnito, già autrice di Storia di Clelia Farnese. Amori, potere, violenza nella Roma della Controriforma. A coloro che sono da sempre affascinati da storie del passato quasi indicibili, controverse e smaliziate. A coloro che hanno il desiderio di leggere un saggio critico di grande rilevanza stilistica e ricerca storica. 

Sabrina consiglia: 
"La banda Apollinaire" di Renzo Paris (Elliot o Hacca)
Perché leggerlo: perché è un incontro ravvicinato con nomi del calibro di Picasso, Max Jacob, Henry Rousseau, André Derain e soprattutto lui, Guillaume Apollinaire, il "capobanda" di quel gruppo di artisti, pittori, letterati, poeti che rivoluzionarono l'arte e il pensiero. Perché è un viaggio nella rutilante Parigi d'inizio Novecento, quell'incrocio magnifico di spazio e tempo dove tutto sembrava poter accadere. Un momento di piena corrispondenza alla vita di un'epoca votata al futuro, al furore, alla Belle Epoque. Spesso poveri di beni materiali, questi artisti ci hanno lasciato un patrimonio spirituale inestimabile. 
A chi regalarlo: a chi si lascia incantare dalle biografie degli artisti del passato, a chi sente di appartenere spiritualmente a una forma d'arte, che sia una pennellata o un tratto di penna, a chi semplicemente vuole approfondire le storie personali che attraversavano i fermenti culturali di quella Parigi in cui l'arte del Novecento prese la sua forma migliore.