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Libri Sotto L'Ombrellone - giugno 2018

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Reggia di Venaria - foto di ©GMGhioni

Buongiorno lettori! 
Pronti a perdervi nel sole estivo in compagnia dei vostri libri per le vacanze? Se non avete ancora deciso quali titoli mettere in valigia o se, come noi, pensate che ci sia sempre posto per qualche romanzo in più, non perdetevi i nostri consigli di fine giugno! 
Questa volta ad accompagnare le foto, una location speciale, dove più volte abbiamo immaginato di passeggiare per questi giardini con un buon libro tra le mani, da leggere all'ombra di qualche albero secolare. Se siete stati a Venaria, siamo certi che siete d'accordo con noi! 

Ovunque voi siate (anche a casa!), buona lettura! 
La Redazione

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Carolina consiglia: 
“Tutte le prime volte” di Paolo Longarini (Harper Collins)
Perché questo romanzo affronta un tema universale, quello della genitorialità, con spirito scanzonato e grande tenerezza, riuscendo a strappare al lettore risate alternate sapientemente a momenti di riflessione. Perché durante l’estate ci vogliono buoni sentimenti e letture allegre, e Paolo Longarini riesce a regalarceli entrambi.
Alle figlie, ai padri, alle madri che sono state figlie a loro volta. A chi non ha paura di abbandonarsi al riso in pubblico, a chi non sa come affrontare con la propria prole (specie se declinata al femminile) il temibile “Discorso”, a chi vorrebbe far sparire il fidanzatino della propri primogenita senza lasciare tracce; a chi sa che essere genitore non è sempre una pacchia, ma il più delle volte ripaga. 

Cecilia consiglia:
“Il romanzo della canzone italiana” di Gino Castaldo (Einaudi)
Perché: perché quella della canzone italiana è una storia di grande interesse e valore, oltre che parte integrante della cultura e del costume del nostro Paese; perché Gino Castaldo la racconta con passione e rispetto, come una bella avventura animata da continui colpi e cambi di scena, oltre che da vecchi e nuovi eroi, idoli delle folle o beniamini di un pubblico di nicchia.
A chi: a chi ama la musica italiana e, meglio ancora, a chi non la ama più e non la ascolta da tempo; a chi, come da luogo comune, canticchia sempre sotto la doccia o dentro l'automobile in mezzo al traffico; a chi non resiste ai tormentoni estivi e ai grandi classici; a chi non ha paura di sbagliare le parole ai concerti o al karaoke, perché sa che l'emozione liberatoria del canto può fare molto di più (addirittura Volare).

La reggia di Venaria Reale, panoramica ©GMGhioni
Claudia consiglia: 
“Quel segno sulla luna” di Simone Cremonti (Alcheringa)
Perché: è un romanzo che racconta una missione sulla luna ai confini della realtà, con protagonista un ironico astronauta di cui - è una promessa - finirete per innamorarvi.
A chi: a chi ama le storie in cui umorismo e amarezza si fondono, a chi cerca romanzi che aiutino a guardare oltre la superficie delle cose. 
A quelli che nelle sere d'estate sono abituati a guardare la luna. 

Debora consiglia:
Foto di ©GMGhioni
“Anche noi l’America” di Cristina Henriquez (NN editore)
Perché: è una storia che ne contiene al suo interno molte altre. Perché in questo particolare momento storico certe letture si fanno ancora più necessarie.
A chi: non accetta le barriere, siano esse linguistiche, culturali, sociali. A chi crede nella forza dei sentimenti e delle parole. A chi tra le pagine di un libro cerca un nuovo sguardo sul mondo che ci circonda e le sue complessità. 

Federica consiglia: 
“Quattro madri’ di Shifra Horn (Fazi)
Perché l’estate è il tempo dei viaggi, ma non tutti riescono a varcare i confini del proprio paese durante le vacanze. Con questo libro si arriverà fino in Israele, aggiungendo al fascino di terre lontane quello di epoche oramai irraggiungibili e grazie a questa storia adesso accessibili.
Alle donne che vogliono farsi trascinare da quattro storie e dimenticare il peso delle debolezze della loro vita, trascorrendo piacevoli ore di lettura sotto l’ombrellone e sognando mondi lontani pur rimanendo ferme nello stesso luogo. Agli uomini che vogliono capire di più della forza delle loro compagne, per non cadere più nell’errore di sottovalutare le loro scelte.

Francesca Romana consiglia: 
“Orientalia. Mille e una notte a Venezia” di Alberto Toso Fei e Marco Tagliapietra (Round Robin)
Perché: perché con un linguaggio semplice e immediato, quello delle immagini, riesce a raccontare un pezzetto di storia. I rapporti tra Venezia e la Turchia, ma anche quelli con l'Austria del 1838, sono narrati in un modo affascinante, non solo con la sceneggiatura ma anche con il tratto della matita. Un buon modo per ripassare un po' di storia senza annoiarsi.
A chi: a chi d'estate ama rilassarsi e sognare, a chi ha amato Le mille e una notte. A chi ha poco tempo e vuole qualcosa di non banale, ma che catturi immediatamente l'attenzione, da leggere nelle piccole pause sotto l'ombrellone.

I giardini di Venaria Reale ©GMGhioni
Giulia M. consiglia: 
“Beautiful music” di Michael Zadoorian (Marcos y Marcos)
Perché: è un libro che, con leggerezza e in un modo deliziosamente fervente, racconta di come una passione - per la musica e, nel caso di Danny, il giovane protagonista, la radio - può arrivare quasi a salvarti la vita. Zadoorian, dopo aver raccontato la fuga dalla tristezza della vecchiaia attraverso un Leisure Seeker In viaggio contromano, torna a raccontare una fuga, stavolta dalla solitudine dell'adolescenza, col suo stile inconfondibile. 
A chi: a chi ama la radio, la musica e gli anni Settanta. Consigliata la creazione di una playlist con i (tantissimi!) titoli musicali proposti. 

Giulia P. consiglia: 
“Una finestra sul noir” di AA.VV. (Fratelli Frilli)
Perché: perché il colore dell'estate è il giallo. Si abbina benissimo se state sotto l'ombrellone, in un rifugio in montagna, nelle caffetterie di qualche capitale. La raccolta di racconti volta anche a celebrare e ricordare Marco Frilli si presta a essere letta tutto d'un fiato, saltando da un racconto all'altro oppure anche interrompendosi anche per fare una sana dormita. 
A chi: a chi ha voglia di fare una panoramica sugli autori di una casa editrice che, nel campo del noir, è un nome. Per godersi tante piccole chicche gialle per inaugurare la stagione estiva.


Gloria consiglia:
“Penelope Poirot e l'ora blu” di Becky Sharp (Marcos y Marcos)
Perché: cosa c'è di meglio di un mix di mistero e humour acuto per far divertire con un po' di spensieratezza in vacanza? Penelope Poirot è tornata, con tutta la sua stramba genialità e la sua "watson" in gonnella, la fidata segretaria Velma Hamilton. Questa volta si tratta di un caso aggrovigliato in una villa da... favola (capirete solo leggendo la recensione il perché dei puntini di sospensione!). 
A chi: agli appassionati di gialli che vogliono allontanarsi dalle atmosfere inquietanti del noir per perdersi nei colori assolati e tra i muri di un fasto che fu, in un paesino tra Liguria e Piemonte, in compagnia di personaggi decisamente ben caratterizzati. 

Ilaria consiglia: 
“Modigliani - Principe bohémien” di  Laurent Seksik  (Kleiner Flug)
Perché: il fascino delle opere di Amedeo "Maudit" Modigliani risplende ancora immutato, ed i suoi inconfondibili colli da cigno continuano ad esercitare su di noi una malia irresistibile. Nonostante i film, i documentari ed i fiumi di parole che sono stati spesi sulla breve e triste vita del celeberrimo artista toscano, questa graphic novel non potrà sfuggire a tutti gli appassionati di arte ed a coloro che desiderano approcciare per la prima volta il suo genio, l'estro fuori dal comune e la bellezza senza tempo dei magnetici occhi vuoti dei suoi dipinti.
A chi: a coloro che credono di sapere tutto su Maudit e sulla sua fedele compagna, Jeanne, perché rimarranno sorpresi dalle molteplici sfaccettature di colore e fantasia che costituivano le loro vite e che vengono restituite (almeno in parte) dalle immagini di questa graphic novel.

Foto di ©GMGhioni
Sabrina consiglia: 
“San Francisco. Ritratto di una città” di Elena Refraschini (Odoya)
Perché: perché questo libro è tante cose insieme e si può leggere in vari modi. Come una guida, passeggiando per le vie di San Francisco, libro in mano e naso in su, l'autrice conduce il visitatore passo passo alla scoperta della città. Come un romanzo, perché San Francisco diventa protagonista e si racconta attraverso le suggestioni del presente e del passato. Come un saggio, perché la parte storica è di assoluto interesse, grazie anche all'apparato fotografico che mostra com'era la città prima del devastante terremoto del 1906 che la rase al suolo. E da cui rinacque una tutta nuova e necessariamente diversa.
A chi: a chi sta preparando la valigia per un viaggio in California e atterrerà in questa città magnifica, che non scorderà mai più. A chi l'ha messa nella lista delle mete che «prima o poi nella vita...» e nel frattempo vuole gustarsi ogni piccola suggestione. A chi non andrà mai a visitarla, per qualsiasi motivo, ma, leggendo questo libro, potrà assaporarne l'atmosfera grazie alla ricchezza di aneddoti, personaggi, immagini, luoghi, ricordi e curiosità che l'autrice ha scelto per dare di questa città un'immagine viva e strabiliante. Come del resto è San Francisco, il mito di tanta letteratura «on the road».