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L'amore che salva nel nuovo romanzo di Sara Rattaro, «Una felicità semplice»

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Una felicità semplice
di Sara Rattaro
Sperling & Kupfer, aprile 2021

pp. 243
€ 16,90 (cartaceo)
€ 9,99 (ebook)


Una felicità semplice, ultima uscita di Sara Rattaro, racconta la storia di un amore vissuto e poi spezzato, la storia di una donna che dalla sofferenza trova la forza per una rinascita.

Cristina, la protagonista del libro, è una giovane ragazza, che a causa di un infortunio avvenuto da bambina e diverse vicissitudini susseguitesi, è cresciuta sotto una campana di vetro, con la conseguente sensazione di non essere come le sue amiche e di non aver collezionato le loro stesse esperienze:

«Le mie compagne viaggiavano a una velocità diversa. Me ne accorsi subito. Non parlo della preparazione, ma del modo di porsi, anche solo per spiegare quel poco che conoscevano. Fumavano e indossavano abiti alla moda. La maggior parte guidava l’auto e usciva la sera. Mi sentivo sempre un pesce fuor d’acqua e nonostante il mio aspetto grazioso attirasse l’attenzione di qualche ragazzo, nessuno si intratteneva mai con me a lungo. Fu per tutto questo che, quando mi ritrovai nella stanza da sola dopo aver ricevuto l’invito a cena di Andrea, ebbi paura che il cuore mi scoppiasse.»

L’amore tra Cristina e Andrea scoppia in un sol momento, ad una festa, con un bacio improvviso e tanto desiderato. Una notte insieme, una passione immediata e impetuosa e la repentina decisione di sposarsi; Andrea insegna alla donna tutto ciò che la sua adolescenza – trascorsa chiusa in casa – le ha tolto: nuotare, andare in bicicletta, insomma, le mostra la gioia della libertà.

«La prima cosa che notai furono i suoi occhi marroni. Non parlo del taglio o dell’intensità del colore; quello che mi turbò, in quel freddo inverno del 1986, fu il modo in cui mi fissava. La sala in cui entrai si stava riempiendo, ma fu lui il solo a colpirmi. Caterina, l’amica che mi ospitava per quel lungo e indimenticabile fine settimana, mi afferrò per una mano e mi condusse proprio verso quel gruppo di ragazzi che giocavano con il biliardo del padre; li salutò e mi presentò.» (p. 13)

In un attimo, i due si ritrovano a Parigi: infatti, è qui che Andrea, giovane e promettente fisico, può inseguire il suo sogno di diventare un brillante ricercatore universitario. Cristina, giovane sposa con ancora tutto da imparare, si ritrova così in una grande città che segna l’inizio della loro avventura. Tuttavia, la carriera accademica comporta spesso dei cambiamenti e poco tempo dopo ad Andrea si prospetta un’occasione che potrebbe fare al caso loro: gli viene offerto un posto all’Università di Genova, la loro città d’origine. La scelta è immediata e i due partono subito alla volta dell’Italia. La storia, però, viene raccontata su due piani temporali: il passato si alterna al presente e in questo modo capiamo, collezionando un indizio dopo l’altro, che nel frattempo qualcosa è successo. Ad oggi, infatti, la Cristina che compare ai nostri occhi sembra essere ormai molto diversa da quella giovane ragazza entusiasta che osservava con curiosità il mondo parigino intorno a lei e quello che vediamo è una donna ormai adulta, che si porta sulle spalle un dolore profondo, a cui il lettore ancora non sa dare un nome. Sarà un incontro fortuito e inconsueto, quello con Claudio, a seguito di un evento potenzialmente drammatico, che finalmente potrà farle ritrovare la via della felicità.

Sara Rattaro è una scrittrice ormai decisamente molto nota al grande pubblico e le sue opere sono sempre molto apprezzate dai suoi lettori. Anche questo libro si distingue per la sua capacità di raccontare con passione una vicenda umana, la storia di una rinascita e di un amore in grado di valicare il tempo e lo spazio, in grado di custodire in sé la fiamma di una rifioritura destinata a durare.

Valentina Zinnà