in

#LibriSottoLOmbrellone - I consigli di lettura di luglio 2021

- -

 

Copertina di Libri Sotto l'ombrellone

Buon luglio, cari lettori! 
Come ogni estate, i mesi estivi del Rileggiamo Con Voi si trasformano in "Libri sotto l'ombrellone": troverete consigli di lettura adatti alle vacanze o, se non potete ancora andare in ferie, a qualche pausa sul balcone di casa. 
Oltre al consiglio, trovate il link alla nostra recensione e i collegamenti per l'acquisto del volume (ogni vostro contributo ci aiuterà a sostenere le spese del sito e il nostro lavoro). 

Buona estate e ottime letture! 
La Redazione

***

Carolina consiglia: 
“Un posto tranquillo” di Matsumoto Seichō (Adelphi)
Perché con l’estate arriva il momento di concedersi uno spazio di tranquillità. Questo noir giapponese si presta in realtà solo in parte all’obiettivo: la sottile tensione che riesce a creare e un colpo di scena spiazzante impediscono il totale rilassamento, ma certo stimolano la mentalità investigativa del lettore, lo portano a fare ipotesi e a cercare indizi nel testo, lo allontanano dalla quotidianità e lo spingono a interrogarsi su un contesto storico-sociale di grande interesse e sui valori da cui è dominato. Al contempo, una prosa piana e ridotta all’essenziale, del tutto priva di orpelli e di elementi non funzionali alla narrazione, garantisce una lettura fluida e scorrevole. 
A chi: agli amanti di Simenon e dei chiaroscuri, delle indagini trainate da un filo esile e da indizi evanescenti, che non si sa dove condurranno; a chi apprezza le indagini esistenziali, in cui si confondono i piani della colpa e dell’innocenza e la soluzione non è mai quella che ci si aspetterebbe. 

Cecilia consiglia: 
“Il giardino giapponese” di Sophie Walker (L'Ippocampo)
Perché: perché Sophie Walker (insieme con i suoi co-autori d'eccezione: Lee Ufan, Tan Twang Eng, Tatsuo Miyajima, Marcus de Sautoy, John Pawson, Anish Kapoor, Tadao Ando) riesce a trasportare chi legge all'interno di un giardino giapponese, un vero e proprio "altrove" in cui sostare anche solo con l'immaginazione per riflettere e rimettere in ordine le idee e le emozioni dopo l'eccezionalità del periodo appena trascorso; perché si tratta di un volume che fa convivere in modo eccellente il lato estetico con quello contenutistico, e che per questa ragione saprà soddisfare le esigenze di chi lo acquisterà per pura curiosità o passione come per ragioni legate allo studio o al lavoro; perché nessun luogo, ormai, è davvero lontano, e questo volume, con il suo tour virtuale, aiuta a comprendere quanto questa peculiare espressione culturale sia stata in grado di influenzare i pensatori, gli artisti e gli architetti di tutto il mondo. 
A chi: a chi non associa la pausa estiva alle classiche mete marine o montuose, ma ama trovare pace e relax in una dimensione più raccolta e meditativa, in cui corpo e spirito possano davvero liberarsi e alleggerirsi, anche e soprattutto dal famigerato stress da vacanza; a chi, almeno una volta nella vita, ha in programma di fare un viaggio in Giappone, e vuole arrivare preparato alla visita di questi suoi giardini così caratteristici; a chi ama tutto ciò che è Estremo Oriente e non smette mai di sorprendersi nello scoprirne le peculiarità ma anche le profonde influenze sulla cultura occidentale; a chi, in attesa delle prossime e imminenti Olimpiadi di Tokyo, sta facendo incetta di pubblicazioni "a tema" ma ancora non ha trovato quella giusta su questa peculiarissima forma di gardening.  

Claudia consiglia: 
“La regina degli scacchi” di Walter Tevis (Oscar Mondadori)
Perché: è una grande storia di riscatto con un'indimenticabile protagonista femminile che - è una promessa - vi entrerà nella testa e nel cuore. Con lei si cresce, si vince, si soffre. 
A chi: a chi ama i romanzi americani, ma soprattutto a chi non ha mai giocato a scacchi. Perché vi verrà voglia di saperne di più, di pensare come Beth, di giocare le sue partite più impossibili. E di imparare. 

Debora consiglia: 
“Un piede in paradiso” di Ron Rash (La Nuova Frontiera)
Perché: per sentire i suoni della campagna, osservare la vita di una piccola comunità rurale della provincia americana, affondare idealmente le mani nella terra, saggiarne la consistenza. Osservare, attraverso le storie dei personaggi di Rash, il paesaggio che cambia, mentre sempre più forte si avverte il senso di una fine imminente per quella comunità condannata a scomparire. 
A chi: a chi sogna un viaggio nella provincia americana… con tuffo nel passato in cui questa storia è ambientata. A chi sa ascoltare davvero. A chi alle narrazioni epiche preferisce il suono della vita, il lavoro, l’umanità semplice. E a chi quest’estate cerca un romanzo magistrale, già classico. 

Deborah consiglia: 
“Tenera è la notte” di Francis Scott Fitzgerald (Newton Compton)
Perché: C'è l'incanto della Costa Azzurra, l'emozione d'estate e champagne, la gioventù e il declino. Ma c'è l'incanto della prosa di Francis Scott Fitzgerald, soprattutto, i suoi aggettivi inattesi. Antibes, le sue palme e i suoi hotel, l'amore irrisolto tra la giovanissima Rosemary e Dick Diver, uno psichiatra che ha sposato una sua paziente, Nicole. Lo scontro fra gli ideali e il lusso, che corrompe tali ideali, tra l'innocenza e la perdita dell'innocenza, tendono al massimo l'atmosfera del romanzo, fino alla disillusione finale. È uno dei capolavori del Novecento americano, epopea tragica e denuncia amara dei cosiddetti anni ruggenti. 
A chi: A chi anche sotto l'ombrellone non vuole rinunciare ad un classico, ad una storia ammaliante dalla prosa perfetta. A chi ama scavare sotto l'intonaco del sogno americano e ama appassionatamente l'età del jazz. 

Giulia consiglia: 
“La chimera di Praga” di Laini Taylor (Fazi)
Perché: l'estate, vuoi per qualche retaggio da sogni di notte di mezza stagione, si presta all'ingresso in altri mondi, possibilmente magici. "La chimera di Praga", primo volume di una trilogia, è un bell'esempio di fantasy contemporaneo: c'è una buona rielaborazione di elementi che generano una nuova mitologia, c'è avventura e lotte tra serafini e chimere interpretati in maniera diversa dall'immagine classica e non manca anche una bella dose di romance. Tutti elementi che garantiscono una lettura divorante nelle calde notte estive. E poi, il fascino che gioca la città di Praga consente anche un piccolo viaggio con la mente fino a che non potremo partire di nuovo. 
A chi: agli amanti del fantasy classico che sono sempre un po' sospettosi, ma che vogliono saggiare le possibilità e le aperture del genere in chiave contemporanea. 


Gloria consiglia: 
“Tre gocce d'acqua” di Valentina D'Urbano (Mondadori)
Perché: Valentina D'Urbano sa parlarci di fratellanza, d'amore, di amicizia, ma anche di dolore, ideali, fragilità e forza, attrazione e odio, paura e conforto... Tre gocce d'acqua ci racconta una relazione speciale tra Celeste, Pietro (fratello di lei da parte di padre) e Nadir (fratello di lui da parte di madre): tutti si contendono l'amore di Pietro, mentre tra Celeste e Nadir nasce qualcosa di difficile da definire. Intanto, non solo sullo sfondo del romanzo ma anche ad animarlo ci si mette la politica e la scelta di vivere una vita non comune. Partenze e addii fanno da contraltare a un amore che c'è, e sa farsi sostegno e vicinanza quando Celeste ha problemi per via della sua malattia. 
A chi: a chi desidera libri che raccontano i sentimenti attraverso la carne, i desideri più reconditi e le pulsioni opposte e devastanti. I lettori di Valentina D'Urbano apprezzeranno qui una scrittura matura, in una storia complessa e piena di sfumature. 

Ilaria consiglia:
“Il giorno del sacrificio” di Gigi Paoli (Giunti)  
Perché: perché estate per me vuol dire leggere almeno un bel noir sotto l'ombrellone, guardando le onde del mare davanti a me, ed il cronista fiorentino Gigi Paoli è un vero maestro del genere. A un occhio poco attento potrebbe parere che Gigi Paoli in questo libro abbia voluto trattare troppi argomenti, ma in realtà ogni evento viene sapientemente dosato, come in una ricetta culinaria nella quale ogni ingrediente (le lotte di religione, le cronache al giornale Nuovo, la crescita di Donata) contribuisce alla creazione di un ottimo piatto, vale a dire di un noir dal ritmo serratissimo ove le azioni di ogni personaggio sono assolutamente credibili e realistiche e nel quale la storia si dipana lentamente ma inesorabilmente, e ove soltanto nelle ultime righe si riesce a scoprire la verità. Non vi è una sola pagina (seppur romanzata) nella quale si respiri, infatti, un'atmosfera artefatta o irreale, e in questo si riconosce la traccia autobiografica: Paoli, da vero reporter di giudiziaria, sa bene cosa significa essere un giornalista costretto a correre e a rincorrere la notizia, sa cosa vuol dire poter contare su informatori affidabili e, soprattutto, sa il clima che si respira nelle aule di tribunale e negli uffici giudiziari. 
A chi: coloro che già hanno letto ed amato i libri della serie di Carlo Alberto Marchi ritroveranno ne Il giorno del sacrificio le atmosfere di una Firenze gotica, i corridoi del tribunale di "Gotham", i colleghi di Marchi, la figlia Donata ormai adolescente e scopriranno nuovi ed entusiasmanti personaggi. Quanti invece ancora non conoscono i romanzi di Gigi Paoli, faranno la conoscenza del simpaticissimo alter ego del giornalista fiorentino e non avranno solo voglia di scoprire le avventure precedenti del cronista di nera fiorentino, ma chiederanno a gran voce l'uscita di una sua nuova storia. 

Lucrezia consiglia: 
“Freeman’s. Amore”, rivista letteraria a cura di John Freeman (Black Coffee)
Perché, considerando il momento storico che stiamo vivendo, un po’ di amore serve a tutti. Soprattutto quando è trattato nelle sue più ferventi e variegate sfaccettature da chi scrive e dal curatore, il cui cognome intitola appunto la rivista. Perché, comunque procedano le nostre vite, l’amore, nelle sue declinazioni, è quello che ricerchiamo, sempre. Perché, in un’epoca di discontinuità narrativa e scelte dettate dalle esigenze del mercato, è bello trovarsi davanti a un progetto editoriale che punta a dare uno spazio reale ad autori e autrici pur dando loro una linea di congiunzione; linea che passa diretta dalla narrazione al lettore. 
A chi quest’estate ha voglia di una lettura dalla tematica universale ma trattata in maniera non banale. A chi non è costante nel leggere un romanzo corposo tutto di fila, ma che apprezza maggiormente la brevità (solo nella forma, non nel messaggio) che questi estratti e racconti possono offrire. A chi si considera romantico e al contempo razionale (anche se a volte fallisce in questa seconda propensione). 

Marta consiglia: 
“Cosa pensavi di fare? Romanzo a bivi per umanisti sul lastrico” di Carlo Mazza Galanti (Il Saggiatore)
Perché: come ogni estate, il sole, il mare, la piscina chiamano a gran voce lei, l'inimitabile Settimana enigmistica, o anche l'ormai celebre Quaderno dei compiti delle vacanze per adulti; ma se ci fosse un libro, una narrazione capace di stimolarci in un modo simile? Di coinvolgerci con una modalità ludica che non escluda la riflessione e la risata dissacrante? Tutto questo è estremamente presente in "Cosa pensavi di fare?" di Carlo Mazza Galanti che, nella tradizione dei libri-game della nostra infanzia, lascia che siamo noi, con le nostre scelte, a plasmare la storia del protagonista. Con l'aggiunta fascinazione che il protagonista è realmente qualcuno con cui ci possiamo identificare, un giovane aspirante professionista del lavoro culturale, posto di fronte a bivi estremamente realistici che costruiscono una storia ferocemente plausibile... Senza escludere delle escursioni nel mondo del surreale e dell'assurdo. Una formula riuscitissima per un libro da recuperare. 
A chi: a ogni ventenne che sente il peso delle responsabilità celate in ogni scelta professionale, e sente di aver bisogno di qualcuno che lo guidi con un po' di leggerezza; ma anche a ogni adulto che si rende conto che non si arriva mai a un punto fermo, ma che ogni strada prosegue, a prescindere dalle scelte fatte, e ci sarà sempre un nuovo bivio all'orizzonte... Per fortuna! 

Sabrina consiglia: 
"L'albero di mandarini" di Maria Rosaria Selo (Rizzoli)
Perché: perché la storia di Maria, che si dipana tra la Napoli degli anni 50 e il Brasile delle migrazioni sui transatlantici, vi terrà compagnia nelle lunghe giornate assolate di luglio. Tuffarsi tra gli odori, i sapori e le atmosfere che questa scrittrice sa ricreare è un viaggio emozionale. È un romanzo che sa riallacciarsi alla migliore tradizione narrativa contemporanea napoletana, coniugando sapientemente anche voci e sensazioni nuove. Non dimenticherete le figure femminili che popolano la storia: l'una diversa dall'altra, unite o contrapposte, sono loro il vero perno del romanzo. Chiusa l'ultima pagina, vi mancheranno. 
A chi: a chi desidera immergersi in una storia intrigante, dove il punto di vista femminile regna e governa. A chi vuole abbagliarsi della luce del Sud, declinata tra i vicoli di Napoli e gli spazi immensi del Brasile. A chi interessa scoprire una nuova voce letteraria che si presenta con un romanzo piacevole e coinvolgente. 

Samantha consiglia: 
“L’isola” di Fava e Gambino (Fandango)
Perché: per lasciarsi coinvolgere in un microcosmo che diventa metafora del mondo intero, con i propri rancori quotidiani, le paure, i pregiudizi e la vera indole di ognuno dei protagonisti che viene fuori di fronte all’inaspettato che diventa realtà, Lampedusa roccaforte dello Stato islamico. 
A chi: a quanti in vacanza cercano emozioni forti e brividi in scenari sospesi tra distopia e possibilità. Ricordandoci che i drammi politici e Il terrorismo fondamentalista è ancora presente, nonostante le cronache ci abbiano abituati ad altri scenari e ad altre statistiche, i conflitti e i drammi generati dall’odio e dal fanatismo non si spengono solo perché non ne parliamo più. 

Valentina consiglia: 
“Un tè a Chaverton House” di Alessia Gazzola (Garzanti)
Perché i libri della Gazzola sono sempre imperdibili e questa uscita conferma la sua bravura. "Un tè a Chaverton House" è un divertente e fresco romanzo che ben si adatta alla stagione estiva, pur mantenendo, al contempo, un livello letterario e narrativo decisamente alto. Angelica Bentivegna, protagonista del libro, si trova alle prese con un mistero familiare da risolvere, il quale la porterà verso nuove terre e avventure e anche, perché no, un nuovo amore. 
A chi ama i romanzi di Alessia Gazzola, a coloro ai quali piacciono i romanzi investigativi che non rinunciano ad un tocco di rosa e infine a chi desidera leggere un libro fresco e godibile.