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#SpecialeHalloween - Con quale personaggio di romanzo fareste "dolcetto o scherzetto"?

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Foto (e zucca) di Giulia Pretta

Cari lettori, con quale personaggio di un romanzo vorreste andare a cena? Con quale uscireste per una bella bevuta? E quale invece sarebbe il compagno ideale per un viaggio? 

Tra le tante possibili attività che si sogna di fare con i propri personaggi letterari preferiti, la redazione di Criticaletteraria quest’anno si è domandata: con chi mi piacerebbe fare “dolcetto o scherzetto”? 

Chi sarebbe abbastanza scanzonato da prestarsi al gioco, chi sufficientemente minaccioso da ottenere tutti i dolcetti possibili, chi il più fantasioso nel mascherarsi? Ecco chi abbiamo scelto come nostro compagno letterario per la notte di Halloween: chi sarà il vostro? 

Buone letture e buon Halloween!






Barbara farebbe dolcetto o scherzetto con Annie Wilkes di "Misery" di Stephen King
Perché? Annie prende molto sul serio le promesse e gli impegni e non permetterebbe ai nostri sfortunati interlocutori di brontolare e chiudere precipitosamente la porta. No, Annie non la prenderebbe sicuramente bene: lei obbligherebbe chiunque a darci dei dolcetti, dietro cortese minaccia di amputazioni e iniezioni letali.
Ma annoiate da vicini di casa scapoli e puzzolenti e anziane signore in vestaglia, Annie e io ci faremmo prendere ben presto la mano e non resisteremmo alla tentazione di compiere un lungo pellegrinaggio alle porte dei miei scrittori del cuore, pretendendo (con comprensione e gentilezza, si capisce) di modificare vite e avvenimenti dei romanzi più celebri: ecco allora, ci vedo già, di fronte all'uscio di William Shakespeare. Lui prenderebbe in mano il calamaio e farebbe resuscitare in fretta e furia Romeo e Giulietta. 
n un balzo, saremmo da Louisa May Alcott e Beth sarebbe ancora viva, pronta a sposarsi con un aitante soldato di ritorno dalla Guerra di secessione e a sfornare, uno dopo l'altro, una allegra nidiata di pargoli.
La notte è ancora giovane, non c'è motivo di tornare a casa, e poi Emily Brontë non vorrà certo rinunciare al pollice della mano destra: ci accontenterà volentieri e Heathcliff e Catherine potranno coronare il loro sogno d'amore...




Debora farebbe volentieri dolcetto o scherzetto con Angela Carter, avventurandosi con lei "nell'antro dell'alchimista" 
Perché? Le storie di Angela Carter - di cui sta per uscire il secondo attesissimo volume - portano l'eco della tradizione gotica inglese, della fiaba e del mito, rivisitate dalla creatività immaginifica dell'autrice. È un viaggio nelle pieghe dell'animo umano, di violenza, erotismo e solitudine, nell'oscurità. Streghe, vergini ingenue, madri salvatrici, vampire, donne ammaliatrici e amanti abbandonate, Carter racconta le innumerevoli sfaccettature dell'animo femminile, le ipocrisie del mondo e la mostruosità ben più profonda e terribile di un volto spaventoso. Quasi nulla è ciò che appare e i mostri, quelli veri, sono uomini normali, dal cui giogo tentare di liberarsi. Le "streghe" di Carter sono la compagnia ideale in questa notte di Halloween, per lasciarsi incantare dalla prosa ricca, strabordante, barocca e dalle infinite possibilità di una narrazione liberata da stereotipi e tabù.





Giulia farebbe “dolcetto o scherzetto” con: Romeo Marconato di “Zodiaco street food” di Heman Zed 
Perché: l’erede del Mazzarò verghiano nato in seno alla Mala del Brenta è il compagno ideale per andare a esigere la propria spettanza di caramelle. A una perfetta conoscenza del territorio e a una parlata simpaticamente contaminata dal veneto, unisce la “testa come un brillante” del self made man e una Glock di tutto rispetto che non tollererebbe la mancanza di dolci nel nostro cestino. Non bisogna farsi ingannare dalla sua educazione non convenzionale: non è uomo che si fa fregare facilmente. E poi, a Romeo piace muoversi in grande stile, con bottiglie di champagne carissime e un’allegra grandeur: sicuramente esigerebbe – e gli verrebbero consegnati −i dolci migliori. 




Gloria farebbe volentieri dolcetto o scherzetto con Penelope Poirot dei romanzi di Becky Sharp
Perché: Penelope Poirot è una donna piena di ironia graffiante, non ci si stancherebbe di certo! E poi sa stanare le contraddizioni, le menzogne e i sotterfugi per passarla liscia. Nella notte più "paurosa" dell'anno, Penelope saprebbe di certo scovare qualche zombie travestito per compiere misfatti, e chissà che cosa brontolerebbe a chi si rifiuterebbe di darle qualche dolcetto! Meglio ancora se ad accompagnarla ci fosse anche la sua aiutante, la goffa ma brillante Velma Hamilton, una donna che ha davvero tantissima pazienza, per sopportare le stramberie della cara Penelope! Di sicuro non mancherebbero i sorrisi, per le battute taglienti di Penelope, nonché quel po' di mistero che sa rendere Halloween una festa... da brivido!




Marta farebbe volentieri dolcetto o scherzetto con: Alexander Portnoy di “Lamento di Portnoy”
Perché: aggirarsi per i marciapiedi suburbani del New Jersey con il campione di misantropia e antiborghesia della letteratura occidentale, rigorosamente non travestiti, insultando nei modi più fantasiosi le case ricoperte di improbabili decorazioni di plastica e, soprattutto, l'ammasso di bambini urlanti che sciamano per la via, genitori esauriti al seguito: immergersi nei costumi americani per farli esplodere da dentro, secondo il classico stile alla Portnoy. E chissà, magari riusciremmo pure a rubare qualche caramella... O, anche meglio per Alex, a rimorchiare qualche madre single particolarmente esaurita dalla giornata!




Nicola farebbe "dolcetto o scherzetto" con: Firmino di "La testa perduta di Damasceno Monteiro" di Antonio Tabucchi 
Perché: non c'è niente di meglio che passare la notte di Halloween per le strade della città di Porto, avvolta nella nebbia, alla ricerca dell'assassino che ha tagliato la testa a Damasceno Monteiro. Fare "dolcetto o scherzetto" con il cronista Firmino, inviato da Lisbona per svelare il mistero del brutale omicidio, vi porterà a bussare a tutte le porte della città e ad incontrare personaggi improbabili ed eccentrici come Manolo il Gitano, la curiosa Dona Rosa, il saggio avvocato Mello Sequeira e Wanda, l'affascinante travestito. Ma non temete! Dopo conversazioni filosofiche, intensi interrogatori e confessioni sconvolgenti, gli interlocutori vi ricompenseranno riempiendo il vostro cestino con dolci tipici portoghesi e assaggi del buon "vinho do Porto". Siete pronti, nella notte più spaventosa dell'anno, a chiedere giustizia insieme a Firmino?




Olga farebbe "dolcetto o scherzetto" con Margaret Doody, autrice di "L'impiccagione di Ann Ware e altre storie". 
Perché Margaret, con la sua tenacia, busserebbe alle porte delle case più austere, e sarebbe persino capace di farsi invitare per un tè di mezzanotte, dopo la domanda di rito "dolcetto o scherzetto"?, con l'unico scopo di investigare sui misteri intimi di quella famiglia o persona che, incuranti, preparano la tisana. 
Perché la pavida scrittrice mi condurrebbe tra le strade più anguste e paurose di città e paesini sperduti del mondo, pur di incontrare o sentire presenze inquietanti, "dopotutto è Halloween, di cosa hai paura?". Con non poca titubanza, l'aiuterei a raccogliere oggetti appartenuti o appartenenti ad altri come fossero amuleti: "Potrebbero proteggerci", direbbe la Doody "o preferiresti continuare con il rassicurante dolcetto o scherzetto?". Niente affatto, Margaret, coraggio e.... aiuto! 




Samantha farebbe dolcetto o scherzetto con Ismail Smile di “Quichotte” di Salman Rushdie 
Perché sarebbe di sicuro un tuffo in mondi fantastici e si troverebbe a bussare a porte capaci di catapultarla dentro universi paralleli, mondi sospesi tra presente e futuro, tra apocalittiche previsioni e devastanti realtà. Un mondo in cui ad un certo punto reclamerebbe il suo posto e i suoi dolcetti anche Sam DuChamp, scrittore fallito a cui spetta la paternità di Ismail, personaggio nel personaggio, che solo il realismo magico e allucinato di Rushdie ha potuto concepire. E magari avrebbe anche la forza di bussare a porte che sono state chiuse anni fa, tra fratelli che si sono allontanati o padri che non hanno mai potuto concepire il proprio figlio se non come una pessima riproduzione, in bianco e nero, di se stessi.




Sabrina farebbe volentieri "dolcetto o scherzetto" con Ignatius J. Reilly di "Una banda di idioti" di John Kennedy Toole. 
Perché? Perché Ignatius è una delle figure letterarie più divertenti che le sia capitato di incontrare negli ultimi anni. Già immagina la scena: insieme suonano al campanello (per Ignatius non c'è bisogno di travestimento ...) e mentre il povero malcapitato se ne sta sull'uscio a bocca aperta a fissare il grosso berretto verde con le orecchie che spunta sopra una tonda figura elefantesca, Sabrina lo coglie di sorpresa urlando "Trick or treat?". Nel frattempo Ignatius avrà già iniziato a esporre la sua visione del mondo, ottima ragione perché il malcapitato si precipiti a cercare un qualsiasi dolcetto da lasciare nel cestino pur di togliersi dai piedi quella figura imponente, invadente e urlante. L'unico problema per Sabrina sarebbe poi riuscire a salvare almeno un cioccolatino dalle voraci fauci del suo compagno. E se proprio andasse male e il cestino rimanesse desolatamente vuoto, potrebbero sempre consolarsi con gli hot dog che Ignatius dovrebbe vendere (e non sbafare, come invece fa di solito), spingendo il baracchino per le strade di New Orleans.