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"Chi manda le onde" di Fabio Genovesi: i regali del mare che portano sorrisi e lacrime

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Chi manda le onde
di Fabio Genovesi
Mondadori 2015

pp. 391
€ 19






Chi manda le onde di Fabio Genovesi, già autore di Tutti primi sul traguardo del mio cuore (leggi la recensione), è un romanzo fatto di tante storie che si intrecciano tra di loro in modo perfettamente calibrato e armonioso. Il libro, candidato al Premio Strega 2015, è ambientato a Forte dei Marmi, luogo di villeggiatura nel cuore della Versilia e sfondo prediletto della narrativa di Genovesi, che in questa cittadina è nato e cresciuto, e qui ha trovato l’ispirazione e le idee per le sue creazioni narrative. Per lo scrittore toscano, infatti, la Versilia è  un parco giochi per la scrittura, un vero e proprio luogo dell’anima e un posto perfetto per scrivere storie perché in questi luoghi c'è tutto: il mare e la montagna a pochi chilometri di distanza.

Come si può dedurre dal bellissimo titolo, Chi manda le onde, al centro di tutto c’è il mare immenso  
con la sua acqua che non dorme mai, e le sue onde che arrivano da sempre e per sempre una dopo l’altra, toccano la riva e sembra che finiscano lì, ma invece non finiscono. Solo tornano indietro per farne salire altre e altre e altre
Le onde arrivano piano e si spalmano sulla sabbia e, prima di tornare indietro, lasciano qualcosa sulla riva. Sono i regali del mare: conchiglie, pezzi di legno, lattine, scarpe, giocattoli rotti  e altri miliardi di cose. Ma il mare di Fabio Genovesi, insieme alle onde, porta soprattutto storie che arrivano e travolgono la superficie calma della vita dei personaggi del romanzo.

C’è Serena, una donna molto bella a cui la vita ha riservato solo delusioni. Le sue uniche gioie sono i suoi due figli: Luna, una ragazzina albina molto sensibile, che deve evitare la luce il più possibile ma è attratta dal sole in modo irresistibile; e Luca, un ragazzo bellissimo con la passione per il surf, che si fa travolgere da un’onda sbagliata. Poi ci sono Zot, un bambino basso e secco che viene da Chernobyl, si comporta come un vecchio e parla in un italiano antico, modellato sulle canzoni di Claudio Villa; e il suo nonno adottivo Ferro, un vecchio bagnino burbero e scorbutico che ce l’ha con i russi che hanno invaso Forte dei Marmi; infine c’è Sandro, supplente precario d’inglese e quarantenne senza speranza che vive di espedienti, trascorrendo gran parte delle sue giornate in attività inutili insieme ai suoi due amici falliti, Marino e Rambo. I personaggi di Chi manda le onde vivono in una realtà piena di buche e pozzanghere, in cui sporcarsi fa parte di un gioco che prevede gioia e dolore, sorrisi e lacrime. Fabio Genovesi, con la sua ironia e la sua scrittura magistrale e leggera riesce a rendere perfettamente le emozioni di ognuno di loro, dando vita a un mondo pieno di storie che assomigliano a
un temporale, a una burrasca, a una tempesta di schiaffi, con dentro ogni tanto, per sbaglio, una carezza.