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Nuovi impasti, nuovi intrecci narrativi: meno dolci, ma decisamente più oscuri. "La pasticceria di mezzanotte. Lo studente" di Noriko Onuma

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La pasticceria di mezzanotte. Lo studente.
di Noriko Onuma
Garzanti, ottobre 2025

Traduzione di Daniela Travaglini

pp.256
€ 16 (cartaceo)
€ 9.99 (ebook)

Immaginate di avere un puzzle, con tantissimi pezzi diversissimi fra loro e apparentemente non assemblabili. Non avete un'immagine precisa a cui far riferimento, ma sapete che tutto ruota attorno alla costruzione di un'unica certezza: la pasticceria Kurebayashi è il posto che stavate cercando, e, molto spesso, senza nemmeno saperlo. Attenzione però, perché la pasticceria è aperta soltanto in orario notturno: dalle ore 23:00 alle ore 5:00.

Con La pasticceria di mezzanotte. Lo studente, Noriko Onuma firma il suo terzo romanzo incentrato sui memorabili personaggi che vivono questa boulangerie notturna e a cui pian piano ci si è affezionati fin dalla prima pubblicazione. Primi fra tutti facciamo la conoscenza della "straniera", Nozomi giovane studentessa dalla mamma cuculo (ovvero una madre che la abbandona per seguire altri nidi), che in questo luogo non ha trovato solo sé stessa, ma un'intera famiglia, composta dal proprietario, il Signor Kurebayashi, e dal giovane panettiere Hiroki. I due uomini non potrebbero essere più diversi fra loro: se il primo ha modi gentili e diffonde calma e serenità in chi incrocia il suo cammino, il secondo ha invece sempre modi bruschi e toni austeri. Cosa accomuna questi tre protagonisti? L'amore per il pane. Per la sua preparazione, per le sue evoluzioni e per il potere quasi magico di curare l'anima. Infatti, anche già dal secondo volume, vediamo l'ampliamento della gamma di personaggi che ruotano attorno alla pasticceria e li osserviamo "lievitare" come gli impasti preparati da Hiroki: ognuno subisce una trasformazione, e sempre in meglio. 

«Ah, sono così felice... Tanto felice che ho quasi paura.»
Mentre lo diceva, Madarame socchiuse gli occhi già piccoli. Poi, come fosse un segreto, sussurrò a Nozomi: «Ho paura di essere stato stregato da un incantesimo di felicità. Ma questo resti tra noi, eh?». Ascoltando quelle parole, Nozomi pensò: "Anche io"
«Ho paura che a uno schiocco di dita tutto possa finire», aggiunse Madarame.
Anche lei provava la stessa cosa. (p. 13)

In questo nuovo capitolo scopriamo un nuovo personaggio misterioso e ambiguo, uno studente di nome Kōtarō. Lo studente sembra possedere un dono molto speciale: poter prevedere il futuro. Ma i suoi modi sono oscuri, spesso provocatori e mantenere un rapporto sereno con lui non è facile. Questo tormenta la protagonista Nozomi, che si ritrova inspiegabilmente come attratta e allo stesso tempo infastidita dal giovane. Ma lui non è chi dice di essere, e ben presto la ragazza farà una rivelazione che cambierà per sempre il suo destino. 

Uscita dal locale, Nozomi era completamente turbata. La vera natura della polvere bianca e la persona che l'aveva rubata erano cose che andavano ben oltre la sua capacità di gestione degli imprevisti. D'altro canto, anche Kōtarō era stranamente silenzioso. Borbottava cose come «Che sorpresa!» o «Non me l'aspettavo», ma la sua mente sembrava altrove. «Per oggi chiudiamo qui», disse poi. «Sono successe troppe cose e sono un po' frastornato. Vorrei dormirci su e pensarci domani, che ne dici?». Nozomi era d'accordo. Si salutarono alla stazione e si diressero verso binari diversi. Ma, poco dopo, lei tornò sui suoi passi. Dopotutto, Kotarõ l'aveva ingannata fin dal loro primo incontro. Non poteva fidarsi. Per sicurezza, decise di seguirlo. E, come previsto, Kotaro scese a una stazione diversa da quella di casa sua. "Lo sapevo!" esclamò tra sé e sé Nozomi. (pp. 137-138)

Seppure questo terzo volume sia meno drammatico e analitico rispetto ai precedenti, resta sempre una lettura piacevole e appassionante sull'indagine dell'animo umano. Le storie che vengono narrate in questi capitoli brevi, trasportano il lettore in Giappone e lo fanno sentire parte attiva di questo romanzo corale. Ogni personaggio nasconde un segreto e quasi tutti hanno un passato fatto di dolore e insoddisfazione. Tutti soffrono o hanno sofferto, ma la pasticceria ha il potere di salvarli e di dar loro un rifugio sicuro, come una casa. 

Ciò che ha reso questo romanzo un best-seller a livello mondiale sta proprio nel potere dell'autrice di dare spessore e profondità ai suoi personaggi, senza renderli macchiette stereotipate ma dando loro una dimensione tanto tridimensionale quanto reale. Questo libro si rivolge non soltanto agli appassionati d'Oriente ma è adatto soprattutto a chi non lo conosce affatto, perché mostra un lato autentico e più poetico di quanto non traspaia dalla bella, ma fuorviante, copertina. Leggere i precedenti volumi è un suggerimento per avere un quadro più completo sull'intreccio narrativo ma non è obbligatorio. Il romanzo è ugualmente fruibile e godibile anche se non si ha una conoscenza pregressa dei primi due. Tuttavia, per poter godere appieno della magia di questa storia, è fortemente consigliabile lasciarsi sedurre dal delizioso profumo del pane caldo appena sfornato. Perciò armatevi del vostro impasto preferito e preparatevi a essere sorpresi.

Carlotta Lini