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#PercorsiCritici - n. 86 - Desiderio di fuga tra le pagine dei libri

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Le temperature che si alzano, le giornate che si allungano ed ecco che molti iniziano a spaziare con la mente verso mete ambite e lontane, paradisi naturali che si prospettano come una vera e propria fuga di libertà... il desiderio di scappare verso destinazioni lontane, tuttavia, spesso è accompagnato da altri sentimenti e la volontà di allontanarsi da un luogo costituisce a volte l'unica via di salvezza. Questo è il caso delle donne citate in Donne in fuga. Vite ribelli nel Medioevo (Il Mulino, 2017), di Maria Serena Mazzi. Santa Brigida, Eleonora D'Aquitania, Margery Kempe e molte altre: che fosse per prendere le distanze da un destino già deciso da altri o da un marito violento, tutte le donne qui raccontate hanno in comune l'essersi ribellate alla volontà altrui.

Anche in Fuga a Est (Feltrinelli, 2023), di Maylis de Kerangal, si racconta la storia di due personaggi che vogliono prendere le distanze dal loro passato. Alëša ed Hélène si incontrano sulla Transiberiana: lui, russo, vuole scappare dalla sua condizione di coscritto che lo porta in Siberia; lei, francese, scappa da un amante che inizialmente aveva seguito fin lì. Un incontro che aprirà ai due la porta di una nuova vita.

Uscito nel 2019 per Marcos y Marcos, Fuori per sempre è il racconto di una fuga particolare, ovvero il desiderio costante, per la protagonista, di fuggire dalla sua vita. Tramite tentativi sempre più estremi, che arrivano fino al tentativo di suicidio, Giulia cerca di combattere contro questa tendenza a uscire da sé stessa, tramite i colloqui con la psicoterapeuta e il ricovero in clinica. Tutto ciò finché non incontrerà la paziente Alex Sanders, la quale ha tentato più volte di scappare dalla struttura. 

Nel recentissimo Vento forza 17 (Neri Pozza, 2025) di Caroline Wahl, invece, andarsene dalla propria città, dalla casa condivisa con la madre morta da poco è fondamentale per provare almeno a ricominciare. E quasi per caso Ida si ritrova a Rügen, isola a nord est della Germania, dove aiuti inattesi e incontri speciali la porteranno a rinascere almeno in parte. Il suo è un cammino difficile, e tuttavia un posto nuovo, una famiglia che la ospita e nuovi amici fanno tanto per ridarle speranza.

Mattia Corrente, in La fuga di Anna (Sellerio, 2022), compie un lavoro in parte diverso, per cui mostra cosa accade in chi resta e non si dà spiegazione della fuga. L'ultrasettantenne Anna un giorno scappa e non lascia notizie di sé, così il marito Severino decide di partire da Stromboli per andare in cerca di lei. Il percorso di ricerca sarà al contempo un viaggio nel passato.

Sono invece partiti insieme i coniugi di In viaggio contromano (Marcos y Marcos, 2009), lungo la Route 66, a bordo del loro camper: i loro figli e i medici si sarebbero senz'altro opposti a un viaggio così impegnativo per una malata di tumore e per un uomo sempre più assente a sé stesso, ma loro sentono di dover compiere quell'ultimo viaggio, quell'ultima possibilità di fuga dal presente. A unirli anche nelle disavventure, il loro amore e la profonda conoscenza reciproca.

L'amore è il movente della fuga di un altro romanzo: Fuga d'amore, di Tracy Rees (Neri Pozza, 2024), in cui si mette in scena il tentativo di Rowenna, ricca ereditiera, di disobbedire alle regole granitiche di fine Ottocento che regolavano le norme di condotta per inseguire il suo sogno d'amore. Riuscirà nell'impresa?

C'è chi invece è costretto alla fuga, come gli schiavi neri d'America, che in La ferrovia sotterranea (Sur, 2017), di Colson Whitehead, cercano di scappare dalla loro condizione. Questo tentativo di riprendersi la loro libertà sfruttano un passaggio particolare, proprio quello che dà il titolo al libro. Un'appassionante avventura per scoprire una storia lontana.

A piedi si muove invece la protagonista del romanzo più recente di Jesmyn Ward, Giù nel cieco mondo (NN, 2023): Annis è stata venduta come sua madre, e ora la attende un lungo cammino verso New Orleans insieme ad altri schiavi. Sofferenza fisica e psicologica è ciò che la muove almeno a pensare alla ribellione, e quando sentirà di non farcela, ci sarà in aiuto la voce di sua nonna, quasi una presenza che affiora dal mondo degli spiriti. 

Diversa è la motivazione che spinge alla fuga la protagonista di Libero scorre il fiume di Eleanor Shearer (Nord, 2023): oltre al desiderio di libertà, la protagonista Rachel conta di ritrovare i suoi figli, venduti anni prima. Ha con sé pochi indizi, non sa nemmeno quale sia il loro aspetto dopo tutti questi anni, ma è determinata a scoprire dove si trovino, come stiano e che uomini e donne siano diventati. Il suo è anche un percorso di affrancamento difficile, perché dopo decenni come schiava, riappropriarsi della propria indipendenza è una missione nella missione stessa.

Insomma, non so se vi abbiamo aiutato a scappare da questo periodo afoso, in ogni caso le scelte sono molteplici, anche solo per una fuga... mentale!