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#SpecialeSCUOLA - Raccontare la vita

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Cari lettori,
eccoci con la scuola ormai iniziata: come ogni anno, in questo periodo ci dedichiamo alla nostra rubrica #SpecialeSCUOLA (qui trovate tutti gli articoli) per accompagnarvi in una delle avventure più sofferte o amate, senza dubbio sempre combattute, sia dal punto di vista dei ragazzi, sia dal punto di vista degli insegnanti. 
Se l'anno scorso ci siamo dedicati ai professori con i saggi da leggere per aggiornarsi, quest'anno consigliamo alcuni testi che sanno raccontare la vita in modi imprevedibili o perlomeno inconsueti, per immagini, adottando punti di vista narrativi diversi e/o portando sulla carta particolari esistenze. 
Se c'è una cosa che non smette mai di affascinare i ragazzi, è proprio il racconto di una vita. E dunque cominciamo! 


Carolina consiglia:
Anne Frank - Diario, di Ari Folman e David Polonsky (Einaudi)
A chi: ai docenti di Storia, ma anche a quelli di Lingua e Letteratura Italiana che vogliano fare riflessioni di carattere etico o sociale, o innescare dibattiti in aula. 
Perché: non è sempre facile avvicinare i ragazzi ai piccoli e grandi personaggi della nostra storia, ma il linguaggio dei graphic novel può riuscire a conquistare anche gli studenti più riluttanti. Questo in particolare, riporta in toni vividi sulla pagina il carattere vivace e la gioia di vivere di Anne Frank, senza peraltro tradire la lettera del testo (diversi stralci del Diario originale vengono infatti affiancati alle immagini). È quindi un’opera completa, che consente un’immedesimazione piena dell’allievo, ma anche un eventuale approccio interdisciplinare. 

Marina, illustrazioni di Giulia Rosa, testi di Lorenza Tonani (Hop edizioni)
A chi: agli insegnanti di Storia dell’Arte, di materie di indirizzo grafico, o a quelli di Lingua e Letteratura Italiana.
Perché: di fronte alla difficoltà per molti giovanissimi di comprendere e apprezzare l’arte (classica, moderna o contemporanea che dir si voglia), la performing e la body art continuano a parlare un linguaggio vivo e pienamente comprensibile, anche in scuole superiori di indirizzo non propriamente umanistico. In particolare, il personaggio e le performances di Marina Abramovic, qui rappresentate con straordinario lirismo e delicatezza da Giulia Rosa, orientate come sono a rappresentare le pieghe più complesse delle relazioni e dell’animo umano, affascinano e colpiscono i ragazzi, dando vita a interessanti discussioni in classe.

Ciò che inferno non è, di Alessandro D’Avenia (Mondadori)
A chi: agli insegnanti di Religione, Storia, Lingua e Letteratura Italiana.
Perché: a volte il romanzo, specie se avvincente e ben scritto, è il modo più efficace per trasmettere valori e contenuti. Nel testo di D’Avenia, le vicende del protagonista, il giovane Federico, si intrecciano a quelle di uno di quegli uomini che hanno operato all’interno della nostra storia per contrastare l’”inferno” e dare il proprio piccolo, ma fondamentale contributo. La figura di Pino Puglisi, sullo sfondo della polverosa Palermo degli anni ‘90, paralizzata dalla mafia, emerge dal romanzo ferma e luminosa e può offrire, se portata in aula, un insegnamento più valido di tante ore di lezione teorica. 

Cecilia consiglia:
Lost in Austen, di Emma Campbell Webster (Hop edizioni)
A chi: ai docenti e alle docenti di Letteratura Inglese.
Perché: perché quando arriva il momento di fare lezione su Jane Austen la platea studentesca si divide solitamente in due fazioni, con le ragazze "favorevoli" e i ragazzi "contrari": il libro di Emma Campbell Webster, strutturato come un gioco a bivio, offre una chiave di ingresso ai testi della Austen che sdrammatizza l'approccio, diverte, coinvolge e fa immedesimare tutti in prima persona nelle trame (ma anche nella vita) di un'autrice attentissima al rapporto tra i sessi: provare per credere!

La storia del comunismo in 50 ritratti, di Paolo Mieli, con illustrazioni di Ivan Canu (Centauria)
A chi: ai docenti e alle docenti di Storia.
Perché: perché pochi argomenti appassionano le classi come le rivoluzioni, e quella comunista è tra quelle che suscitano le reazioni più contrastanti negli animi dei maturandi: il libro di Paolo Mieli, con la sua carrellata di biografie dei più importanti esponenti o militanti del partito, aiuta a dare una visione assai poco monolitica e decisamente sfaccettata del fenomeno, perfetta per mostrare con pari importanza sia le luci che le ombre di un'ideologia ancora oggi troppo spesso semplificata e ridotta a formula.

Le ragazze con le calze grigie, di Romina Casagrande (Arkadia)
A chi: ai docenti e alle docenti di Storia dell'Arte e di Letteratura Italiana.
Perché: perché Egon Schiele è un artista generalmente molto amato dagli studenti e dalle studentesse, che sempre subiscono il fascino del suo maledettismo biografico: il romanzo di Romina Casagrande è però un ottimo libro non solo per saperne di più sul suo processo creativo (legato a doppio nodo alla musa del momento) ma anche per fare un esercizio di narratologia sulla questione del punto di vista, dal momento che il pittore viene descritto prima dalla modella e amante Wally Neuzil e poi dalla moglie Edith Harms.

Impressioniste di Martina Corgnati (Nomos Edizioni)
A chi: ai docenti e alle docenti di Storia dell'Arte.
Perché: perché quando si affronta "la rivoluzione impressionista" l'attenzione dedicata alle artiste che presero parte al movimento è sempre scarsa se non inesistente: il saggio di Martina Corgnati apre nuove prospettive didattiche anche per le scuole superiori, portando in classe la vita e le opere di Eva Gonzalès, Berthe Morisot, Marie Braquemond e Mary Cassat, le quattro principali pittrici che fecero la storia delle arti visive alla pari dei loro colleghi uomini.

Gloria consiglia:
Un'Odissea, di Daniel Mendelsohn (Einaudi)
A chi: ai docenti e alle docenti di Lettere.
Perché: quanti modi conosciamo per raccontare la propria vita? L'autobiografia di Mendelsohn, professore di letteratura, si mescola alla magia dell'Odissea: come un nuovo Telemaco, anche l'autore va in cerca del padre, con la differenza che il suo Odisseo non è lontano fisicamente, ma ugualmente inattingibile. A unire padre e figlio, proprio uno straordinario corso sull'Odissea... Una suggestiva idea per parlare di epica e di metaletteratura, ibridando i generi: ennesima dimostrazione di quanto i miti possano tornare a vivere, e non solo in riscritture spesso strampalate...

La Corsara, di Sandra Petrignani (Neri Pozza)
A chi: ai docenti e alle docenti di Lettere e di Storia.
Perché: la biografia di Sandra Petrignani è la prova di come si possa rendere appassionante e non solo documentario il racconto di una vita, muovendosi nell'esistenza tutt'altro che prevedibile di Natalia Ginzburg. Attorno, la storia che distrugge, la storia che permette di ricostruire, nonostante tutto e nonostante le grandi sofferenze. La vita di Natalia è anche una grande prova di coraggio, di come si resiste nonostante

Non scrivere di me, di Livia Manera Sambuy (Feltrinelli)
La scrittura o la vita, di Anna Benini (Rizzoli)
A chi: ai docenti e alle docenti di Lettere e di Inglese.
Perché: esistono tanti modi per raccontarsi, e uno dei confronti più produttivi è senza dubbio l'intervista. Nel suo libro, Livia Manera Sambuy unisce alla grande preparazione sugli scrittori  internazionali intervistati il piglio migliore per portare gli interlocutori a raccontarsi, senza mai eccedere. Calate nella realtà editoriale italiana, le interviste curate da Anna Benini sono ancor più emozionali. In entrambi i libri, importantissime testimonianze su come scrittori di fama vedono sé stessi... 

Fame, di Roxanne Gay (Einaudi)
A chi: ai docenti e alle docenti di Scienze dell'Alimentazione, di Scienze, di Lettere, di Scienze Umane.
Perché: raccontare di un proprio problema, ovvero la dipendenza dal cibo, è difficile, ma si può fare. La testimonianza di Roxanne Gay, saggista di rara sensibilità e grande stile, è importante per avvicinare a un presunto argomento tabù gli studenti, ben sapendo che parlare di sé senza maschere è forse impossibile: ma in questo testo sembra proprio che l'autrice narri la propria vita senza veli, filtrata dalla sua dipendenza dal cibo. Una vita letta attraverso un vizio, per raccontarsi liberando catarticamente le paure. 

Un'idea di destino. Diari di una vita, di Tiziano Terzani (Longanesi)
A chi: ai docenti e alle docenti di Lettere, di Storia e di Filosofia.
Perché: stralci dei diari permettono di affrontare la storia novecentesca da un punto di vista insolito, travalicando le prospettive eurocentriche, per osservare il mondo con la consueta curiosità, la quasi preveggenza e il piglio giornalistico di Terzani. Inoltre, per i docenti di Lettere è l'occasione per affrontare il genere del diario da un punto di vista diverso, presentando ai ragazzi i problemi che comporta la pubblicazione postuma di un diario di enorme mole, che richiede, dunque, una selezione.