di Federica Brunini
Feltrinelli, giugno 2025
€ 16,00 (cartaceo)
€ 10,99 (ebook)
Il 2025 sarà un anno importantissimo per gli appassionati lettori di Jane Austen. Il 16 dicembre 2025, infatti, ricorrerà il 250° anniversario dalla sua nascita. Tale evento sarà celebrato in grande stile in Gran Bretagna, dove per tutto l’anno sono state organizzate mostre, festival, balli, tour letterari, picnic nei parchi, parate in costume, per celebrare una delle sue scrittrici inglesi più amate di sempre. Nella casa natale di Jane Austen, a Chawton Hampshire, quasi novanta chilometri da Londra, si tiene la mostra per tutto il 2025 dal titolo Austenmania!
Anche noi di Critica Letteraria non potevamo restare esenti da questa Austenmania e, per chi proprio non può andare a perdersi nelle verdi colline dell'Hampshire, vi portiamo in un viaggio letterario sulle tracce di zia Jane, attraverso il romanzo di Federica Brunini, Effetto Jane Austen.
Io non la conosco. Ho letto pochissimo a scuola e quel poco non mi ha entusiasmato. Tutte quelle descrizioni di balli, di tè, di faccende domestiche e batticuori, l'ossessione per le nozze e per le convenzioni. No, grazie. Non fa per me. (pp. 64-65)
La protagonista del romanzo, Amelia, non è decisamente contenta quando la rivista per cui lavora le dà l'incarico di andare nei luoghi di Jane Austen e scoprire per quale motivo a duecentocinquant'anni dalla nascita, l’autrice di Orgoglio e pregiudizio, Emma, Ragione e sentimento sia ancora amatissima, soprattutto dalle ragazze della Generazione Z. Amalia giudica le opere di Austen letteratura per ragazze sdolcinate.
Le viene affittato un bel cottage nell’Hampshire e qui scopre che, a causa di un disguido dell’agenzia, il cottage è stato contemporaneamente prenotato anche da Emma e da suo padre George Dubois. Ci sono tutti gli ingredienti della commedia romantica: gli imprevisti, l’uomo misterioso, un piccolo infortunio che rende la protagonista bisognosa di aiuto, e perfino il Natale con vischio, canzoncine e bigliettini d’amore. Il rischio di creare un pasticcio stucchevole c'era, ma Federica Brunini riesce a rendere tutto leggero, divertente e soprattutto focalizza l’attenzione su Jane Austen e su come i suoi romanzi siano ancora in grado di insegnare tanto alle donne.
Amalia nel cottage, dicevamo, conosce un padre e una figlia, il cui nome è significativamente Emma. Emma è una book-toker e il suo canale si chiama Aus-teen, Sarà lei a spiegare alla protagonista e a noi lettori perché zia Jane continua ad essere ancora deliziosamente provocatoria e musa ispiratrice per le ragazze di oggi.
Ognuna di loro è rivoluzionaria a modo suo. Mette in discussione e rompe gli schemi e i tabù dell'epoca. E lo fa da insider, mostrando i limiti e le contraddizioni del proprio ruolo. Facendo la sua resistenza in famiglia, nella Chiesa, in società...alla ricerca della propria autenticità! Elizabeth, Anne, Emma e le altre percorrono di pagina in pagina un millimetro in più di strada verso l'emancipazione di tutte. (p. 100)
Di certo, Federica Brunini gioca con tutto l'immaginario austeniano, quell'Inghilterra accogliente e silenziosa, colorata e frivola, portandoci però a cogliere quanta profondità vi sia nella "superficialità" mostrata dai romanzi di Austen. L'incanto è tutto là. Così come l'ironia, che fa capolino dalle pagine, il femminismo né sbandierato né da battaglia, ma in punta di fioretto, come nella lingua pungente di Lizzy. Questo e anche l'irrisione verso tante forme sociali è quanto Jane Austen può insegnare alla Generazione Z, ma anche agli adulti che hanno sepolto il sogno d'amore (per Darcy).
"Sto diventando sentimentale" ammise Amelia. "È l'effetto Austen". "Quanto dura?" "A volte per sempre". (p. 141)
Come in tutte le commedie romantiche che si rispettino, ci sarà il colpo di scena finale, l'attesa e... non possiamo rovinare la sorpresa, ma decisamente Effetto Jane Austen è un libro leggero, come leggera era l'autrice che celebra, e può donare un viaggio immaginario nei luoghi letterari dello Hampshire.
Deborah Donato
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