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#PercorsiCritici - n. 56 - festeggiamo il 25 aprile tra le pagine dei libri

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Ogni anno, il giorno 25 aprile, si festeggia l'anniversario della Liberazione d'Italia, e poiché il #PercorsiCritici stavolta cade proprio in occasione di questa ricorrenza, abbiamo deciso di dedicare l'appuntamento odierno a libri che ruotano attorno a questo tema, dando anche un seguito alla puntata precedente in cui abbiamo raccolto consigli a tema storico.

Quando si parla di quel complesso e difficile periodo, è impossibile non partire da uno degli autori che hanno fornito un contributo indispensabile per raccontare la resistenza, ovvero Beppe Fenoglio. Tra i tanti romanzi e raccolte di racconti, scegliamo Una questione privata (1963), libro in cui l'amore di Milton per Fulvia si mischia alla Storia e alla Resistenza, dando vita a pagine di grande tensione emotiva e morale. Un romanzo che è diventato ormai un classico imprescindibile per la ricostruzione di quel momento storico.

Altrettanto canonico è Cesare Pavese, autore che è possibile ricordare, anch'esso, per molteplici titoli; tuttavia, per restare sul tema scelto per questo appuntamento del #PercorsiCritici, è possibile ricordare non solo La casa in collina, ma anche La luna e i falò (1950): in quest'ultimo, il protagonista, Anguilla, torna nel suo paese natale, nelle langhe, all'indomani della Liberazione e in compagnia dell'amico d'infanzia Nuto ripercorre i luoghi della sua vita, toccando, con potenza e delicatezza allo stesso tempo, il tema della guerra partigiana che in quei luoghi ha avuto uno degli scenari fondamentali.

Un altro scrittore ha scelto invece di raccontare la Resistenza da una prospettiva diversa, ovvero quella di un bambino: stiamo parlando di Italo Calvino, che in Il sentiero dei nidi di ragno (1947) parla di Pin, un ragazzino che si ritroverà di fronte ad una scelta che gli cambierà la vita. Nel libro la storia del protagonista che si unisce alla lotta partigiana diventa il tramite per accedere alla Storia del tempo e anche per vedere in controluce la vita dello stesso Calvino. Un romanzo di formazione che intreccia storia personale e pubblica con indubbia forza.

Prima di tutti loro, però, un altro scrittore aveva raccontato per primo, con decisa urgenza, la Resistenza: Elio Vittorini. In Uomini e no (1945) l'autore mette in scena la storia di un partigiano, Enne 2, che si interroga sulle vicende occorse, sul senso della Storia e sul proprio amore impossibile per la bella Berta. Tra i pensieri che lo tormentano, la realtà lo richiama all'azione, ed è così che sullo sfondo di una Milano occupata, prendono vita le azioni e gli agguati partigiani, da lui diretti. Oltre all'invito alla lettura specifico sul romanzo, sul sito si può trovare anche un bell'approfondimento sull'autore.

Al di là di questi classici imprescindibili della letteratura italiana, esistono altri libri incentrati sul tema della Resistenza, argomento che ha chiamato a raccolta anche altri scrittori, nel corso dei decenni successivi. In tempi più recenti, nel 2011, Salvatore La Porta ha pubblicato una raccolta di racconti intitolata I racconti di Azina, bicicletta e partigiana (Villaggio Maori edizioni), in cui a prendere parola è, letteralmente, la bicicletta. Tuttavia, la prospettiva insolita non deve trarre in inganno: i sei racconti a tema resistenziale (su otto totali) sono storicamente fondati, con tanto di indicazioni bibliografiche.

Di diversa natura - non un romanzo, bensì un volume illustrato - è L’Italia della Liberazione in 50 ritratti. 1945-1948 (Centauria, 2021), di Paolo Mieli e Francesco Cundari, con le illustrazioni di Ivan Canu. Attraverso i paragrafi, nutriti ed esplicativi, degli autori e le bellissime e curate illustrazioni di Canu, si ripercorrono quelli che furono anni decisivi per il cambio di fisionomia dell'Italia del tempo, la quale avrebbe dovuto di lì a poco rinascere dalle ceneri di un conflitto mondiale. Sono anni che vedono protagonisti nomi che poi entreranno a far parte dei libri di storia: da De Gasperi a Togliatti, da Nenni e Croce.

Non solo gli uomini, però, parteciparono alla Resistenza, questo lo sappiamo: moltissime furono le donne che contribuirono come staffette o rivestendo altri ruoli. Nel libro di Dolores Negrello ci si focalizza in particolare su una zona geografica ben precisa, il Veneto. In Donne venete dalla grande emigrazione alla Resistenza (Centro Studi Luccini, 2006), l'autrice racconta storie del tempo in cui le donne hanno rivestito una parte fondamentale nella lotta partigiana.

Chiudiamo con un libro pubblicato in tempi recenti, ovvero con Il secondo piano (Ponte alle Grazie, 2023), di Ritanna Armeni, in cui si racconta di un gruppo di suore che si ritrova nella difficile situazioni di ospitare al piano terra un'infermeria tedesca e al secondo alcune famiglia sfuggite al rastrellamento del Ghetto di Roma. Armeni racconta la realtà storica di una città sempre più in difficoltà e un'altra forma di resistenza, non combattuta tra le montagne ma non per questo meno forte.