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#PLPL2022 - Cronaca del 10 dicembre: i vent'anni della fiera della piccola e media editoria

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Quest'anno per Più Libri Più Liberi, la fiera della piccola e media editoria che da alcune edizioni si tiene presso il Centro Congressi di Roma La Nuvola, ricorre un anniversario particolare: sono infatti vent'anni che la capitale ospita tale importante evento.

Anna Maria Malato, Amministratore Delegato di Salerno Editrice e Presidente di Più Libri Più Liberi, ha dichiarato a tal proposito:

Un momento dell'incontro con Antonio Manzini
PLPL oggi è la più grande vetrina internazionale della piccola e media editoria, il secondo evento italiano che riguarda il mondo del libro (...). Quando partimmo, nel 2002, la sfida sembrava davvero ardua: costruire, in una città difficile come Roma, una grande manifestazione che fosse al tempo stesso una mostra-mercato ed un grande evento dell'editoria italiana, senza contrapporsi a Torino, basandosi su una produzione, certo già molto autorevole e di grande qualità, ma che si attestava in una percentuale minoritaria di vendite, ancora sotto il 30%. La sua scelta identitaria invece che una debolezza si è rivelata il suo più grande punto di forza. In questi vent'anni il numero dei lettori che si rivolge al nostro settore è quasi raddoppiato (...). Ebbene, credo che una piccola parte del merito di questa crescita sia anche della nostra Fiera, quantomeno nel restituire ai suoi 100.000 visitatori che ogni anno si affollano alla "Nuvola" la plastica visione di quanto sia ampia e variegata la nostra produzione.

Essere uno dei 100.000 visitatori che ogni anno varcano l'ingresso della Nuvola è come sempre un'emozione indescrivibile: ritrovare gli stand colmi di novità editoriali, di libri usciti fuori catalogo che aspettano di essere "salvati" per pochi euro, potersi confrontare nuovamente con gli editori, ascoltare gli autori illustrare le loro ultime pubblicazioni rappresenta un grande stimolo per gli appassionati di lettura, ma anche per coloro che decidono di trascorrere una giornata di crescita culturale.

Durante la giornata di sabato 10 dicembre ho assistito alla presentazione del libro La mala erba (Sellerio, 2022), l'ultima opera di Antonio Manzini, il creatore del vicequestore di Polizia che svolge le sue indagini nel Commissariato di Aosta.

Questa volta Manzini trascina il lettore oltre l'universo di uno dei poliziotti più amati dagli italiani negli ultimi anni e crea una storia apparentemente diversa da quelle alle quali ci ha abituati, ma che colpisce come tutte le sue narrazioni per il realismo e perspicacia: la storia è ambientata nel 2009 (data nella quale Manzini ha iniziato effettivamente a scriverla) in un paesino nella provincia di Rieti, Colle San Martino, ed ha per protagonisti Samantha, una ragazza di 17 anni che sogna di scappare da una realtà che la opprime; Cicci Bellè, spregiudicato "proprietario di tutto" il paese; padre Graziano, il nuovo prete del paese in aperto contrasto con Bellè. In questo microcosmo di personaggi più o meno inventati (per stessa ammissione di Manzini molte delle figure narrate all'interno della storia sono ispirate a uomini e donne realmente esistenti) si muovono Faustino, Mario, Ljuba ed altri abitanti di Colle San Martino, tutti legati in un modo o nell'altro ai tre protagonisti, e la vicenda che si snoda di fronte agli occhi del lettore si tinge ben presto di tinte noir.

Le redattrici Ilaria Pocaforza
e Guendalina Middei

Fedele all'imperativo in base al quale chi narra deve riuscire ad entrare nelle vite che racconta, altrimenti corre il rischio di inventare una favola, Antonio Manzini consegna al lettore una storia che sembra celare dietro Colle San Martino la città nella quale ciascuno di noi vive:

Quello di cui parlo esiste: bisogna soltanto saperlo guardare,

ha detto l'autore nel corso della presentazione.

Al termine dell'evento ho continuato a girovagare tra le centinaia di stand, incuriosita dalle novità editoriali, persa nelle chiacchiere con gli editori e alla ricerca di qualche personalità del mondo letterario alla quale fare domande per soddisfare le mie mille curiosità.

Quando si è fatta ora di lasciare La Nuvola ho provato invidia per coloro che potevano vivere ancora un altro giorno di quell'allegra confusione, di quelle parole racchiuse nei libri, di quell'atmosfera che ogni anno magicamente ritrovo a Più Libri Più Liberi.

Con un bagaglio colmo di belle sensazioni sono uscita dalla Nuvola ed ho iniziato già il conto alla rovescia per la Fiera del prossimo anno, con la sensazione che i libri scovati nel corso della mia visita sapranno come sempre raccontarmi nuove ed entusiasmanti avventure.

Ilaria Pocaforza