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#RoaldDahl100 - Cent'anni di amore per Roald Dahl

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Ricordo che il primo libro che lessi di Dahl da bambina fu Gli Sporcelli (The Twits)[1]. Era estremamente divertente trovare in un libro osservazioni e riflessioni sulla puzza, la sporcizia, la bruttezza, i dispetti e altri aspetti sconvenienti, solitamente sottaciuti dalla letteratura e dagli adulti. Le parole di Dahl mi incoraggiavano a osservare la realtà da vicino, in prima persona, mi ponevano davanti a buffe (ma per niente futili) questioni, mi portavano a ridere o a sorridere di ciò di cui nella vita, o sui libri, raramente si parla.


 
I Pelinfaccia

Quanti uomini con la faccia pelosa ci sono in giro al giorno d'oggi!
Quando un uomo si fa crescere i peli su tutto il viso, non si riesce più a capire che aspetto abbia in realtà.
Forse lo fa proprio per questo: preferisce che nessuno lo sappia.
Poi c'è il problema del lavarsi.
Quando i Pelinfaccia si lavano il viso, devono fare una gran fatica: proprio come noi quando ci laviamo i capelli.
Perciò, ecco quello che vorrei sapere.
Ogni quanto si lavano il viso, tutti questi Pelinfaccia? Soltanto una volta alla settimana, come noi i capelli la domenica sera? Si lavano con lo shampoo? Usano il phon? Si massaggiano con una lozione per capelli per non diventare calvi in faccia? Vanno dal barbiere per farsi tagliare e sfoltire quelle loro barbe pelose, o lo fanno da soli, davanti allo specchio del bagno, con le forbicine da unghie?
Mistero. Ma la prossima volta che vedrete un Pelinfaccia (il che molto probabilmente vi capiterà non appena metterete il naso fuori di casa), forse lo guarderete più attentamente e comincerete a meditarci su.[1]


[1] Roald Dahl, Gli Sporcelli, Salani, 1988.



Quest'anno si celebra il centenario della nascita del grande scrittore per ragazzi (e non solo), tra i più conosciuti e amati in tutto il mondo[3].
Roald Dahl[4] nasce infatti nel 1916, e, a partire dagli anni Quaranta, inizia una prolifica carriera come scrittore e sceneggiatore. Il suo primo libro per bambini di successo, pubblicato nel 1961, è James e la pesca gigante (James and the Giant Peach), da cui viene tratto un omonimo e ben riuscito film nel 1996. Fra i suoi libri più noti si possono ricordare La fabbrica di cioccolato (Charlie and the Chocolate Factory )[5], Il GGG (The BFG)[6], Le streghe (The Witches)[7] e Matilde (Matilda)[8], per nominare solo alcuni titoli. 



È difficile trovare un lettore che non abbia amato o non ami Roald Dahl. Le ragioni della passione che molti provano per i libri del grande autore britannico sono probabilmente da ricercare nella sua capacità di entrare appieno nel mondo vivido e concreto dell'infanzia, mescolando fantasia e realismo, ma soprattutto nella profonda necessità della sue storie. I libri di Roald Dahl riescono infatti a cogliere e a trattare con la massima efficacia le tappe necessarie per la crescita e la scoperta del mondo da parte di ognuno di noi. Agli aspetti più incredibili e fantasiosi si accompagna sempre il racconto degli aspetti più intimi e controversi della vita. Che si tratti del mondo dei bambini o di quello degli adulti, non c'è nulla che sfugga all'osservazione, divertita ma al contempo riflessiva, di Dahl. 



In occasione di Bologna Children's Book Fair[9], il 5 aprile[10]si è tenuto un convegno in onore del centenario di questo grande maestro della letteratura.
Il convegno, dal titolo "Storie ribelli e occhi scintillanti. Cento anni con Roald Dahl"[11], ha visto la partecipazione di Donald Sturrock[12], autore della biografia Storyteller: The Life of Roald Dahl, Susan Rennie[13], autrice di The Oxford Roald Dahl Dictionary, pubblicato in occasione del centenario della nascita di Dahl, Jacob M. Held[14], autore di Roald Dahl and Philosophy, e del docente William Grandi[15], con la moderazione di Maria Russo[16]. Nel corso del convegno si sono affrontate diverse questioni, dalla complessità dell'opera di Dahl, al rapporto dell'autore con la memoria della propria infanzia, dalla portata filosofica della sua visione del mondo all'innovazione linguistica presente nei suoi libri. 


In particolare, durante l'intervento di William Grandi si è approfondita la portata dell'innovazione di Dahl che, pur collocandosi sulla scia dei brillanti giochi lessicali di Lewis Carroll, ha saputo trasformare i generi narrativi, mescolando horror, humour, folklore nordico e fiabe. Sul versante linguistico, Dahl rielabora l'insieme degli esperimenti linguistici dell'infanzia, inventando un vocabolario facilmente comprensibile anche per i più piccoli. L'innovazione dello scrittore inglese si estende tuttavia anche ai contenuti narrativi, proponendo temi spesso celati all'infanzia. I protagonisti delle storie di Dahl sono bambini che si ribellano all'ottusità, alla povertà e all'indifferenza. I loro coetanei insopportabili, viceversa, (non tutti i personaggi bambini sono necessariamente positivi) sono quelli che si sono lasciati sedurre dal consumismo. Spesso i bambini sono orfani e affamati e gli adulti ipocriti ma accanto alle realtà più dure vengono sempre proposte possibili vie di salvezza. Nei libri di Dahl, la soluzione arriva attraverso l'incontro tra bambini coraggiosi e adulti non convenzionali. 


Per dedicare, infine, qualche parola ai meravigliosi disegni che accompagnano la scrittura di Dahl, ricordo che il 29 aprile si è inaugurata, con la mostra “Seven Kinds of Magic”, l'apertura della Quentin Blake Gallery presso la House of Illustration di Londra[17]. Nella galleria è possibile visitare una mostra permanente delle opere originali di Sir Blake.



“Those who don't believe in magic will never find it.”
Roald Dahl


Di Natalia Guerrieri


[1] Roald Dahl, 1980.
[2] Roald Dahl, Gli Sporcelli, Salani, 1988.
[3] Per rimanere informati sugli eventi promossi in occasione del centenario della nascita dello scrittore consultare http://www.roalddahl.com/roald-dahl/roald-dahl-100/events/april
[4] Official website: https://www.roalddahl.com/home
[5] Roald Dahl, 1964.
[6] Roald Dahl, 1982.
[7] Roald Dahl, 1983.
[8] Roald Dahl, 1988.
[9] Bologna Fiere, dal 4 al 7 aprile 2016.
[10] Convegno ore 14.30, Sala Notturno.
[11] Organizzato da Bologna Children’s Book Fair, in collaborazione con il CRLI - Dipartimento di Scienze dell’Educazione “Giovanni Maria Bertin” dell’Università di Bologna.
[12] Scrittore, produttore e regista britannico.
[13] University of Glasgow.
[14] University of Central Arkansas.
[15] Università di Bologna.
[16] Children’s Book Editor - New York Times.
[17] http://www.houseofillustration.org.uk/whats-on/current-future-events/seven-kinds-of-magic/