Atto primo: chi è dentro, chi fuori, e l’affresco impossibile
Un aggregatore come PoEcast, che di giorno in giorno elenca i nuovi contributi pubblicati in parecchi siti di poesia italiani, offre la possibilità di una panoramica interessante. Panoramica della poesia contemporanea italiana in rete? Certo, questo è tautologico. Panoramica della poesia italiana contemporanea? Solo in parte, ovviamente, e per almeno tre motivi:

Le numerose antologie poetiche uscite in questi anni poi, non possono assolutamente proclamare di offrire una “panoramica” intesa in questo senso: mai che sia incappato in un’antologia che rendesse espliciti e tangibili i criteri di scelta (al di là di qualche vaga, e inutilizzabile, indicazione) né il bacino iniziale di autori considerati, i motivi programmatici e non contingenti delle esclusioni, etc. Difetti metolodogici contro cui, con mio conforto, ha puntato il dito anche Stefano Guglielmin - poeta e curatore del sito Blanc de ta nuque - nel nostro breve incontro londinese questo agosto.
Chi si occupa di poesia sul web lo fa spesso con competenza e dedizione, ma senza un progetto unitario, (forse) poco consono alle dinamiche del web; in altri casi, l'approccio rimane troppo legato a una concezione assoluta e astorica della poesia, che salta testo e contesto illudendosi dell’esistenza di una “essenza” veramente rintracciabile, comunicabile e non solo esperibile. Lacuna che si fa endemica nei commenti a tali contributi, ma questa osservazione meriterebbe un articolo a parte.

Comunque, la vera panoramica che PoEcast offre è di altro tipo, e si lega più al modo di far vedere la poesia che alla poesia stessa; è insomma un negozio d'ottica, e non è male premunirsi e restare vigili. Ne parlo nella seconda e ultima parte di quest’intervento (vai al II atto).
Davide Castiglione
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