Prefazione dei Fratelli D'Innocenzo
Una delle mie più grandi passioni, oltre ovviamente alla lettura, è in assoluto il cinema. O meglio, il cinema bello, quello che ti lascia qualcosa dentro, quello che merita di essere visto, raccontato e divulgato. In pratica, i film che non esistono (quasi) più.
Questo libro è tante, tantissime cose. Innanzitutto è geniale, perché in quasi centotrenta pagine racchiude tutta la magia, la storia e il fascino della storia del cinema, toccando oltre 130 film in 130 anni di storia della settima arte, e se non è un'impresa eroica questa, non so cosa lo sia. Si parte dal 1895 con l'invenzione del cinema, fino ad arrivare ai giorni nostri. Il lettore è metaforicamente invitato a prendere il treno che parte da La Ciotat, in riferimento ad uno dei primissimi film della storia del cinema. Durante la prima fermata ci si ritrova quindi a scoprire, pagina dopo pagina, vignetta dopo vignetta, i film e i personaggi che hanno segnato l'avvento del cinema muto. I dialoghi sono brillanti, il ritmo è incalzante e i toni si caratterizzano di un’ironia talmente efficace e mai banale, che rendono la lettura un piacere da leggere e guardare, ripetutamente. Ma questo ce lo avevano già anticipato i Fratelli Damiano e Fabio D'Innocenzo, che non hanno bisogno di presentazioni ma gliele faccio comunque, dato che la prefazione di questo volume è affidata a loro. Classe 1988, registi, sceneggiatori e produttori (ma anche fotografi e poeti), resi celebri a livello internazionale dal film Favolacce (2020), vincitori di innumerevoli e prestigiosi premi, si contraddistinguono per la loro impronta sperimentale volta a far emergere (molto spesso) la tossicità nei legami familiari. In prefazione ci regalano questo loro puntuale pensiero:
Saprete di tante storie, in questo libro. Registi pazzerelli, film di trama o di sottigliezze, come il presente migliora o peggiora certe storie. Ci muoviamo in fila indiana nel tempo. I disegni sono così belli. I colori vivono, azzeccati. Soprattutto: nasce una familiarità vera, persone che non conoscevi e a cui vorrai bene. Vi divertirete. Penserete. Prima di andare a dormire direte: "Che bello, domani lo finisco". Al risveglio direte: "Che bello, stasera lo finisco".E quella notte, a libro finito, direte: "Che bello, domani lo rileggo". (p. 7)
La fermata successiva conduce all'avvento del sonoro (ma siamo un anno dopo la sua nascita, ovvero nel 1928) e vede articolarsi l'intera graphic novel tra autori simbolo di innovazione e maestri del proprio genere come Walt Disney, Orson Welles, Alfred Hitchcock, Vittorio De Sica, Sergio Leone, Roman Polánski, per citarne alcuni. Ciò che colpisce è la perfetta combinazione tra umorismo visivo e precisione storica, in ambito cinematografico. Proseguendo la lettura (e la visione) si ha infatti la terribile sensazione di non sapere nulla e di non aver mai visto alcun film. Seppure da appassionati.
Questo perché molte delle sfumature e dei dettagli caratteriali o delle scene iconiche di questi oltre 130 film menzionati sembrano essere sfuggite anche al cinefilo più esperto. Si prosegue il viaggio sui binari dei Tempi moderni, avvicinandosi sempre più alla nostra contemporaneità. Ad esempio, nel 1977 uscì al cinema l'horror Eraserhead di David Lynch. Io, oltre al fatto ignobile di non averlo visto nei giorni di uscita perché non ero ancora al mondo e nemmeno lontanamente nei pensieri di qualcuno, collego tale data a un filmetto fantascientifico che vede al centro del suo universo delle guerre spaziali e dei seri conflitti familiari, soprattutto tra un certo Luke e suo padre. In più, è una saga scritta e diretta dal creatore di Indiana Jones, tale Geroge Lucas, insomma roba da poco. Sia lodato questo libro per avermi colmato la mia grande lacuna.
Ironia a parte, quest'opera a suo modo interattiva, merita davvero un'accurata lettura e visione, perché i due autori (presenti anche visivamente nel testo) hanno abilmente saputo rendere appassionante ciò che per i non-cinefili potrebbe non esserlo. E così nel nostro viaggio arriviamo anche a Stanley Kubrik, Woody Allen, Steven Spielberg, Brian De Palma, Quentin Tarantino, Christopher Nolan e moltissimi altri. L'autore Marco Nucci ci spiega infine che ciò che rende affascinante e seducente il cinema, non sono tanto le trame narrate, ma i ricordi che ci regala, le sensazioni vissute e insomma i nostri pezzi di storia legati a un dato film. Niente è più vero di questa affermazione: i film, come i libri, hanno il potere immaginifico di farci viaggiare, che sia tra i desideri più nascosti o tra i ricordi più remoti, l'importante è partire. Le illustrazioni di Paolo Gallina poi, precise e irriverenti, capaci di suscitare immediatamente sentimenti contrastanti nel lettore, rendono questo viaggio ancora più sorprendente, perché si è come catapultati in quest'altra dimensione che in breve tempo diventa casa.
Questa lettura è quindi rivolta a tutti: agli appassionati che abbiano voglia di sorridere e che in ogni citazione sentano il desiderio di rivedere quel film. Ma è anche rivolta a tutti i neofiti che desiderino fare un viaggio di scoperta e informazione, senza perdere mai l'entusiasmo che precede la partenza.
Carlotta Lini




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