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«Le persone non fanno i viaggi, sono i viaggi che fanno le persone»: la moltitudine di viaggi letterari nella nuova Guida tascabile per maniaci di...

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Guida tascabile per maniaci dei viaggi letterari
The Book Fools Bunch
Clichy, novembre 2022

pp. 592
€ 19 (cartaceo)
€ 8,99 (ebook)

Il viaggio non soltanto allarga la mente: le dà forma. (Bruce Chatwin)
È il viaggio, letterario, il cuore pulsante di questo nuovo volume Clichy della celebre serie di Guide tascabili per maniaci di… composta dal misterioso collettivo The Book Fools Bunch (qui la recensione di Valentina Zinnà al volume dedicato ai film, qui Giulia Marziali sulle serie tv e qui ancora Zinnà sui libri) . Un “metalibro” assai intrigante, da leggere e consultare in modi diversi, ricchissimo di spunti e frutto di un lavoro meticoloso – maniacale, sì – e organizzatissimo.
Partiamo da cosa non è: non è una guida di viaggio in senso canonico, non riporta mappe dettagliate, indicazioni stradali precise o classiche informazioni di viaggio, elenchi di strutture. È, piuttosto, uno scrigno da cui prendere spunto per poi costruire da sé il proprio percorso, reale o solo immaginato. Partendo da un presupposto: l’amore sconfinato per i libri. E per i viaggi letterari, che prendano forma nella realtà o solo nella nostra mente, attraverso le storie. Un volume di quasi seicento pagine da leggere sia per lasciarsi ispirare nel costruire nuovi itinerari di viaggio, sia come ricchissimo elenco di letture da cui poter attingere, anche in vista delle feste e dei regali di Natale. Guida tascabile per maniaci dei viaggi letterari si compone in tre sezioni fondamentali attraverso cui viaggiare: con i libri, dietro i libri, dentro i libri. Seguono due ulteriori microsezioni dedicate ai libri in viaggio (elenco dei testi più tradotti nel mondo, che hanno quindi “viaggiato” maggiormente) e una collezione minima di citazioni sul viaggio e la fuga (“Parole di viaggio e di fuga”). Le tre sezioni fondamentali sono quindi l’anima del volume, da consultare secondo le modalità preferite, leggendo ordinatamente una pagina via l’altra, curiosando guidati dalla casualità, cercando luoghi precisi, autori, suggestioni.

La prima parte del volume, Viaggiare con i libri, propone al lettore una moltitudine di viaggi possibili, organizzati per aree geografiche che idealmente coprono tutto il mondo. Ogni scheda è dedicata a un luogo-percorso ispirato da un libro specifico (di cui è indicata la data della prima edizione), il luogo o i luoghi protagonisti, a chi è rivolto, la durata, il mezzo di trasporto suggerito, la tipologia di pernottamento più adatta per entrare nelle atmosfere della storia, una serie di consigli e a chiusura della pagina una citazione dal libro in questione. A ogni luogo è dedicata una pagina o poco più, ma le notizie condensate sono già sufficienti per stuzzicare la curiosità dei lettori-viaggiatori. Ecco quindi ritrovarci per esempio nella Boston puritana de La lettera scarlatta e seguendo i consigli degli autori fare tappa alla Old South Meeting House un tempo luogo di preghiera dei puritani poi sede clandestina dei rivoluzionari americani del Boston Tea Party; da lì magari partire per la vicina Concord, alla ricerca dell’atmosfera «tranquilla, calda e accogliente» che scaturisce dalla pagine di Piccole donne; se più delle tranquille cittadine e la provincia sono i grandi spazi aperti ad accendere la nostra voglia di partire, possiamo avventurarci nel natura selvaggia con Bill Bryson lungo l’Appalachian Trail, per mettere alla prova i nostri limiti «in una prova a strettissimo contatto con la terra»; o, ancora, le terre selvagge raccontate da Krakauer, le foreste di Jack London. Io sono partita da qui, dai percorsi negli Stati Uniti, per curiosità e deformazione professionale, ma ho poi inseguito altri viaggi, altri libri, dalla vecchia Europa (prendendo appunti per un viaggio imminente), all’Asia, il Sudamerica, la Patagonia, il Medio-Oriente, il Nepal (guidata qui dal mio amato Cognetti)… Scoprendo luoghi ma anche molti libri, alcuni noti, alcuni letti, altri che vanno a infoltire una wishlist che tende all’infinito.

La seconda sezione del volume, Viaggiare dietro ai libri, è forse ancora più intrigante, inaspettata: si apre con una breve nota in cui vengono suggerite alcune app molto utili da consultare nei nostri viaggi letterari ed è dedicata alle cose che si possono vedere in Italia e nel mondo legate ai libri. Parchi letterari, musei, dimore degli autori, fondazioni, archivi, centri culturali, festival letterari, cimiteri e sepolture. Elenchi suddivisi per zone geografiche da cui attingere a ogni nostro viaggio, che sia una gita fuoriporta o un itinerario più ambizioso, per trovare nei luoghi scelti le zone di interesse letterario. E subito sono andata a curiosare la sezione dedicata alla mia regione, la Liguria, dove trova posto il parco letterario «Eugenio Montale e delle Cinque Terre» a Monterosso al mare, le numerose attrazioni letterarie delle Riviera dei Fiori, le passeggiate e i trekking sulle tracce dei luoghi che hanno ospitato scrittori e artisti; per poi arrivare al nutrito elenco dei festival letterari che ogni anno attraversano il nostro Paese, ovviamente un elenco parziale ma già ricco.
Dall’Italia dietro ai libri ho proseguito con il resto del mondo, guidata dalle attrazioni, le esperienze particolari, le passeggiate urbane, i centri di cultura, le sepolture. Sono stata a Buenos Aires, nella casa di Cortázar e ho partecipato al «vagabondaggio guidato di immersione nella cultura libro»; sono salpata per una crociera nei luoghi dove tuttora vivono i discendenti degli ammutinati del Bounty (le Pitcairn Islands, Australia); ho girato tra i caffè viennesi e la letteratura, la filosofia e l’arte modernista; ho scoperto autori a me del tutto sconosciuti nei tour finlandesi; e, ancora, sono volata fino a Koenji (Tokyo), fingendomi scrittrice con una scadenza da rispettare per essere ammessa al Manuscrip Writing Cafe, dal quale non si può uscire finché non hai finito di scrivere.

Ho viaggiato con i libri, seguendo gli itinerari proposti, ho viaggiato dietro i libri scoprendo quanto la letteratura e la cultura permeano il nostro mondo fin nelle sue zone più remote, e infine ho viaggiato dentro i libri: la terza sezione sono i mondi creati dai libri, alcuni verosimili, alcuni irraggiungibili, altri immaginari ma assolutamente concreti nella nostra fantasia di lettori appassionati. Il 221B di Baker Street, Hogwarts, l’asteroide B 612, Atlatide, il Bosco dei cento acri, Derry, Holt, Macondo…
Aveva ragione Cervantes:
Nessun limite, eccetto il cielo.
Dove i nostri limiti umani ci fermano, arriva la letteratura a salvarci.

Di Debora Lambruschini