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Dall'organizzazione della scrivania fino alla sindrome del secondo romanzo: "Costruisci la tua storia una parola alla volta. Dieci consigli di scrittura" di Joanne Harris

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Joanne Harris Costruisci la tua storia

 
Costruisci la tua storia una parola alla volta. Dieci consigli di scrittura
di Joanne Harris
Garzanti, gennaio 2022
 
Traduzione di Laura Grandi
 
pp. 300
€ 20,00 (cartaceo) 
€ 10,99 (ebook)

 
Scrivere per piacere promuove la capacità di espressione, l'empatia, la comprensione, il pensiero laterale. Ci permette di visionare altre vite, ci offre finestre su altri mondi. (p. 7)
Molti autori, giunti a un certo punto della loro carriera, forti delle esperienze acquisite e delle pagine scritte, si mettono a ragionare su cosa guida la loro poetica, qual è il metodo, il fine ultimo e, a volte, cercano di trasmettere i loro consigli a chi alla scrittura ha appena iniziato ad approcciarsi. Le modalità sono le più diverse. Si possono desumere gli insegnamenti dagli epistolari come avviene nel caso di J.R.R.Tolkien; ci si può affidare a spunti autobiografici come nel caso di On writing di Stephen King; si può andare sul tecnico approntando un vero e proprio manuale con esercizi annessi come in Ricettario di scrittura creativa di Stefano Brugnolo e Giulio Mozzi.

La scelta per l'aspirante scrittore o anche per lo scrittore già edito, oltre alla modalità di impostazione del testo, viene fatta anche sulla base del proprio gusto e delle proprie preferenze come lettore: se si è appassionati di Philip Roth andremo a cercare Perché scrivere? saggi e interviste scritti e rilasciati tra il 1960-2013; se L'insostenibile leggerezza dell'essere ha segnato il nostro percorso non potremo esimerci dalla lettura dell'Arte del romanzo; se da ormai vent'anni siamo appassionati di storie che, pur con un'apparente leggerezza, sposano uno stile sinestetico a trame sempre originali che spaziano da figure femminili anticonformiste in piccoli paesini francesi fino a un retelling della mitologia norrena, allora non potremo fare a meno di cercare ciò che Joanne Harris ha da dire sulla scrittura. Andremo quindi a leggere Costruisci la tua storia una parola alla volta. Dieci consigli di scrittura da poco edito da Garzanti.
Nessuno è nato scrittore. L'abilità di tessere le parole in oro è una capacità che viene da un duro lavoro, dalla pazienza e da tanta pratica. (p. 16)
La bibliografia di Joanne Harris è davvero molto nutrita. Insegnante di francese presso delle Grammar schools for boys – e se avete letto La scuola dei desideri capite come è riuscita a rendere così bene l'atmosfera – Joanne Harris diventa nota al grande pubblico con Chocolat che arriva in Italia nel 1999 e dal quale viene tratto l'anno dopo il film con Juliette Binoche e Johnny Depp. Ormai organizzata in saghe, la sua produzione comprende i romanzi di ambientazione francese, molti dei quali con Vianne Rocher protagonista o personaggio ricorrente, la saga delle rune – con sfondo narrativo la mitologia norrena –, un paio di ben riuscite raccolte di racconti e anche ricettari che esplorano il mondo culinario dei suoi romanzi. L'autrice, che non ha mai perduto la vena didattica, è attiva su Twitter sin dagli albori del social ed è proprio lì che ha iniziato a dispensare consigli per gli aspiranti scrittori iniziando a mettere giù utili decaloghi che definiscono il suo metodo di lavoro. Da quei primi tweet nasce il progetto più corposo e strutturato di Costruisci la tua storia una parola alla volta che si è concretizzato nel periodo di lockdown e che ora è arrivato in Italia. 
Come gli edifici, le storie – indipendentemente dal genere – sono costruite più o meno con gli stessi materiali di base: trame, personaggi, sviluppi, temi, livelli, interazioni, costruzione del mondo. Cose che possono sembrare ovvie, ma questi materiali sono essenziali per la costruzione della tua storia, e vale la pena pensarci in dettaglio prima di incominciare a lavorare. (p. 40) 
Quello di Joanne Harris, ripensando al ventaglio di possibilità che hanno gli autori per esprimere i propri consigli, è un manuale con una struttura molto solida. Dieci parti, ciascuna con dieci capitoli, ciascuno con dieci punti, per un totale di un migliaio di consigli. Proprio come nella costruzione di una casa – e qui non possiamo non ringraziare Richard Yates per l'immagine per aver permeato l'immaginario di chiunque voglia parlare di narratologia – l'autrice va con ordine e parte dalla costruzione del proprio spazio di lavoro. Come organizzare il proprio tempo e la propria scrivania in modo da entrare nel giusto stato mentale che serve per la creazione artistica. Alcuni suggerimenti sono strettamente personali come il trovare la propria divisa per scrivere o associare la stesura di un romanzo a un profumo specifico; altri sono di carattere più universale come il superare il senso di colpa che si può provare nel "rubare" tempo ad altre attività per dedicarsi alla scrittura – e in questo si rivolge soprattutto alle donne – e il non paragonarsi ad altri scrittori né di iniziare il percorso creativo solo ossessionati dal desiderio di pubblicare, trovare un agente, diventare famosi. 
Scrivi finché non hai qualcosa di valido, poi trova qualcuno a cui mostrarlo. (p. 14)
Si prosegue poi con sezioni più tecniche dove si affrontano gli elementi basilari della scrittura dalla stesura della trama, ai personaggi, alle descrizioni delle ambientazioni, ciascuno con i propri input e possibilità. Non entra mai nell'eccessivo tecnicismo, non si dilunga su troppi esempi presi da grandi classici: ciò che le preme è raggiungere il maggior numero possibile di persone, incoraggiare e fornire almeno i primi mattoni per la propria opera. Il concetto che traspare è che non esistono regole sicure, formule che ti danno la certezza che se ad A si aggiunge B si otterrà un libro di sicuro successo. Ciascuno deve poi trovare la propria strada, il proprio metodo e la propria voce. Proprio perché non c'è nessun obbligo, nemmeno di essere d'accordo al 100% con quanto dice l'autrice, in questo manuale si può anche dissentire sul alcuni punti: e così facendo si esercita il proprio spirito critico e si costruisce la strada che, come scrittori, va bene per ciascuno di noi. 
Le ultime sezioni del manuale danno anche utili consigli su come muoversi nel mondo editoriale e, anche se alcune note sono più calate sul mondo anglosassone, molte altre sono universali e alcune è bene ripeterle ogni volta che si può proprio per aiutare chi sta mettendo il primo piede nel mondo dell'editoria. Come sulla piaga dell'editoria e pagamento.
Non confondere il self publishing con il cosiddetto vanity publishing [...] nessun editore serio chiederà mai del denaro in cambio della pubblicazione (p. 210)
Un utilissimo decalogo sul ruolo e la necessità che ogni autore ha di avere un editor.
Perché nessuno, per quanto dotato di talento, può essere completamente obiettivo riguardo alla propria scrittura. (p. 159)
Una precisa distinzione sulle varie figure del mondo editoriale che sono di supporto all'autore e che non sempre hanno il riconoscimento che meritano come illustratori, traduttori e uffici stampa.
In una recente intervista all'autrice, Costruisci la tua storia una parola alla volta è stato definito un volume "caldo" nonostante l'impostazione molto precisa e netta. Questo perché, anche nella manualistica, Joanne Harris non ha mai tradito la sua voce, la sua cifra stilistica come scrittrice che continua ad affascinare a ogni nuova opera. Quando una scrittrice è in grado di fare questo e di rendere chiaro e immediato anche ciò che può sembrare il grande mistero della scrittura, allora vale davvero la pena di provare a seguire i suoi consigli.
Giulia Pretta