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«Sono partita perché un giorno potessimo stare di nuovo tutti insieme»: "Quando tornerò" di Marco Balzano

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Quando tornerò di Marco Balzano



Quando tornerò
di Marco Balzano
Einaudi, marzo 2021

pp. 208
€ 18,50 (cartaceo)
€ 9,99 (ebook)


Andare o restare? Quando si rende conto che il marito temporeggia e non cerca un altro lavoro e che i suoi figli presto avranno spese per la scuola e l'università, Daniela capisce di non poter più rimandare: come hanno fatto tante altre donne di sua conoscenza, prende uno dei pullman che portano dalla Romania all'Italia e parte. Poco conta che debba cambiare completamente lavoro e adattarsi a curare anziani, l'importante è permettere ai suoi figli di condurre la vita che a lei è stata negata. Daniela è una donna di polso, conosce la nostalgia, ma questa è adombrata perlopiù dal senso di necessità; cerca dunque di abituarsi alle piccole cose, alla nuova casa che deve abitare, all'anziano affetto da demenza senile, che può diventare violento da un momento all'altro, alla promessa di un contratto che, tuttavia, non arriva mai. 
Quello che Daniela non sa ancora è che ci saranno altre case a sfilarle davanti agli occhi, così come le opportunità di lavoro saranno più di una, e la vedranno cimentarsi con anziani e bambini. L'illusione della stabilità è però estremamente labile: basta pochissimo perché da un giorno all'altro Daniela si trovi fuori da una casa, alla ricerca di un nuovo lavoro. Intanto, svanisce l'idea di rientrare a casa di frequente, come invece aveva promesso inizialmente ai suoi figli: il tempo è poco, i soldi sono tutti per la famiglia e Daniela vive di privazioni. A lei resta ben poca soddisfazione, anche perché a casa non sembrano capire il suo sacrificio: Manuel le chiede continuamente regali, mentre la figlia maggiore, Angelica, condivide ben poco della sua vita universitaria. 


La realtà a casa, tuttavia, è un'altra: Angelica e Manuel sentono terribilmente la mancanza di Daniela, si trovano spaesati come spesso avviene per i cosiddetti "orfani bianchi", che aspettano il ritorno di chi è via per lavorare. Manuel, in particolare, perde la bussola, perché i suoi affetti via via si allontanano o spariscono, facendolo sentire immensamente solo e demotivato a scuola. Angelica, invece, da un lato sente la responsabilità del fratello sulle sue spalle, dall'altro prova a farsi una propria vita lontano da lì. Solo Manuel, infatti, non vuole andarsene per ricominciare; anzi, l'idea che la madre sia andata via all'improvviso, di notte, senza salutare, è una realtà con cui non riesce a fare pace. E, dunque, reagisce con l'incoscienza propria dell'adolescenza. 
È la notizia che Manuel è in rianimazione che porta Daniela a lasciare tutto, tornare in Romania al capezzale del figlio, di giorno e di notte, anche a costo di andare contro ai regolamenti. Il tempo sospeso dell'attesa è fatto di speranze e di paure, ma anche di ricordi. Che cosa si è persa Daniela durante questi anni in cui è stata lontana? Può ancora recuperare il rapporto con i propri figli? 
Nel suo nuovo romanzo, Marco Balzano torna a trattare di temi familiari (come nell'amatissimo Resto qui), ma lo fa unendovi un desiderio di omaggio a chi lascia tutti suoi affetti per accudire qualcun altro. Come l'autore ricorda nella postfazione, «da trent'anni a questa parte, due terzi dei migranti del pianeta sono donne. Eppure, nonostante questo dato di fatto, si continua a parlare di migrazione come una questione essenzialmente maschile» (p. 195). 
Il grande merito di Marco Balzano è quello di aver scavato nella famiglia intera e di offrirci più punti di vista da cui guardare la storia. Non ci sono sconti, né visioni edulcorate: la realtà di Daniela è complessa e sfaccettata, a tratti problematica, e porta con sé pesanti conseguenze sull'equilibrio familiare. Alla forza della tematica si unisce poi la limpidezza dello stile: la scrittura di Balzano dà sempre l'impressione di una trasparenza e di una verosimiglianza straordinarie. 

GMGhioni