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#CritiCOMICS - "Raffaello": un genio rinascimentale che rivive in una graphic novel e in una mostra a Roma

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Raffaello
Testi e disegni: Alessandro Bacchetta
Progetto grafico: Alessio D'Uva
Assistente di produzione: Filippo Rossi
Copertina: Alessandro Bacchetta

Kleiner Flug, 2017 (prima edizione: 2015)
Collana: Prodigi fra le nuvole

pp. 64
€ 14 (cartaceo)

«ILLE HIC EST RAPHAEL TIMUIT QUO SOSPITE VINCI
RERUM MAGNA PARENS ET MORIENTE MORI»

(«Qui è quel Raffaello, dal quale la natura credette di essere vinta, quando era vivo, e di morire quando egli moriva»
Antonio Tebaldeo o Pietro Bembo).

Inizia dalla fine la graphic novel intitolata Raffaello (Kleiner Flug, 2017) e dedicata al grandissimo artista Raffaello Sanzio, ossia dalla sua precoce morte, perciò pareva giusto cominciare questo pezzo con il distico finale dell'epitaffio inciso sulla sua tomba, una frase che mi ha subito colpita perché riesce a riassumere perfettamente tutta la magnificenza di Raffaello.
L'occasione per dedicarmi a questa storia è stata la riapertura della mostra dedicata all'Urbinate organizzata presso le Scuderie del Quirinale di Roma, così ho iniziato a leggere le vicende intercorse sia all'artista che all'uomo.

Nato a Urbino nel 1483, figlio del pittore Giovanni Santi e di Magia di Battista di Nicola Ciarla, fu proprio il padre a fornire a Raffaello i primi insegnamenti sulla pittura, intuendone il precoce talento.

Sulla formazione del giovane ebbe un ruolo fondamentale anche la città di nascita, poiché Urbino durante il Rinascimento costituiva un centro artistico assai rinomato, come afferma il personaggio stesso di Raffaello nel corso della storia:
Vengo dalla corte più bella del mondo, anche se ora stanno provando a rovinarla. Fino a pochi anni fa era magnifica, il posto più bello che abbia mai visto (p. 19).
L'espediente narrativo utilizzato da Alessandro Bacchetta (che è sia il disegnatore che l'autore dei testi di Raffaello) è quello di lasciare che a raccontare siano tre importanti figure della vita del pittore e architetto le quali, appresa la triste notizia della sua morte, ne ricordano le gesta: si tratta di Sara, primo amore del giovane a Città di Castello, di Michelangelo Buonarroti, altro celeberrimo artista a Firenze, e di Margherita Luti, ultima compagna dell'Urbinate a Roma.

Così il lettore si appassiona alle vicende dell'artista e ripercorre sia la sua vita che il suo talento, oltre a scoprirne le grandi opere: se la sua carriera artistica iniziò con l'apprendistato presso il Perugino, fu a Firenze e a Roma che il suo genio sbocciò e lo portò a dipingere e progettare quei capolavori che lo avrebbero reso celebre in tutto il mondo e che ne fanno ancora oggi uno degli esempi più fulgidi del genio rinascimentale.

Raffaello è un'opera che si legge in poco tempo ma che consente di scoprire molte curiosità sulla vita dell'uomo e dell'artista.
Consigliata a tutti, magari accompagnata dalla visita alla mostra nella splendida cornice delle Scuderie del Quirinale.

Ilaria Pocaforza