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#CritiCOMICS - Il ritorno del "demone di Transilvania" secondo Strukul e Mutti

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Vlad. Neve e fuoco
di Matteo Strukul (testi) e Andrea Mutti (illustrazioni)
Feltrinelli Comics, 2019

pp. 64
€ 14,00 (cartaceo)


Vlad. Neve e fuoco arriva, attesissimo, dopo aver tenuto i lettori in sospeso per alcuni mesi, a chiedersi cosa sarebbe stato di Vlad Dracul, lasciato alle soglie di una guerra che già si immaginava cruenta. Il secondo volume della saga illustrata, dedicata al personaggio storico a cui Bram Stoker si ispirò per la creazione del suo famoso vampiro, inizia dove si concludeva il precedente (qui la recensione), conferendo un nuovo valore alla famigerata “sete di sangue” del suo protagonista. 
Il voivoda di Valacchia cala sulle armate dell'Impero Ottomano, violento e implacabile nel far strazio dell'avversario. Fin dalle prime pagine ritroviamo l'immagine di un uomo complesso, inquieto, perseguitato da una memoria che non gli lascia tregua. Il suo agire è sempre al tempo stesso nobile, cioè orientato alla liberazione della sua terra, e fortemente personale, mosso da istanze di vendetta. Anche per questo egli rifiuta di seguire le leggi dell'onore in combattimento e risulta tanto più terribile, nelle illustrazioni drammatiche di Andrea Mutti, mentre pasteggia solitario in mezzo ai cadaveri dei nemici.
Nel progettare la sua avanzata ai danni di Maometto II, Vlad cova la sua rabbia nascosta e mai sopita (per lui "l'ira è il bene più prezioso. E non riposerà mai"). Come osserva lui stesso, creando un perfetto contrappunto tra testo e figurazione, "i giorni degli eroi sono finiti. E sono iniziati quelli dei demoni!". E proprio un demone appare Dracul, mentre si abbatte sugli avversari con i capelli neri come “una macchia d’inchiostro”, circondato da corvi che costituiscono “l’ala nera della [sua] vendetta”. 
Ancor più dei testi, in questo nuovo volume protagoniste sono le immagini. Andrea Mutti dà il meglio di sé in scene di battaglia che tolgono il fiato, ma anche nel restituire l'anima terribile e tormentata del protagonista, la sua solitudine angosciata, la sua ferocia indomabile. La narrazione procede per salti temporali, soffermandosi sui momenti salienti, resi attraverso dettagli più simbolici che didascalici.
Elemento che stona rispetto al tratto nervoso del disegno e alle sfumature acquerellate delle campiture, meravigliosamente armonizzati all’interno delle tavole, è lo stile grafico degli elementi onomatopeici, di cui si fa un uso ben più nutrito che nel primo volume della serie e che mal si coordinano con il resto – per forma e colore più adatti ai supereroi che all’irruenza del "demone di Transilvania".
Rispetto a Le lame del cuore, Neve e fuoco ci permette di indagare maggiormente il privato del protagonista e ci apre degli scorci, seppur momentanei, sul suo passato. L’opera concede inoltre maggior spazio ai comprimari: oltre a Vlad e Katharina, acquistano spessore anche Maometto II e Radu, fratello del voivoda e concubino del sultano.
Lo scontro tra i due schieramenti assume nella narrazione valenza epica: da un lato il signore di Valacchia, che è disposto a devastare la propria terra pur di non cederla agli avversari e rendere ardua la loro avanzata, dall'altra il sire ottomano, che "porta con sé l'inferno" e vuole "annichilire il voivoda", senza sapere che nel suo nemico la morte divampa, che per lui la guerra è la più cara delle amanti, che egli non teme il sacrificio della propria vita. Se ne renderà conto soltanto di fronte alla prova evidente della passione che lo brucia internamente, nel trovarsi di fronte alle "foreste d'impalati" a cui la figura storica di Vlad Dracul deve il suo soprannome. Purtroppo, anche in questo caso la storia di interrompe troppo presto, sospendendo il lettore sull'imminenza della resa dei conti e lasciandolo a domandarsi quale vie – grafiche, narrative – intraprenderà l'efficace duetto Strukul-Mutti per la conclusione della saga. 

Carolina Pernigo









È da poco in libreria il secondo volume del #graphicnovel dedicato a #vladdracul, ovvero Vlad l'Impalatore, signore di Valacchia, la cui sete di sangue fu reinterpretata magistralmente da #bramstoker nella figura di #dracula. Il duo creativo composto da @matteostrukul e @andreamutti9 funziona ancora una volta, restituendo la personalità tormentata del protagonista attraverso testi e immagini, in un volume che risulta sempre troppo breve e lascia il lettore in trepidante attesa del successivo. E voi? L'avete già letto? Che ne pensate? Vi piace la chiave di lettura scelta dagli autori? #andreamutti #matteostrukul #feltrinelli #instabook #instalibro #bookstagram #bookoftheday #bookish #igreads #igbooks #readingnow #newbook #bookaddict #booklover #cover #bookcover #inlettura #cosebelle #fumetto #bramstokersdracula #criticaletteraria @lafeltrinelli
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