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Un libro romantico, fresco e moderno, lontano dagli stereotipi: "L'astrazione non è la mia passione principale" di Adelio Fusé

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L'astrazione non è la mia passione principale
di Adelio Fusé

Manni, 2018


pp: 352
€ 20,00 (cartaceo)



Esiste un'affinità chimica al mondo, piuttosto inspiegabile, che spesso porta due o più persone ad attrarsi come magneti. Goethe forse avrebbe definito "affinità elettivequesta tipologia di legami, ma Adelio Fusé non si sofferma sulla ricerca di una definizione di quel fatidico incontro/scontro, che porta i personaggi di L'astrazione non è la mia passione principale a vivere un'avventura folgorante e appassionata, che sfiora la metafisica percezione dell'essere umano.

Il paesaggio assolato della Meseta è lo sfondo in cui una giovane pop-star, in fuga dal successo, salva la vita di un fotografo attempato. I due scopriranno successivamente di avere in comune il forte desiderio di cancellare le orme della professione svolta fino a quel momento, per abbracciare un nuovo senso di libertà, lontano dal pubblico e dal mercato dell'industria.
Abbandonare l'arte tuttavia non è un mestiere semplice e la passione si aggiunge, dando vita a una nuova dimensione dello spirito, che inevitabilmente solletica la Musa beffarda. Adelio Fusé ha il dono di saper incollare fin dal primo istante il lettore al testo, che trabocca di spontaneità mista ad una ricercata poetica linguistica di rara bellezza. Fin dalle prime pagine si avverte la sensazione di essere coinvolti in un vortice di emozioni e sensazioni al limite del tattile, che contribuiscono a ricreare mentalmente le fattezze di Emmeline (Sylvianne Loy) e Rino, i due personaggi principali, provando una profonda empatia per le loro scelte e condizioni di vita. 


Il soggetto fotografato e il fotografo sullo stesso ring, entrambi sfiniti dalla pressione del pubblico, vittime di uno star system che spreme senza lasciar vittime illese, tritando, in quel calderone di suoni e immagini, persone di ogni età e sesso, giocando con le loro anime e la percezione di un sé che rivendica la propria essenza e presenza. Tra le sponde del comune campo di battaglia nasce l'amore, quello sensuale, ma anche quello vero, che si manifesta attraverso la comprensione e accettazione dell'altro, irriverente e libero, sfrontato e unico. Un sentimento che trascende il tempo e le distanze, unendo due persone apparentemente troppo lontane negli anni, ma assolutamente vicine nell'animo.


Un libro romantico, fresco e moderno, lontano dagli stereotipi, che si legge in un soffio e lascia una piacevole sensazione di respiro, quasi il nostro vissuto potesse per un secondo beneficiare della stessa fuga dalle costrizioni del quotidiano.

Elena Arzani