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Culture Chanel - La Donna che Legge

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CULTURE CHANEL, La donna che legge


Rue Cambon, a Parigi, ospita ancora oggi una nutrita libreria di perle della letteratura, a cui si affiancano immagini dei paraventi di Coromandel. Qui gli odori di rilegature in cuoio lustrato si mescolano sempre ai sentori del profumo feticcio di Gabrielle, in arte Coco Chanel, il N°5. Ca’ Pesaro, Galleria Internazionale d’arte moderna, Venezia, ospita la mostra CULTURE CHANEL, La donna che legge, visitabile fino all’8 Gennaio. Il progetto ideato ed elaborato da Jean-Louis Froment, che ne cura la direzione artistica, si inserisce nell’ambito di una “collezione di mostre” dedicate alla Maison Chanel e Gabrielle. La donna che legge, settimo episodio di CULTURE CHANEL, s’interessa a Gabrielle Chanel dalla prospettiva inedita del suo rapporto con la letteratura e gli scrittori.




La lettura è stata la compagna di vita dell’ultima grande leggenda della moda francese: Coco. Sovversiva, artista pionierista, incredibilmente coraggiosa e colta, Coco Chanel ha creato un proprio vocabolario estetico attingendo ispirazione dai libri, dalla frequentazione di alcuni tra i poeti e letterati più influenti del suo periodo, dall’amore per la Russia e per gli ori di Venezia, tradotti in capi di vestiario che svelano un gusto spiccato per il barocco ed il classicismo. Questo dialogo attraverso le epoche, che va dall’Antichità no ai contemporanei, è costellato in particolare di riferimenti alle opere di Omero, Platone, Virgilio, Sofocle, Lucrezio, Dante, Montaigne, Cervantes, Madame de Sévigné, Stéphane Mallarmé, ed entra in risonanza con gli autori che lei ha frequentato e apprezzato, come lo stesso Pierre Reverdy, Max Jacob o Jean Cocteau.



“Se apriste oggi una storia della nostra letteratura dovreste trovarvi il nome di un nuovo autore classico: Coco Chanel. Chanel non scrive con carta e inchiostro (salvo nel suo tempo libero) ma con tessuti, forme e colori; ciò non toglie che le si attribuiscano comunemente l’autorità e lo stile di uno scrittore del Grand Siècle, elegante come Racine, giansenista come Pascal (da lei citato), filosofo come La Rochefoucauld (che lei imita inventando le proprie massime), sensibile come Madame de Sévigné...”. Roland Barthes nel 1967. 



Fin dalla sua più tenera età, Gabrielle Chanel ha fatto dei libri i suoi compagni, come confiderà all’amico Paul Morand: “I libri sono stati i miei migliori amici”Dai classici greci ai poeti moderni, la fornitissima biblioteca di Gabrielle Chanel svela opere che hanno segnato la vita e modellato la personalità di quella che fu una grande lettrice. In totale, circa 350 pezzi, da considerare come elementi che delineano il ritratto intimo di una creatrice, mostrata attraverso le sue letture, che ha saputo fare della propria vita una leggenda. Sviluppata attorno a quattro sequenze: La vita che conduciamo, Le con denze dell’invisibile, Thoughts that make you think e Gli aspetti del tempo, la mostra permette di scoprire libri, numerose dediche, archivi, fotografie, quadri, disegni, oggetti d’arte provenienti dal suo appartamento, gioielli e profumi entrano in risonanza con un guardaroba di creazioni di moda, firmato da Karl Lagerfeld, che svelano, al pari di una biblioteca, il vocabolario estetico ideato da Gabrielle Chanel e costantemente arricchito nel tempo.   

Dopo Mosca nel 2007 (Museo Statale delle Belle Arti Puškin), Shanghai (Museum of Contemporary Art) e Pechino (National Art Museum of China) nel 2011, Canton (Opera House) e Parigi (Palais de Tokyo) nel 2013, Seul (Dongdaemun Design Plaza) nel 2014, è la volta di Venezia, che si caratterizza per un nuovo tema di osservazione dell’affascinante e leggendaria storia di Coco.  Questo settimo episodio di CULTURE CHANEL evoca l’universo creativo di Gabrielle Chanel nell’ottica inedita del suo rapporto con il libro e la lettura.Oggetti d’arte provenienti dal suo appartamento parigino sono esposti per la prima volta, insieme a gioielli e a profumi.


Elena Arzani


CULTURE CHANEL, La donna che legge
Dal 17.9.2016 ALL’8.1.2017CA’ Pesaro, Galleria Internazionale d’arte moderna, Venezia


(Tutte le immagini sono di proprietà dei rispettivi autori e ne è vietata la riproduzione © Si ringraziano l'ufficio stampa di Cà Pesaro e l'archivio della Maison Chanel, per la gentile concessione d'uso e collaborazione)