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«La vita può, anzi deve, essere stupore e meraviglia»: sull'importanza di guardare il mondo da un'altra prospettiva. "Le cose non sono come sembrano", di Paolo Legrenzi

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Le cose non sono come sembrano. Perché la vita è meglio di come la immaginiamo
di Paolo Legrenzi
Milano, Solferino, 2023

pp. 240
€ 17,00 (cartaceo)
€ 12,99 (ebook)

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"Le cose non sono come sembrano!" Quante volte abbiamo sentito pronunciare queste parole, nelle occasioni più disparate? Che si trattasse di spiegazioni fantasiose per coprire colpe più o meno scoperte oppure tentativi di creare un'attesa che potesse far luce su un mistero, questa frase dà sempre luogo ad uno stato di curiosità perché se le cose non sono come appaiono, allora, come sono? Ecco, il libro di Paolo Legrenzi, professore emerito di Psicologia presso l'Università Ca' Foscari di Venezia, si offre al pubblico come un saggio sul tema, agile e comprensibile senza per questo rinunciare mai al rigore e all'esattezza. Il sottotitolo, "perché la vita è meglio di come la immaginiamo", ci mette sulla strada giusta per capire che ciò che andremo a leggere ha come oggetto le scienze cognitive e i meccanismi di percezione e decodifica del mondo attorno a noi. Infatti, le quattro parti di cui si compone il libro, passano in rassegna diverse circostanze, dall'opportunità di entrare nella prospettiva personale dell'altro, per capire il punto di vista di un'altra persona, ai meccanismi del pessimismo, fino a interrogarsi sulle funzioni e definizioni del sacro. Oltre a questi, però, molti altri argomenti vengono toccati, perché lo scopo è quello di invitare a guardare il mondo con altri occhi, più aperti e più consapevoli. Per cambiare punto di vista, Legrenzi parte col citare un fatto che lo riguarda personalmente e che può essere utile per capire l'approccio di quest'opera:

A casa mia, da decenni, è affissa alla parete di un bagno una mappa della Terra ribaltata. In alto si vede quello che per solito è disegnato in basso, viceversa. Vedo la mappa quando mi lavo i denti e serve come memento a cercare di iniziare ogni giornata con il proposito di scoprire cose nuove, mutando prospettiva. (pp. 19-20)

Perché, come dice l'autore nella Premessa:

La vita può, anzi deve, essere stupore e meraviglia. Le scienze cognitive possiedono gli strumenti sia per scoprire le origini e i fraintendimenti del senso comune sia per portare alla luce queste bellezze che spesso sono offuscate, banalizzate, reputate doti naturali. (p. 9)

Come detto precedentemente, davvero molti sono gli aspetti che vengono coinvolti dalla trattazione di Legrenzi, ed elencarli semplicemente qui sarebbe decisamente riduttivo. Ci soffermiamo, però, a titolo di esempio, su uno di questi, ovvero un paragrafo che tenta di rispondere ad una domanda decisamente ricorrente: gli altri sono come sembrano? Questo interrogativo muove una convinzione particolarmente diffusa, ovvero quella di saper capire una persona da una sola occhiata o un'unica conversazione. Legrenzi, con acume e profondità, smuove le radici di tale idea, dimostrandoci il funzionamento della mente e i suoi inganni.

Particolarmente interessante, poi, è la trattazione sull'importanza del relativismo, della necessità di sapersi mettere nei panni altrui, attuato tramite la metafora delle bolle, anche per evitare di scadere in fraintendimenti e possibili conseguenti pregiudizi.

Ogni capitolo, infine, è corredato da una ricca e interessante biografia, utile non solo a comprendere la vastità e la complessità degli argomenti trattati, ma anche a costituire un eventuale punto di partenza per un approfondimento personale, oltre che una riprova del rigore metodologico del testo.

Insomma, un libro davvero molto interessante, dallo spirito divulgativo e che riesce a far comprendere tematiche complesse e affascinanti.

Valentina Zinnà