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L'evoluzione della figura della donna del manga giapponese secondo Beatrice Lorenzi: il corpo femminile in un viaggio tra fumetti cult

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Il cammino dei ciliegi - Le donne nel manga
di Beatrice Lorenzi
Il Saggiatore, settembre 2023

pp. 184
€ 16 (cartaceo)


Beatrice Lorenzi, content creator, presentatrice e modella molto seguita sui social, esordisce con questo volume illustrato che si concentra sull'evoluzione della figura della donna del manga giapponese.
La stessa autrice ci spiega nell'introduzione:
è questo il senso che abbiamo dato alle pagine di questo libro: chiederci in che modo il manga rifletta sui corpi, e in particolare sui corpi delle donne. In che modo i mangaka e le mangaka hanno dato rappresentazione del femminile, in che modo sono stati partecipi della rivoluzione di genere che stiamo attraversando (p. 10)
La discussione si apre con un'interessante disamina della figura della Principessa Zaffiro e che rappresenta il primissimo personaggio "femminile" ma dai tratti, comportamenti e caratteri non binary. Il manga esordisce infatti con un errore del cielo che assegna alla neonata Zaffiro sia un cuore maschile che femminile (sorprende, forse, che ci troviamo negli anni '50). L'associazione naturale e conseguente è presto fatta: Lady Oscar.
Nel testo, Lorenzi intitola il capitolo dedicato "Una rivoluzione queer: le rose di Lady Oscar": Ryoko Ikeda, fra le autrici del Gruppo 24 più famose in Occidente, crea la storia, che tutti conosciamo, di una donna nata da un padre che desiderava un maschio. Nonostante il conflitto interiore, la protagonista sembra comoda nei suoi panni, e la vera sorpresa è la figura di André
Il «cavalier servente» della nostra protagonista si pone da subito in una posizione subordinata, senza che però questo infici il suo essere uomo: è un servitore della casata, un abile combattente ma meno dotato di Oscar; il suo è un amore passionale, disperato: più di una volta si sacrifica per salvarla, è disposto a soffrire per vederla felice. Eppure, il suo desiderio è di vederla donna, mentre Oscar sembra in conflitto, ma tutto sommato apprezza ognuna delle sue identità. Le rose di Versailles rappresenta tante femminilità distinte: quelle di Oscar e Maria Antonietta, le due narratrici, sono sicuramente le più emblematiche (p. 29)
Il saggio continua su questi termini, soffermandosi continuamente sulle tipologie di personaggi femminili, con Neon Genesis Evangelion e le figure iconiche di Lilith, Rei, Asuka e le altre, ognuna con le proprie caratteristiche fisiche e di pensiero, tutte vittime e carnefici allo stesso modo. Il successivo capitolo, molto interessante, è dedicato a  Attack of Titan, manga e anime che ha avuto tantissimo successo in questi ultimi anni, che rappresenta personaggi femminili, come Mikasa, forti, indipendenti, muscolosi, fieri. 
L'accento è posto soprattutto sul corpo, come dicevo in apertura: se la maggior parte dei manga più famosi hanno donato alla donna i tipici tratti occidentali - occhi enormi, labbra carnose, seni prosperosi, capelli ondulati - man mano che si va avanti, e qui intervengono manga come Nana e Tomie, ci si riappropria di una coscienza, se vogliamo, nazionalistica, e le protagoniste assumono molto più l'aspetto che "dovrebbero avere" se davvero fossero giapponesi, cosa che di fatto è.
Lasciando per un momento da parte Margot di Lupin, altra donna rappresentata come una femme fatale, perfetta rappresentazione della perfezione esteriore occidentale, nonché le donne di Sailor Moon (nel testo c'è una lunga parte dedicata, quindi non mi ci soffermo) prendiamo in considerazione i personaggi femminili di Studio Ghibli: natura, progresso, conflitto, incarnati (la maggior parte delle volte) in bambine, non donne, e nella costruzione di personaggi femminili malvagi che hanno le stesse complessità emotive delle loro controparti buone. Come ci dice Lorenzi, 
è una novità del mondo dell'animazione [...] in questo Miyazaki è stato un precursore di un modello di riferimento per i principali manga degli anni duemila. (p. 80)
Una sezione è poi, ovviamente, dedicata a One Piece, Naruto e Bleach, manga action con protagonisti personaggi adolescenti. E come non menzionare il cult Berserk? La bellissima figura di Caska, motore e parte della gloriosa armata dei Falchi (personaggio dal finale tragico, chi ha letto il manga e ha visto l'anime sa di cosa parlo) una donna forte, orgogliosa, fedelissima ma, al tempo stesso, consapevole dei propri sentimenti e che non si tira indietro davanti all'orrore.
Corredato da moltissime immagini e cover, questo saggio è un ottimo spunto per iniziare a introdursi nella questione dell'immaginario comune riguardo la donna e la sua rappresentazione nel manga. Il linguaggio è semplice, scorrevole, adatto anche a un pubblico adolescente
Lo consiglio se siete fan dei manga in generale e se vi interessa il modo in cui gli artisti giapponesi hanno evoluto il loro modo di pensare e disegnare i personaggi femminili nei fumetti più conosciuti.

Deborah D'Addetta