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#PercorsiCritici - n.21 - Un caldo abbraccio: libri ambientati in autunno

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Ormai da qualche settimana è arrivato l'autunno e le nostre case si sono riempite di zucche e conserve, miele e noci. Via i tè ghiacciati che ci hanno rinfrescato in questa torrida estate e fuori le tisane che sappiamo già saranno compagne di letture per i prossimi mesi, magari accompagnati da un gattone che fa le fusa accanto a noi.
Per noi lettori accaniti, infatti, questa è la stagione ideale per tirare fuori copertine e infusi e metterci in poltrona con un ottimo libro, mentre fuori piove o tira un forte vento. Per questo #PercorsiCritici, quindi, abbiamo pensato di proporvi dei libri che parlano di questa stagione, per accompagnarvi nell'atmosfera del periodo, magari mentre in forno cuoce un dolce alla zucca

Il primo libro che vi proponiamo è una raccolta di racconti, pubblicato dalla Scuola Holden, i cui maestri hanno selezionato brevi storie ambientate durante la stagione che dà il titolo al volume. Playlist Autumn (Milano, Feltrinelli, 2020), in realtà, fa parte di un progetto più ampio, in cui racconti legati ad un certo periodo temporale vengono accompagnati da intersezioni scritte dai curatori e da foto che creano un universo visivo legato alla stagione a cui si sta facendo riferimento.

L'autunno è anche il periodo che domina nella recentissima uscita di Mario Ferraguti, L'autunno in cui tornarono i lupi (Bottega Errante edizioni, 2020). Infatti, è durante questa stagione che nel piccolo borgo di Pieve dei Lampi, arroccato sulle alture appenniniche,  si sparge la voce del ritorno dei lupi, un animale di cui si erano perse le tracce, tanto da veder sparire, nella parlata locale, anche il termine che lo definiva. In questo libro, lo scrittore Mario Ferraguti, ricercatore e autore di storie di folklore della zona appenninica, scrive una storia che unisce realtà e finzione: infatti, la crescente urbanizzazione e il sempre maggiore popolamento delle zone montane ha portato con sé il progressivo allontanamento di questo animale, fino a che è diventato una specie in via di estinzione, dichiarata non cacciabile a partire dagli anni Settanta.
La situazione oggi sta in parte cambiando poiché lentamente l'animale sta tornando a popolare le montagne; tale avvenimento viene messo in scena all'interno del libro e questa ricomparsa improvvisa si configura, per gli abitanti della zona, come una vera e propria minaccia, fino a diventare simbolicamente l'emblema di un'invasione da cui difendersi. Una stagione, quindi, che vede sulla scena, tra le nebbie delle foreste appenniniche, l'atavico scontro tra uomo e animale.

La montagna fa da sfondo anche al libro di Angela Nanetti, Neve d'ottobre (Neri Pozza, 2021), in cui le prime cime imbiancate favoriscono il ripiegamento introspettivo del protagonista. Riccardo Mosca, avvocato, dopo la vittoria al concorso in Magistratura si trasferisce in Trentino con la famiglia. Qui accadranno degli eventi che costringeranno Riccardo a fare i conti con sé stesso, soprattutto in relazione a quel figlio così ribelle. Un libro in cui le scelte del passato diventano oggetto di riflessione, in cui un momento avrebbe potuto cambiare tutto.

Se Ferraguti e di Nanetti ci parlano delle alture italiane, Banana Yoshimoto ci porta all'altro capo del mondo per mostrarci la stessa stagione ad una diversa latitudine. High and dry - Primo amore (Feltrinelli, 2011), racconta la storia di Yuko, ragazza timida ed introversa, capace di intuire con estrema esattezza i pensieri e le sensazioni altrui. La delicatezza della protagonista ben si confà alla stagione che fa da sfondo al libro, e le tinte autunnali recano in sé la morbidezza delle coloriture che la stessa Yuko usa nei suoi disegni. L'amore che qui ci viene raccontato e che viene vissuto da Yuko per il suo insegnante di disegno prende corpo e forma tra il giallo delle foglie secche e il marrone vivo delle castagne appena nate.

Anche Jessica Au ha deciso di parlare dell'autunno del Sol Levante: Tempo di neve (Il Saggiatore, 2022), libro d'esordio dell'autrice e vincitore del Novel Prize e che racconta il lento riavvicinamento di una madre e di una figlia sullo sfondo di una Tokyo autunnale. Di fronte ad un ramen con cui scaldarsi, da mangiare mentre una fitta pioggia cade sulla tettoia, le due donne, molto diverse tra loro poiché cresciute in due universi separati e distanti (la madre, nata e cresciuta in una Hong Kong dalle tradizioni millenarie, la figlia nella più moderna Australia) ritroveranno il modo per comunicare.

Tuttavia, l'autunno non è solo lo scenario caldo e rassicurante in cui tirare fuori le coperte dall'armadio e preparare dolci alla zucca, ma è anche la stagione della festa più mostruosa dell'anno: Halloween! Le tenebre che avvolgono le serate uggiose, quindi, possono far posto anche a letture meno rilassanti e in tale direzione va Il popolo d'autunno, di Ray Bradbury (Mondadori, 2002). In questo libro, infatti, la calma della piccola cittadina di americana di Green Town viene turbata dall'arrivo del "Grande Spettacolo Pandemonio di Mr Dark e Mr Crooger", un circo che raccoglie le più grandi e sbalorditive attrazioni esistenti sulla Terra. Uno spettacolo in cui, però, gli artisti non sono semplici circensi ma creature misteriose, in grado di far avverare tutti i desideri ma a delle condizioni ben precise. A contrapporsi a questo circo ci sono due ragazzini, William Halloway e James Nightshade, due ragazzini che cercheranno di sconfiggere questo "popolo d'autunno".

E a voi, quale ispira di più per un uggioso pomeriggio autunnale?