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Il sogno dei tolkieniani si avvera: la saga HoME sarà finalmente tradotta per intero da Bompiani

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Il libro dei racconti perduta - seconda parte
di J.R.R.Tolkien, a cura di Christopher Tolkien
Bompiani, settembre 2022

Traduzione di Cinzia Pieruccini/Luca Manini

pp. 480
€ 18 (cartaceo)
€ 9,99 (e-book)


Si avvera il sogno di migliaia di tolkieniani in Italia. Dopo un tentativo fatto sempre da Bompiani nel 2013 di tradurre l'enorme saga conosciuta dai fedelissimi come HoME (History of Middle Earth) ovvero La Storia della Terra di Mezzo, la casa editrice ci riprova, rimettendo mano ai primi due volumi pubblicati anni fa e che, con grande indignazione dei fan, avevano titoli discordanti rispetto agli originali. Parlo infatti di "Racconti incompiuti" e "Racconti ritrovati" (2013). 
Con un post su Facebook dell'ottobre 2021 infatti Bompiani annunciava di voler riprendere il viaggio interrotto della saga di Tolkien, promettendo di pubblicare anche i successivi volumi con una data ultima idealmente nel 2026.
Ma cos'è HoME? Si tratta di un immenso lavoro costituito da ben dodici volumi (più un tredicesimo che comprende solamente gli indici di tutti) e, come dice il titolo stesso, comprende gran parte del legendarium di Tolkien. Voluto dal padre e pubblicato dal figlio Christopher, che si è occupato - e si occupa tuttora - della ricostruzione "genealogica" degli scritti paterni, ha visto la luce col primissimo volume "Il libro dei racconti perduti - Prima parte" nel maggio 2022. Questo secondo volume invece "Il libro dei racconti perduti - Seconda parte" è del settembre appena passato e, per la gioia dei fan, il terzo "I Lai del Beleriand" uscirà a fine ottobre 2022.
Nel primo volume abbiamo trovato diversi racconti, arricchiti dai commenti e dalle note dello stesso Christopher, che aiutano a comprendere meglio ciò che Tolkien volesse dire in certi passaggi, anche se il ritmo della lettura chiaramente viene spezzato. Vi si trovano, in forma germinale e perciò allusiva, i grandi temi narrativi della cosmologia tolkieniana: gli Ainur, i grandi dèi che si innamorano del mondo da loro creato e vi si rifugiano; la lotta mai conclusa contro Melko, il dio enigmatico e maligno; l’avvento nel mondo degli Elfi, creature di Ilúvatar; il racconto del Sole e della Luna; l'avvento dell'umanità, insomma quelle tematiche riprese poi in modo frammentario anche ne "Il Silmarillion". 
Questo secondo volume segna il ritorno di alcuni personaggi e vicende incontrati nel primo, ma anche la comparsa di creature, episodi e leggende nuovi. Tra le narrazioni che costituiscono i pilastri su cui si regge la storia di Arda si trovano la storia d’amore tra Beren e Lúthien, le avventure di Túrin Turambar e lo spaventoso confronto con il drago Glorund, ma anche la strenua resistenza dei signori elfici contro l’esercito di Morgoth e la creazione della collana dei Nani, la splendente Nauglafring.  
Il terzo volume (lo dico in anteprima) conterrà anche  tre poemi incompiuti e un commento di C. S. Lewis, che lesse i versi nel 1929.
Cosa si può dire di un libro come questo allora?
Sicuramente è uno di quei testi per chi ha già cognizione dell'opera di Tolkien, non lo consiglierei come primo approccio, e non perché non sia interessante, ma per la sua natura: è vero che sono racconti, ma la struttura frammentata e quasi accademica che un po' mi ricorda il sistema di parafrasi e note a piè di pagina di opere come "La Divina Commedia" lo rende un testo da affrontare con una certa attenzione, perché ugualmente epico e monumentale.
I volumi si possono leggere in modo slegato? A mio avviso sì, ma ovviamente è meglio seguire l'ordine, considerando che si tratta di una saga e che molti personaggi tornano in più vicende. 
Il fascino è innegabile: per chi ama l'universo della Terra di Mezzo leggere di com'è stata creata, delle origini del mondo - una Genesi in tutto e per tutto coerente e dettagliata - della creazione delle razze, delle storie d'amore immortali, degli intrighi, le guerre e la lotta al male (ben prima dell'entrata in scena di Sauron) ha del magico.
Ho trovato bellissimo il primo racconto (che, pur essendo tolkieniana, non avevo mai letto se non in modo spezzettato nel XIX capitolo de "Il Silmarillion") "Il racconto di Tinùviel", il quale narra dell'incontro tra Beren e Lúthien e della loro ricerca del Silmaril, una delle storie d'amore più straordinarie di tutta la letteratura, al pari di Romeo e Giulietta o Mr. Darcy ed Elisabeth Bennet: mortale lui, elfa divina lei, dovranno passarne di cotte e di crude per potersi unire in matrimonio, compresa un'innumerevole serie di avventure e prove quasi impossibili. Non mi dilungo per evitare spoiler, ma il genio di Tolkien qui non si è risparmiato.
Complice soprattutto la messa in onda della nuova serie Amazon Prime "Gli Anelli del Potere", una sorta di prequel a quello che poi sarà "Il Signore degli Anelli", libri come questo sono accattivanti e indispensabili per calarsi maggiormente e con più cognizione nella storia. 
Attendiamo dunque con eccitazione le successive uscite dei volumi di HoME.

La serie completa:
  1. Il Libro dei Racconti Perduti – Prima Parte (The Book of Lost Tales Part One)
  2. Il Libro dei Racconti Perduti – Seconda Parte (The Book of Lost Tales Part Two)
  3. I Lai del Beleriand (The Lays of Beleriand)
  4. La Formazione della Terra di Mezzo (The Shaping of Middle-earth)
  5. La Strada Smarrita e altri scritti (The Lost Road and Other Writings)
  6. Il Ritorno dell’Ombra (The Return of the Shadow)
  7. Il Tradimento di Isengard (The Treason of Isengard)
  8. La Guerra dell’Anello (The War of the Ring)
  9. La Disfatta di Sauron (Sauron Defeated)
  10. L’Anello di Morgoth (Morgoth’s Ring)
  11. La Guerra dei Gioielli (The War of the Jewels)
  12. I Popoli della Terra di Mezzo (The Peoples of Middle-earth)
  13. The HoME Index
Deborah D'Addetta