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«Ma cosa c'entrano i soldi adesso»: ognuno ha la propria ossessione in "Un oceano senza sponde" di Scott Spencer

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Un oceano senza sponde
di Scott Spencer
Sellerio, 2022

Traduzione di Assunta Martinese

pp. 360
€ 17 (cartaceo)
€ 10,99 (ebook)

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Ho appreso una delle lezioni della solitudine, uno dei suoi sconvolgenti effetti collaterali: quando versi in uno stato di brama inappagata, il desiderio va avanti all'infinito, come un oceano senza sponde. (p. 316)

Che cosa ha commesso Christopher "Kip" Woods? Ce lo chiediamo nelle prime pagine di Un oceano senza sponde, perché è l'io narrante stesso a suggerirci che sta aspettando di scoprire se e per quanto sarà incarcerato. In un carcere senza sbarre, d'altra parte, Kip ha passato la maggior parte della propria vita, innamorato com'era del suo compagno di studi Thaddeus, uomo che in tanti anni non ha mai smesso di polarizzare le sue attenzioni. Eppure ne è passata, di vita sotto i ponti, per l'uno e per l'altro: Thaddeus è sposato e ha due figli, ha avuto un grande successo come sceneggiatore e con i soldi guadagnati si è comprato Orkney, una proprietà enorme sulle rive del fiume Hudson,  dove ha vissuto riempiendo di ospiti le diciotto stanze da letto e dilapidando i suoi guadagni con una leggerezza inaudita. Viceversa, Kip ha lavorato per costruirsi una buona carriera in un'azienda di investimenti: benché l'azienda non abbia mai corso troppi rischi, i suoi successi sono considerevoli e Kip, che non si considera ricco pur lavorando per i ricchi, ha raggiunto una considerevole tranquillità economica. Il suo lavoro, d'altra parte, è l'unico punto fisso nella sua vita: sentimentalmente indisponibile, Kip passa da una storiella all'altra, alla ricerca di un piacere per cui spesso è disposto a pagare. La passione, «mai consumata, mai verificata, mai testata, e soprattutto mai sporcata dai compromessi e nemmeno dalla realtà» (p. 159), è altrove, ed è tutta occupata dall'immaginazione. 

Questa situazione di parziale stasi si sblocca quando Thaddeus, in declino professionale, telefona all'amico e gli chiede di aiutarlo economicamente (fa sua la frase: «I soldi sono soltanto soldi quando li hai. Quando non li hai sono tutto», p. 30). Kip teme che l'amico sopravvaluti la sua disponibilità economica, ma non riesce ugualmente a sottrarsi alla richiesta d'aiuto, per cui accetta di comprare un appezzamento di Orkney, sapendo di legarsi così indissolubilmente a Thaddeus e alla sua famiglia. I suoi viaggi a Orkney si fanno più frequenti: «E anche se spesso mi preoccupava e mi dava fastidio sapere che avevano più bisogno che voglia di avermi nella loro vita, i soldi mi garantivano la mia piccola tana ai confini delle loro esistenze» (p. 129).

Così Kip osserva dall'esterno la vita di Thaddeus, ora tutta impegnata dall'incubo di reperire soldi e, dall'altro canto, dalla scarsa disposizione a trovarsi un lavoro comune, perché uno col suo stile di vita deve puntare a ben altro e un normale mestiere gli impedirebbe di continuare a scrivere. La moglie di Thaddeus, Grace, coltiva intanto il suo sogno di diventare un'artista affermata, a dispetto dei tanti anni di tentativi con soddisfazioni scarse, ossessionata com'è a trattenere la figlia Emma dal mangiarsi l'ennesimo cibo ipercalorico. Il figlio, David, invece ormai è al college e, a parte la sua somiglianza straordinaria con Thaddeus, resta un personaggio sullo sfondo, di cui conosciamo pochissimo. 

Sono invece gli incontri tra Kip e l'amico di sempre a creare una tensione crescente: da un lato c'è la sventatezza con cui Thaddeus chiede aiuti a destra e a manca; dall'altro, l'amore che Kip coltiva dentro di sé, non osando svelare neanche la sua omossessualità. Amore e soldi: due dei più frequenti moventi per un omicidio, non è vero? Ma nessuno ci dice che Kip si è macchiato di qualcosa di tanto grave e, anzi, per scoprire cosa ha fatto e cosa dovrà pagare occorre entrare nei meandri del suo innamoramento tenuto nascosto ai più, e soprattutto all'interessato. 

Un oceano senza sponde torna a trattare il tema del perturbante tra pulsioni tenute a freno, desideri proibiti e continui ripensamenti, a cui Scott Spencer ha abituato i suoi lettori con Un amore senza fine, considerato uno dei romanzi più erotici della letteratura contemporanea. 

GMGhioni