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#LibrisottoLOmbrellone – I consigli di lettura di agosto 2022

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consigli di lettura


Buongiorno lettori,
qualcuno cantava che non si lavora nelle lunghe e oziose ore di agosto. È il mese che più di tutti richiama la lettura di Topolino in spiaggia o, a seconda dell'età, delle parole crociate. Si sonnecchia e ci si addormenta con il libro sul viso per proteggersi dal sole. Ma quale libro potrebbe farci compagnia? Speriamo siate già in vacanza e anche questo mese non vi lasciamo soli e vi consigliamo alcuni titoli perfetti per i lunghi e caldi pomeriggi.

Buone letture e buon inizio agosto.
La Redazione

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Carolina consiglia
"Una donna di mondo e altri racconti" di W.S. Maugham (Adelphi)

Perché: nei dieci racconti che compongono la raccolta, l’autore riesce a tratteggiare con gusto e ironia l’immagine di una società contraddittoria, in continua evoluzione, attraverso personaggi che risultano sempre sfaccettati e a tutto tondo. Soprattutto le donne oscillano continuamente tra aspettative sociali e slanci di autorealizzazione. 
A chi: a chi ama la forma testuale del racconto, a chi voglia avvicinare per la prima volta l’opera variegata di questo autore così particolare, a chi ama i punti di vista inconsueti in testi che hanno comunque la qualità letteraria e l’equilibrio dei classici. 

Claudia consiglia
"Questo immenso non sapere" di Chandra Candiani (Einaudi)

Perché: è un invito alla meraviglia, alla riscoperta di questo sentimento imprescindibile nelle più piccole cose di ogni giorno. Nella natura, nell'amore, nella vita. Un libro pieno di silenzio, alberi, animali amorevoli che ci fa venire voglia di condividere la bellezza e di scriverla per gli altri. 
A chi: a tutti coloro che hanno davvero bisogno di staccare. Che non vuol dire solo cambiare un luogo per un altro, mutare per qualche settimana abitudini di vita, vedere posti nuovi, ma aprirsi a un sentire nuovo, nella speranza che ci accompagni oltre lo spazio di queste vacanze. 

Debora consiglia
"Rincorrendo l'amore" di Nancy Mitford (Adelphi)

Perché: dietro l'apparente semplicità di un romanzo "d'amore", si cela una stratificazione di spunti e di riflessioni in equilibrio fra ironia e dramma. Una lettura godibilissima, storia di legami famigliari, sentimenti, scandali.
A chi: a chi subisce il fascino dell'ambientazione nella campagna inglese, tra ricchi eccentrici, vecchie tradizioni e nuovo ordine. A chi ha letto La sovrana lettrice di Bennet: è proprio questo il romanzo che nell'invenzione di Bennet fa scoprire alla regina il piacere della lettura!

Giada consiglia
"Vediamoci al museo" di Anne Youngson (La Nave di Teseo)

Perché: perché trascorrere qualche momento o qualche giorno in compagnia di un gruppo di amici, può risollevarci da un anno di stress. E, alla fine, è quello che accade in questo romanzo: i due protagonisti si conoscono per puro caso attraverso uno scambio epistolare. Se all’inizio i toni sono formali, pian piano saranno le confidenze dell’uno e dell’altro a diventare protagoniste e da questo nascerà una profonda amicizia capace di far ritrovare loro nuovamente una serenità, ormai considerata perduta.
A chi: ama i romanzi epistolari, a chi ha un debole per le storie dolci e sincere, a chi vuole leggere un romanzo sul potere dell’amicizia.

Giulia consiglia
"L'impronta scarlatta" di Richard Austin Freeman (Ronzani editore)

Perché: tanti sono i personaggi e i romanzi che, per vicissitudini varie o per gusto di mercato, non hanno passato la prova del tempo e sono stati surclassati da altri testi. È quello che è successo a John Thorndyke, il geniale investigatore creato da Richard Austin Freeman, che è stato battuto dal celebre Sherlock Holmes. L'impronta scarlatta è un classico recuperato dove, alle geniali deduzioni, si affianca una rigorosa e chiara descrizione dei metodi scientifici utilizzati. Ad avere gli strumenti, anche il lettore potrebbe replicare le indagini del medico-legale e investigatore che cerca di scoprire chi si è impadronito di un pacco di diamanti chiuso in una cassaforte inviolabile.
A chi: a chi ama i classici del giallo, le indagini scientifiche e ha sempre trovato antipatico Sherlock Holmes. In John Thorndyke potrà trovare un nuovo e brillante investigatore con più umanità del suo collega di Baker Street.

Gloria consiglia
"Il rosmarino non capisce l'inverno" di Matteo Bussola (Einaudi)

Perché: i racconti di questo libro provano a comprendere più da vicino il mondo femminile, raccontandolo. Matteo Bussola, dopo poche righe, riesce già a farci immergere nella vita di una delle sue protagoniste che, diversissime per età, stato sociale, provenienza, desideri, si trovano in un momento rilevante (una crisi, una svolta, una vittoria, una vendetta, un perdono,...). Molto scorrevole e accattivante da leggere anche in vacanza, il libro affronta grandi temi con una levità di stile che riesce a trasmettere forti emozioni. In più, si può leggere un racconto alla volta o uno dopo l'altro, ma state attenti a non esagerare con la fretta: ogni racconto ha bisogno di decantare un po'. Lasciatevi risuonare dentro le storie, leggendole e ripensandole, con lo sguardo all'orizzonte. 
A chi: a chi cerca libri di grande intensità raccontati però con estrema chiarezza stilistica. A chi non ha paura di provare emozioni anche in vacanza. 

Ilaria consiglia
"Solo è il coraggio" di Roberto Saviano (Bompiani)

Perché: il libro di Saviano è effettivamente un romanzo ma, grazie alle fonti e alle testimonianze puntualmente riportate, la fiction narrativa è ridotta al minimo, e il lettore si ritrova a leggere un vero libro di storia contemporanea. Con lo scorrere delle pagine, infatti, scopriamo non solo le lotte dei giusti, ma anche i legami tra le cosche mafiose, le collaborazioni oltreoceano, le testimonianze dei pentiti, le zone grigie tra mafia e politica.
A chi: a chi ancora crede che possa esistere giustizia. Solo è il coraggio è uno di quei libri che andrebbero fatti leggere nelle scuole, perché necessari alla formazione di una coscienza civile nelle giovani generazioni, per ricordare ai ragazzi (ma anche agli adulti, ché troppo spesso se ne dimenticano) che è necessario che noi tutti ci impegniamo per la creazione di una società più giusta, più onesta, più equa partendo dai piccoli gesti e dagli esempi che ci hanno lasciato grandi uomini dei quali c'è ancora un immenso bisogno.

Lucrezia consiglia
“Una forza della natura. Dolly Parton e le donne delle sue canzoni" di Sarah Smarsh (Black Coffee)

Perché: perché è un libro che racchiude molto più di un focus su un genere musicale americanissimo e bianchissimo, che racconta di una donna fuori dagli schemi, Dolly Parton, che ha contribuito a scardinare le strutture fisse e patriarcali di una società descrivibile con altrettanta severità. Perché l’estate porta consiglio, e non c’é niente di meglio se non uscire dalla propria comfort zone geografica per esplorare un mindset culturale differente, che stimoli a guardare alla propria bolla sociale, al proprio essere uomo, donna, altro, al proprio io interiore ponendosi domande e ricercando risposte sfidanti. In compagnia della musica, che guida oltre ogni aspetto inspiegabile della vita.
A chi: una lettura per tutti coloro che amano gli Stati Uniti e la cultura americana, la musica folk e la musica non canonica in generale; per chi, anche d’estate, si diverte a immergersi nella non-fiction spaziando in argomenti diversi e di confine, scoprendo sempre un po’ di sé durante il viaggio.

Olga consiglia
"Paper song n.1" di Alessio Fasano e Niccolò Cedeno (Morsi editore)

Perché: il progetto editoriale e artistico di Morsi affronta la malinconia di un'epoca musicale, dimostrando come i più grandi cantautori di un secolo che si è congedato ormai da più di vent’anni possano ancora parlare alle nuove generazioni, rappresentandole e aiutandole. Perché è sempre un immenso piacere ascoltare le canzoni di quel genio col coppellino di lana e l'orecchino, Lucio Dalla, attraverso le interessanti illustrazioni tutte in formato A3 del giovane artista Niccolò Cedeno.
A chi: a chi vuole fare la conoscenza di nuove realtà editoriali e artistiche; a chi ama il cantautorato italiano dello scorso secolo, e a chi crede che il passato possa essere ancora il presente di vecchie e nuove generazioni.

Olga consiglia anche
"Un problema di tre cani" di S.J. Bennet (Mondadori)

Perché: è un giallo spassoso e coinvolgente quanto basta per il nostro piacevole ozio in riva al mare. Perché è uno di quei romanzi che non pretende nulla dal lettore, al contrario, lo guida, tra il dedalo di corridoi e le sontuose stanze reali di Buckingham Palace, alla ricerca del colpevole di diversi omicidi, delitti intricati che solo la regina Elisabetta II, con la sua determinante memoria storica, può risolvere insieme ai suoi fedelissimi.
A chi è appassionato alle vicende della monarchia britannica; a chi è ancora affezionato ai quaranta episodi della serie tv Netflix The Crown, e a chi semplicemente desidera leggere un giallo che ha tutti gli elementi giusti per essere plausibile e dunque godibile.

Sabrina consiglia
"Le donne dell'Acquasanta" di Francesca Maccani (Rizzoli)

Perché: perché è una bella storia ambientata nella Sicilia di fine Ottocento nella quale è possibile cogliere i primi segnali di una coscienza femminile, il primo bozzolo di "diritti" nel mondo del lavoro, una parola che allora era praticamente sconosciuta. E perché i personaggi che danno corpo a queste primissime rivendicazioni sono disegnati alla perfezione, in particolare Franca, sigaraia alla Manifattura Tabacchi dell'Acquasanta, ribelle, fiduciosa nei propri mezzi ed eroina ante litteram.
A chi: a tutti coloro che cercano una storia seria, interessante, che presenta agganci solidi e studiati con la storia, a chi vuole lanciare uno sguardo sulle condizioni miserevoli in cui erano costrette a lavorare le nostre progenitrici poco più di un secolo fa.

Sabrina consiglia anche
"Il cercatore di luce" di Carmine Abate (Mondadori) 

Perché: perché racconta la storia umana di uno dei pittori più lirici e più amati, Giovanni Segantini, l'artista che dipinse le montagne, le vette, la neve, le valli inondate di sole, i montanari, i loro antichi e faticosi mestieri. In pratica, il pittore che seppe disegnare su tela l'anima dei monti. Il libro di Abate ce lo restituisce in una biografia romanzata che, come in un'altalena temporale, ci conduce all'interno della storia e dell'umanità di Segantini, attraverso uno sguardo nuovo e moderno.
A chi: a tutti coloro che amano la montagna e la luce unica che può dare un'alba sulle vette e a tutti coloro che amano l'arte perché il romanzo ci racconta la breve vita del pittore attraverso le sue opere che, nate sull'onda del Verismo, hanno poi virato verso il Simbolismo, passando per suggestioni naturalistiche. Quadri in cui la natura, attraverso le sue immagini, testimonia verità e lancia messaggi.