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"I draghi, il gigante, le donne": il memoir di Wayétu Moore tra Liberia e Stati Uniti

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I draghi, il gigante, le donne
di Wayétu Moore
edizioni e/o, gennaio 2022

Traduzione di Tiziana Lo Porto

pp. 288
€ 18,00 (cartaceo)
€ 11,99 (ebook)


Tutu ha cinque anni e vive con la sua famiglia a Monrovia, in Liberia. Vive nella Liberia degli anni Novanta, la Liberia della straziante guerra civile. La piccola Tutu prova a raccontare questo conflitto con gli occhi dolci, ingenui e le parole innocenti di una bambina che vede i draghi che combattono nella foresta, dove i principi hanno la meglio o vengono sconfitti. Per lei i rumori degli spari delle armi imbracciate dai ribelli sono tamburi al cui ritmo ballano i danzatori delle campagne del Malawala Balawala. La guerra però non è la prima ferita che viene inflitta a Tutu, già dalle prime righe del primo capitolo del romanzo Tutu fa notare l’assenza di Mam, la madre partita per gli Stati Uniti per proseguire gli studi alla Columbia University a New York grazie a una borsa di studio.
Mam. L’ho sentito di nuovo da un’altra stanza, come mi succedeva sempre quando gli adulti stavano attenti a non menzionare quel nome se ero nei paraggi, come fosse una cosa sacra e al tempo stesso motivo di punizione, e le sono corsa incontro. (p. 13)
Alla costante ricerca di Mam, Tutu, le sorelle Wi e K, il papà e la nonna fuggono dalla guerra, attraversando la Liberia a piedi, incontrando amici e nemici, ma Tutu sa che sarà possibile sfuggire a tutte le difficoltà e le avversità grazie al gigante che le protegge. Pa, è un uomo di grande coraggio, un padre sempre pronto a sacrificarsi per la sua famiglia e ad aiutare chi si trova in pericolo.
Ed eccoci qua. Quel suo essere un gigante. Quelle sue parole che scagliavano fulmini dal cielo (p. 171)
Il filo rosso di questo romanzo può essere individuato proprio nella ricerca, la famiglia protagonista della storia è alla ricerca della libertà, dall’altra parte del mondo c’è Mam che venuta a sapere della situazione a Monrovia si mette sulle tracce della sua famiglia fino a trovare aiuto in una ribelle, Satta che grazie alle sue conoscenze riesce a trovare Pa. Se nella prima parte del romanzo la piccola Tutu è alla ricerca della madre, nella seconda, diventata adulta, Tutu si lancia in un' affannosa e ossessiva ricerca di Satta, la ragazza che ha portato la famiglia a ricongiungersi con Ma. Nella terza parte della storia invece, è Ma a narrare la sua ricerca, la ricerca di un futuro in un altro paese fino a dover usare tutte le sue forze e imbarcarsi alla ricerca della sua famiglia in Liberia.

Tutu racconta dei draghi, del gigante e di tutte le donne che ha incontrato sulla sua strada, a partire dalla sua famiglia, dalle donne della sua cittadina e dalle figure che la aiuteranno a fare i conti con il passato. Sin da bambina Tutu abbozza la sua visione del ruolo che le donne svolgono osservandole da lontano: lavano, cucinano, puliscono, anche lei come bambina può solo aiutare le donne in cucina, non può andare a giocare a palla con i bambini. Ma le donne di questa storia sono coraggiose, lottano per i loro valori, per i loro amori. Da adulta Tutu è inseguita dai fantasmi della guerra, si confronta per la prima volta in Texas con il subdolo e latente razzismo. Sa di essere vista diversamente dalle altre persone, lei stessa da piccola vede gli attori e le attrici de Il Mago di Oz e Tutti insieme appassionatamente con curiosità e si chiede perché abbiano un colore di pelle diverso dal suo. L’avere radici diverse la porta a mettere in discussione la sua identità, all'interno della sua cerchia di amici e amiche e nelle relazioni romantiche. Pensa a quanto sia difficile a non essere capita, a non riuscire a parlare apertamente del suo doloroso e difficile passato, a fare i conti con la lontananza dalla famiglia e dal suo paese natale.
C’è un peso che ti cresce sulle spalle quando vai via di casa. Più a lungo stai via, più pesante è il peso dello spaesamento. (p. 175)
La voce narrante di questa storia è l’autrice stessa, Wayétu Moore, nata nel 1985 in Liberia, trasferitasi negli Stati Uniti con la sua famiglia a causa della guerra. I draghi, il gigante, le donne è il racconto della sua esperienza personale, un memoir che copre la sua infanzia fino alla sua vita adulta, Moore incanta il lettore con il suo realismo tendente al fantastico, racconta una fiaba degli eventi drammatici della guerra e dell’ amore per le proprie radici, per la propria famiglia. Oltre alla sua carriera da scrittrice Moore si dedica anche alla gestione di One Moore Book, casa editrice e organizzazione non-profit che pubblica letteratura per bambini che vivono in paesi poco rappresentati.

Barbara Nicoletti