in

Io volevo contare, costruire, esistere.

- -
L'ultimo di noi
di Adélaïde De Clermont-Tonnerre
Sperling & Kupfer, 2018

Traduzione di Margherita Belardetti

pp. 383
€ 18,90 (cartaceo)
€ 9,99 (ebook)



Due piani temporali: 1945 e 1969. Due emozioni: il terrore della morte e la forza vitale dell'innamoramento. Due età: Werner appena nato, Werner ventiquattrenne d'assalto. Due ambizioni: sopravvivere e vivere. 
Parte così L'ultimo di noi, romanzo di Adélaïde De Clermont-Tonnerre, basato sul contrasto: i piani temporali, portatori di istanze ovviamente diversissime, sono però destinati a intricarsi, e non solo perché Werner Zilch è il protagonista di entrambi. Anche perché il dolore del 1945 e la felicità del 1969 sono destinati a ribaltarsi. Qualche esempio (senza rivelare troppo della trama)? Werner viene alla luce sotto le macerie della Seconda Guerra Mondiale: la sua giovane e bellissima madre, Luisa, muore dopo un cesareo di emergenza, già mutilata alle gambe. Il destino del neonato è precario, almeno finché non viene trovata una giovane madre che ha perso il suo bimbo appena nato e accetta di prendersi cura dell'orfanello ormai in fin di vita. Ma l'infanzia di Werner è tutt'altra cosa, grazie a una famiglia che, pur con tante ansie iperprotettive, l'ha amato profondamente.

Quando conosciamo il protagonista, poco più che ventenne, scopriamo subito che è un donnaiolo, pieno di ambizioni imprenditoriali, desideroso di farcela con le proprie forze. Di costruire, insomma, sulle macerie della sua nascita. La sua sicurezza, il suo carattere spavaldo e il suo disordine ancestrale lo rendono un affascinante scapestrato alla Fitzgerald, a cui non poteva che accompagnarsi una bella, ricca e sconvolgente Zelda. La Zelda della situazione si chiama Rebecca: è egoista quanto basta per godersi gli anni della sua giovinezza senza tante barriere morali. Rebecca non si concede agli uomini: prende ciò che vuole, con estrema arbitrarietà; vizi e capricci sono all'ordine del giorno, così come il suo egoistico salvaguardare sé stessa a ogni costo. Se nella prima pagina la bellezza di Rebecca viene raccontata a rallentatore, mentre la ragazza scende le scale di un ristorante e dunque rivela lentamente parti di sé, poi tutto accelera. Così l'amore, lo strappo violento dell'addio che però il lettore spera ardentemente che non sia un addio...
E non lo è. Rebecca e Werner sono destinati a cambiare insieme, soprattutto dopo una rivelazione sul passato dell'uomo, una rivelazione che rischia di far crollare miseramente tutto l'impero che lui ha creato solo con le sue forze. Che l'obiettivo iniziale di costruire sulle macerie non sia più realizzabile?

In un intricato e sempre meno scontato gioco delle parti, presente e passato sapranno creare crisi, appianarla, nuovamente creare disequilibrio e mettere in dubbio tutto, persino l'identità del protagonista.
L'ultimo di noi può tradire all'inizio e stordire con i passaggi bruschi da un passato dell'orrore a un presente dell'illusione americana dell'uomo-faber, quasi fastidiosa per la vita stucchevole condotta dalla borghesia. Ma poi anche il presente precipita, ed è proprio qui che De Clermont-Tonnerre stende pagine ancor più convincenti e conferma che gli orrori della Seconda guerra mondiale continuano a generare storie dagli intrecci complessi.

GMGhioni



Chi è davvero #LUltimoDiNoi? Il romanzo di Adélaïde De Clermont-Tonnerre, che sarà tra pochi giorni in libreria per #SperlingKupfer, si muove tra il 1945, anno in cui dalle macerie della guerra, tra le tante tragedie, nasce in circostanze che hanno del miracoloso il piccolo Werner Zilch, e il 1969, anni del boom economico a New York, della rivoluzione dei costumi. Werner è ora un ventiquattrenne rampante e donnaiolo, alle prese con il mondo dell'imprenditoria. Ma è proprio quando le cose sembrano andare meglio che un segreto sulle sue origini minaccia il presente di Werner. La soluzione? Lo scoprirete passo passo in una narrazione limpida e scorrevole. Presto la recensione sul sito di @gloriaghioni. {foto dal catalogo di #Doisneau} #Criticaletteraria #Sperling #guerra #bookstagram #bookish #novità #inlibreria #anteprima #preview #book #instalibri #instabook #secondaguerramondiale #instabook #bookaddict #reading #inlettura
Un post condiviso da CriticaLetteraria.org (@criticaletteraria) in data: