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Editori In Ascolto - Nativi Digitali Edizioni

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Editori in ascolto
- intervista a Marco e Annalia di Nativi Digitali edizioni -



Quando è nata la vostra casa editrice e con quali obiettivi?
Nativi Digitali Edizioni è recentissima, ci stiamo lavorando "informalmente" da marzo 2013 ma è nata come società a settembre 2013. L'obiettivo è di inserirsi in un mercato, quello dell'editoria digitale, con ogni probabilità destinato a diventare importante e, soprattutto, di far incontrare le nostre passioni:, la letteratura e la tecnologia

Come è composta la vostra redazione? Accettate curricula?
Siamo a ranghi ridottissimi, in due! Annalia si occupa dell'amministrazione e degli aspetti tecnici e organizzativi, Marco del lato creativo, della comunicazione e del marketing, in realtà ci diamo una mano a vicenda per tutto. Per il momento non accettiamo curricula visto che dobbiamo capire di quali figure abbiamo davvero bisogno per crescere (e magari nel frattempo trovare dei finanziamenti!)


Qual è stata la vostra prima collana? E il primo autore?
Un saluto ironico da Marco e Annalia
Il primo ebook che abbiamo pubblicato l'ho scritto io stesso (Marco Frullanti), "Anni '90" ed è uscito per la collana "For The Lulz" (una collana decisamente originale, dedicata a ebook non-fiction e alla cultura di internet, con testi a cura di blogger e in generale persone di una certa notorietà online); non si tratta di megalomania, ma ritenevamo opportuna un'uscita "di prova" prima di prenderci la responsabilità di pubblicare "terzi".

Se doveste descrivere in poche parole il vostro lavoro editoriale, quali parole usereste?
Pubblichiamo ebook di Nativi Digitali scritti per Nativi Digitali. Dove la discriminante non è anagrafica, ma di atteggiamento verso la tecnologia.

A distanza di 2 mesi dalla fondazione della vostra casa editrice, quali obiettivi ritenete di avere raggiunto e a quali puntate?
In realtà abbiamo capito già un mucchio di cose in questi due mesi: che questo è un mestiere tosto ma in grado di dare grandi soddisfazioni! Il nostro obiettivo a breve/medio termine è di farci conoscere e di consolidare una nicchia di pubblico; data la nostra struttura per forza di cose navighiamo a vista, e non è necessariamente una cosa negativa.

Un libro che vi è rimasto nel cuore e che continuerete a riproporre al vostro pubblico.
Con solo tre uscite all'attivo è impossibile rispondere a questa domanda! Per ora abbiamo a cuore tutti gli ebook che abbiamo pubblicato, e faremo del nostro meglio per tener vivo l'interesse nel loro confronti.

Come vi ponete nei confronti delle nuove tecnologie?
Dal momento che siamo 100% digitali, ci dobbiamo credere per forza! Secondo noi il rapporto con le tecnologie non deve essere né di eccessiva diffidenza, né di eccessivo entusiasmo; più della tecnologia in sé, conta il fine per cui è utilizzata.

Cosa pensate delle mostre-mercato del libro? Hanno accusato forti cambiamenti negli ultimi anni?
Abbiamo appena iniziato a frequentarle, quindi non sapremmo dire se sono cambiate, sicuramente sono un'opportunità di arricchimento reciproco per le varie figure che lavorano nell'editoria e per i semplici appassionati.

Come vi ponete nei confronti dell’editoria a pagamento e del print-on-demand?
Ci auguriamo che l'editoria a pagamento venga presto resa obsoleta dal self-publishing, che dà la possibilità a chiunque di poter pubblicare le proprie opere (anche se chiaramente un conto è fare un clic su Calibre e inserire un file su Amazon, un conto è "pubblicare"). Per quanto riguarda il print-on-demand penso che in futuro sarà sempre più usato per il gusto di avere qualche volume di carta del proprio testo, mentre la diffusione delle opere degli emergenti avverrà quasi interamente con gli ebook.

Ritenete che il passaparola informativo, tramite blog o siti d’opinione, possa influenzare il mercato librario? E la critica tradizionale?
Il problema di oggi non è certo la scarsità di informazione, bensì l'eccesso, la confusione, l'inquinamento. In questo senso blog e siti letterari acquisiranno sempre più il ruolo di "filtro", di selezionatore qualitativo, di voce affidabile, e quindi saranno sempre più importanti per gli editori, che avranno sempre più motivo di supportarli e lavorare con loro. La critica tradizionale rimarrà, ma la voce diretta e informale di un blogger (se bravo/a) avrà sempre più peso.

Pubblico: quali caratteristiche deve avere il vostro lettore ideale?
Il nostro lettore ideale è giovane, più nello spirito che nell'età, più interessato a opere "originali", per stile e/o contenuto, che di genere. Nel caso specifico di alcune collane, come "For The Lulz" o "Non Solo Fantasy", strizziamo l'occhio nello specifico a un pubblico alternativo e "geek".

Un aspirante scrittore può proporvi i propri manoscritti? Come deve fare? Sono graditi consigli!
Certo, chiediamo  a chi è interessato a pubblicare con noi di mandarci un'email (info@natividigitaliedizioni.it) con una breve sinossi, qualche riga di presentazione biografica e un estratto di circa diecimila battute per una prima valutazione.

Avete un sassolino nella scarpa o un piccolo aneddoto da raccontarci circa la vostra casa editrice? 
Beh, vi possiamo raccontare che la decisione più difficile che abbiamo preso finora è stata riguardo al logo, siamo andati avanti a litigare per un mese! :)

Qual è il vostro ultimo libro in uscita? Lo consigliereste perché…
Il 2 dicembre 2013 pubblicheremo la raccolta di articoli umoristici "I Tipi Umani", di Andrea Passador e Francesco Boz, i curatori del sito www.oltreuomo.com. Lo consigliamo per due motivi molto semplici: fa veramente ridere e costa solo 99 cent!

Volete preannunciarci qualche obiettivo per il vostro futuro?
Il nostro obiettivo, più che di vendere tanto (che ovviamente male non fa), è quello di farci portavoce di una nicchia di lettori "alternativi", che preferiscono stili differenti e contenuti originali, e di contribuire a una vera e propria "community", magari non solo virtuale!

In quanto editori digitali, cosa ne pensate della diatriba "cartaceo contro ebook"?
Pensiamo che sia uno scontro che non ha ragione di esistere, visto che si tratta semplicemente di due modi diversi di fare la stessa cosa, cioè leggere. L'ebook offre un certo tipo di vantaggi, il cartaceo altri, se la tecnologia ci offre libertà di scelta e di personalizzare la nostra esperienza di lettura non vediamo in che modo ciò possa essere negativo.

Grazie e buona avventura!


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a cura di GMGhioni