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La sfida di Ken Follett: raccontare la storia contemporanea in The Century.

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L'inverno del mondo
di Ken Follett
Mondadori, Milano 2012

Formato cartaceo: € 25
formato Kindle: € 9,90
pp. 958


Leggi l'intervista esclusiva di Gloria a Ken Follett! (Londra, 13 settembre 2012)

Ken Follett aveva almeno tre grandi sfide all'inizio della trilogia di "The Century": riuscire a raccontare la storia contemporanea rendendo il libro apprezzabile per larghe fasce di lettori; mantenere un ritmo narrativo degno di cancellare l'ostacolo delle mille pagine a volume; non cedere alla tentazione di trasportare nella contemporaneità l'esperienza dei sequel dedicati al Medioevo. Aggiungiamo il rischio di un calo d'ispirazione, vista la complessità della storia contemporanea, magmatica e rischiosissima?

Contrariamente ai Pilastri della Terra, l'azione non si costruisce narrativamente sull'edificazione di alcuna cattedrale (o grattacielo, secondo lo spirito del tempo contemporaneo). Questo attesissimo secondo volume della trilogia, uscito l'11 settembre in Italia (e a noi offerto in bozze definitive a luglio), accetta la sfida, e la vince meritatamente. Forse anche più appassionante del primo, La caduta dei giganti, L'inverno del mondo ritrae con una vivida consapevolezza lo spettacolo devastante del Novecento, dagli anni Trenta, con l'affermarsi delle dittature sempre più violente e assassine, fino alla Seconda Guerra Mondiale, le bombe nucleari e la corsa agli armamenti della Guerra Fredda. Un capitolo spietato dello scorso secolo, difficile da riproporre narrativamente senza scontrarsi con i grandi della letteratura impegnata internazionale. Ma attenzione: questa trilogia di Follett non è un manuale di storia, né vuole assurgere a rivelatore di ideologie politiche, come ha precisato l'autore nell'intervista (leggi qui): l'obiettivo principale è sempre quello di coinvolgere emotivamente i lettori, proponendo storie non reali ma verosimili, che permettono di riflettere.


In particolare, con L'inverno del mondo torna la struttura del primo libro: i protagonisti provengono da diverse parti del mondo: Germania, Russia, Stati Uniti, Inghilterra, con non poche incursioni nella geografia bellica europea. Si ritrovano alcuni protagonisti del primo volume, ormai cresciuti o invecchiati, spesso genitori, e non mancano tristi addii a personaggi a cui ci si era molto affezionati.


Caratteristica onnipresente e di non poco conto, la forza di ogni personaggio, nel male o nel bene: sono vividi, pieni di iniziativa e lottano per i loro scopi, con una tenacia che potrebbe essere di grande esempio per qualsiasi lettore (specialmente, purtroppo, in questo tempo di crisi...). Ci si affeziona a vicende che si intrecciano, e si aspettano altri incontri tra personaggi distanti per geografia, posizione sociale, attitudini,... A volte si teme che la Storia entri a spezzare tutto, o che invece si erga a giudice supremo e porti un po' di pace. Non mancano le violenze, le sopraffazioni, gli intrighi di spionaggio, le storie d'amore, i drammi e le questioni familiari, i nuovi incontri e terribili morti, ma anche nascite reali e ri-nascite personali. Proprio questa varietà, unita alla ricchezza dei personaggi e alla trama incalzante, con colpi di scena davvero in grado di sorprendere il lettore e portarlo a parteggiare emotivamente per questo o quel personaggio - insomma, tutte queste caratteristiche fanno di "The Century" una lettura avvincente, avventurosa, per gli appassionati di storia e anche per gli scettici. Non ci sono pagine di cronaca storica fine a sé stessa, né, d'altro canto, si può sostenere che la Storia sia un pretesto. Il piano narrativo e quello storico sono continuamente intrecciati e si sostengono e si rialimentano continuamente, portando a un risultato unitario, equilibrato e mai confuso. Un'ottima proposta di lettura per i prossimi mesi freddi, davanti al caminetto.

Gloria M. Ghioni