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Il Reale come impossibile. "Jacques Lacan. Ereditare il reale?" di Massimo Recalcati

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Jacques Lacan. Ereditare il reale?
di Massimo Recalcati
Feltrinelli, ottobre 2023

pp. 224
€ 16 (cartaceo)
€ 9,99 (e-book)


Jacques Lacan è un soggetto particolare, di studio e di conversazione. Quelli che possono dire di averlo letto – direttamente, sui suoi Seminari, non per vie indirette o tramite qualche citazione – sono pochi; quelli che possono dire di averlo compreso, ancora meno. In grado di spiegarlo, una manciata. Massimo Recalcati è, tra questi, uno dei più autorevoli studiosi dell’opera di Lacan, al quale ha dedicato saggi e monografie. Jacques Lacan. Ereditare il reale?, pubblicato per Feltrinelli nella collana Eredi da lui diretta, è un testo dall’approccio molto più divulgativo dei precedenti dedicati al grande psicanalista: con questo libro Recalcati si propone non solo di spiegare per sommi capi la concezione del Reale proposta da Lacan dopo la sua ristrutturazione del pensiero freudiano, ma anche di effettuare una sintesi tra le letture plurali che sono state date all’opera lacaniana. 

Se è infatti vero che il pensiero clinico e filosofico di Lacan ha conosciuto un vasto impiego nel dibattito culturale e accademico italiano – nel campo letterario è spesso impiegato nelle letterature comparate – è anche vero che le due chiavi di lettura che ne sono state date sono e rimangono inconciliabili: «nella prima viene dato un forte rilievo al suo “ritorno a Freud” e a come egli abbia rinnovato, grazie a questo ritorno, i concetti fondamentali della psicoanalisi», mentre «nella seconda viene invece dato […] maggior peso al registro del Reale su quelli del Simbolico e dell’Immaginario» (p. 15). A queste due direttive, passando attraverso temi fondamentali come l’inconscio e il linguaggio, la questione del soggetto, il desiderio come desiderio dell’Altro, il significante e il godimento, Recalcati oppone una via di conciliazione che si ponga come più autentica e rispettosa della vera eredità di Lacan: 
Tuttavia, ai miei occhi la ricchezza più grande dell’opera di Lacan non consiste nel sopprimere una di queste due eredità a favore dell’altra […], ma nel tenerle insieme, nel rendere operativo il loro punto (disgiuntivo) di congiunzione. (p. 102) 
Il concetto del Reale costituisce il fil rouge di questo volume: Recalcati lo evoca e lo interroga in rapporto a diversi aspetti del pensiero lacaniano. Incrociando infatti il rapporto tra Reale, Immaginario e Simbolico con la riconfigurazione dell’impianto freudiano compiuta da Lacan, Recalcati arriva a chiarire punti oscuri della questione: per esempio che, a differenza di quanto è stato tramandato nella vulgata, «il reale di Lacan non viene prima del linguaggio […] ma è generato dalla perturbazione che il linguaggio introduce nella forma umana della vita» (p. 53). 

Un altro tema affrontato è il processo di soggettivizzazione dell’individuo sullo sfondo della Storia: se «Lacan definisce il processo di soggettivizzazione […] come un processo di storicizzazione», allora «il ritorno sul passato non libera il soggetto dal passato ma isola un resto, un impossibile da dimenticare» (p. 39). Da qui si dipana il ragionamento sul Reale come impossibile, sul rapporto tra desiderio e godimento che si riduce sempre al godere del proprio corpo e, di conseguenza, all’inesistenza del rapporto sessuale dichiarata da Lacan. Il corpo centrale del libro, dedicato a quello che potremmo chiamare il rapporto tra Parole e Cose, affronta la questione del padre di cui Recalcati ha scritto molto, in volumi come Cosa resta del padre o Il complesso di Telemaco
Nella stessa figura del padre che per un verso Lacan eleva, in quanto Nome del Padre, a significante della Legge dell’Altro, residuerebbe un godimento che la stessa funzione simbolica non è in grado di negativizzare integralmente. Una divisione radicale lo attraversa scindendo la dimensione del padre-sublimazione da quella reale del padre-godimento. (p. 60) 
Jacques Lacan. Ereditare il reale? è in conclusione un libro necessario, oltre che piacevole. Necessario per chi vuole approcciarsi a Lacan ma sente di non avere ancora gli strumenti per una lettura integrale. Necessario per chi già frequenta l’opera lacaniana e vuole una summa sintetica ma completa dei punti fondamentali. Necessario, infine, per chi Lacan lo conosce bene (chapeau!) e vuole scoprirne un’altra, brillante, lettura.

Michela La Grotteria