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In fondo, si può ridere di tutto: "Cuor contento il ciel lo aiuta" di David Sedaris

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Cuor contento il ciel lo aiuta
di David Sedaris
Mondadori, marzo 2023

Traduzione di Gianni Pannofino

pp. 240
€ 19,50 (cartaceo)
€ 9,99 (ebook)


Se avete già letto i libri di David Sedaris, sapete cosa aspettarvi: tra le pagine, c'è la sua vita, guardata con umorismo tagliente e impietoso, spesso rivolto a sé stesso e alla propria famiglia. Nel ridere (qualche volta con amarezza) di ciò che gli capita, David Sedaris mette in piedi una spettacolarizzazione del quotidiano, che a volte viene colto nella sua caricaturalità, quando, in apparenza, non accade niente di straordinario. E invece è proprio l'attenzione ai dettagli, a quelli che per molti sarebbero irrilevanti, a suscitare la nostra ammirazione. In più, a coinvolgere e a rendere i suoi libri efficaci una sorta di "droga senza effetti collaterali", ci si mette la schiettezza, risorsa costante in ogni racconto. D'altro canto, il fatto stesso di essere uno scrittore umoristico genera spesso situazioni imbarazzanti e risibili, perché «la gente pensa sempre che tu stia scherzando» (p. 52), anche quando si dà dell'odioso a qualcuno. Altra caratteristica fondamentale è che tutto ciò che accade costituisce, per Sedaris, la potenziale trama per un racconto, e dunque a volte seguiamo anche il processo che porta dalla vita alla scrittura. 

E arriviamo così al nuovo titolo, appena pubblicato da Mondadori con la traduzione del celebre Gianni Pannofino: anche in Cuor contento il ciel lo aiuta si procede per racconti, precedentemente usciti in rivista e su quotidiani. Benché le situazioni siano diverse, protagonista è sempre David Sedaris, che, in prima persona, si trova ad affrontare momenti difficili, come l'invecchiamento e la morte del padre, il Covid e le sue ripercussioni su viaggi di lavoro e di famiglia, gli uragani in North Carolina, esami di accertamento invasivi... Accanto a questi, ci sono episodi divertenti già a partire dal loro contesto: è il caso, ad esempio, di quando David e la sorella Amy decidono di andare a un poligono per imparare a sparare. Anche in quest'occasione non manca una riflessione acuta, per quanto velata d'ironia, sulla posizione di Sedaris in merito alla vendita delle armi in America. 

Amy, le altre sorelle e il fratello sono personaggi fondamentali di tanti altri racconti, alcuni  dei quali ambientati durante la loro infanzia, quando si verificano episodi decisamente delicati. Oggi etichetteremmo facilmente certe scene come segni di una "famiglia disfunzionale", ma Sedaris non giudica; racconta invece, e suscita così le nostre risate, malgrado alcune possibili perplessità che potrebbero nascere, se ci soffermiamo più a lungo sui contenuti. 

In alcune pagine si ride spensieratamente, come quando Sedaris ci propone i suoi tentativi di fuga dalle avance di un ragazzino alla scoperta della sua sessualità; o quando inizia a chiedere, durante i suoi spettacoli, se davvero le donne si tolgano il reggiseno come segno di libertà, una volta tornate a casa. Che dire poi del racconto “Sbrufen”, che ha al centro una giornata di shopping sfrenato con Amy in negozi decisamente pretenziosi?! 

Ogni occasione è buona per ironizzare sul suo rapporto pluridecennale con Hugh, specialmente quando, in occasione del lockdown, Sedaris si trova a trascorrere con lui molto tempo e conoscere così abitudini e piccoli rituali prima poco esplorati, visti i frequenti tour dell'autore. Viceversa, in questa raccolta emergono spesso i tratti spigolosi, rudi e odiosi del padre (come l'essere donnaiolo incallito e uscirsene con commenti assurdi anche sulle figlie o il suo rispondere malamente a tutti i lavoratori del terziario), figura tutt'altro che semplice da avere accanto. 

Ok, lo so, mi rileggo e scopro che questa recensione salta un po' di palo in frasca, perché in effetti è entrata nello spirito di Sedaris di spiazzarci, giustapponendo racconti diversissimi e, anche all'interno del singolo testo, muovendosi con libertà. Ecco, libertà: quando si legge Sedaris ci si sente liberi di ammettere anche i pensieri più scomodi, un po' come si fa quando si parla a ruota libera con un amico da cui ci si sente totalmente accolti. 

GMGhioni