in

"Piccoli atti lussuriosi" tra (due o più) adulti consenzienti e finanche innamorati: così è il sesso illustrato da Simon Frankart e raccontato in prima persona dal pubblico di @petitesluxures

- -

Petites Luxures.
Storie intime
illustrazioni di Simon Frankart
traduzione di Fabrizio Ascari
L’ippocampo, 2020

pp. 108
€ 15,00 (cartaceo)


Contenuti vagamente erotici o semplicemente pornografici on line? Niente di più semplice da reperire. Qualche click strategico su tastiere, tablet e smartphone… et voilà: l’imbarazzo, ormai, pare essere soltanto quello della scelta. Vero è, tuttavia, che anche in rete “il sesso in sé e per sé” può ben essere un focus senza necessariamente rifarsi a canoni di realismo e iperrealismo a uso e consumo di un’utenza dall’eccitazione fuori misura e senza orario. Ciò accade nel caso dell’illustrazione a tema, per esempio. Più nello specifico, in quella di Simon Frankart. Il nome vi risulta nuovo? Forse lo sarà meno quello della sua pagina Instagram: @petitesluxures. Per la gioia di poco meno di 1,5 milioni di followers, difatti, dal 2014 “Piccoli Atti Lussuriosi” si dedica alla fenomenologia dei corpi in amore con uno stile unico e molto francese, trattando l’universalità del desiderio con l’essenzialità della linea e di un nero su bianco appena ravvivato da rare incursioni di colore. Un successo sempre crescente che ha ottenuto ben presto il plauso e la confidenza di una grande quantità di utenti. Al punto che un paio di anni fa, con la promessa di dargli un’interpretazione grafica ad personam, lo stesso fondatore ha osato chiedere a lettori e lettrici di condividere con lui il racconto di un episodio memorabile o significativo della propria vita in materia di sex & co. Risultato: gli hanno risposto in centinaia, da tutto il mondo. Così, le cinquanta Storie Intime recentemente pubblicate nella loro versione italiana dalla casa editrice L’ippocampo non sono che una cernita minima di un sondaggio sull’amore (e altri sentimenti variamente incarnati) condotto su scala planetaria.


Cinquanta storie, dunque, e nemmeno l’ombra di una qualche “retorica” sfumatura. Perché lo stile a cui Simon Frankart ha abituato nel tempo estimatori ed estimatrici è tutto basato sulla purezza con cui i contorni scuri delle immagini si stagliano sul fondo bianco (unica concessione a un non rinnegato “candore”) senza peraltro dare mai la garanzia di chiudersi, e dunque esaurirsi, in figure compiute e nettamente distinguibili. Come se le scene ritratte, pur non dando adito a troppi dubbi su quanto vi stia effettivamente accadendo, dovessero continuare idealmente nell’immaginazione di osservatori e osservatrici. Una poetica allusiva, pertanto, giocata sulla sottrazione più che sull’addizione, sui vuoti più che sui pieni, ma che proprio in questo, lungi dal censurare gli atti in questione, gioca con la fantasia di chi vi assiste dall’altra parte della pagina ottenendo un effetto sempre brioso e nel contempo libero da un’esibita, compiacente e compiaciuta oscenità. Soprattutto, a leggere le brevi prose affidate all’illustratore dal suo pubblico non si può fare a meno di notare la sintonia con quelle che già dalla fondazione sono le caratteristiche di ogni storia più o meno hot o più o meno hard ospitata in @petitesluxures: semplicità, spontaneità, leggerezza, divertimento. Insomma: una  joie de vivre sensualmente declinata e che non conosce turpitudini, bassezze, trivialità o volgarità gratuite. Il sesso nella sua dimensione più pura: tra (due o più) adulti consenzienti e – oh la la! – addirittura innamorati.


Senza dubbio questo piccolo florilegio di Storie Intime piacerà ai fan e alle fan della prima ora di @petitesluxures, ma sarà anche il giusto (auto)regalo per un primo rendez-vous con l’artista d’oltralpe. Non temano di andare incontro a possibili delusioni gli utenti virtuali più fedeli e assidui, già avvezzi alla varietà di contenuti, atmosfere e didascalie con cui Simon Frankart ha fatto affezionare il suo nutritissimo pubblico. Ciò che distingue questo volumetto dai suoi post tanto intriganti quanto intelligenti è proprio il patto stipulato con lettori e lettrici, quella fiducia (certo non priva di esibizionismo) che ha permesso di rendere pubbliche memorie private e privatissime, narrate in prima persona e debitamente siglate. Forse non tutti oseranno riconoscersi in tanta audacia (perché sì, tra queste pagine ce n’è parecchia), ma chiunque avrà modo di lodare i benefici di un atto depurato dai moralismi e dai tabù come dagli eccessi dell’estetica e della filosofia. «Non smettete mai di amarvi con divertimento!», esorta l’autore in chiusura: un invito che fa rima con quei valori rivoluzionari di libertà, uguaglianza e fraternità che anche in questo caso assolvono il sesso da ogni forma di prigionia, diversità e gerarchia.

Cecilia Mariani

 

View this post on Instagram

Con ben oltre un milione di followers, l'account @petitesluxures è diventato in breve tempo (dal 2014) un nuovo punto di riferimento per l'illustrazione erotica. Essenziale, pulita, lineare, sinuosa e allusiva quanto basta (e dunque proprio per questo così gradevole) la pagina ha conquistato seguaci su seguaci con uno stile che esalta i corpi in amore senza mai scadere nella loro resa esplicita tout court (peraltro ben e fin troppo reperibile - specialmente - on line). Qualche tempo fa l'artefice di tanto consenso virtuale ha chiesto a lettori e lettrici di condividere con lui le loro "Storie Intime", da poco pubblicate nella versione italiana dalla casa editrice L'ippocampo @ippocampoedizioni: 50 racconti di vita privata da tutto il mondo tradotti sulla pagina, nero su bianco, con uno stile ormai inconfondibile. La recensione di Cecilia Mariani presto sul sito 🌹🌹🌹 #libro #book #instalibro #instabook #leggere #reading #igreads #bookstagram #bookworm #booklover #bookaddict #bookaholic #libridaleggere #librichepassione #libricheamo #criticaletteraria #recensione #review #recensire #recensireèmegliochecurare #petitesluxures #ippocampo #ippocampoedizioni

A post shared by CriticaLetteraria.org (@criticaletteraria) on