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#CriticARTe - La versione di Berthe, Eva, Marie e Mary: Martina Corgnati racconta vita e opere di quattro pittrici vissute all'alba del Modernismo

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Impressioniste.
Berthe Morisot, Eva Gonzalès, Marie Bracquemond, Mary Cassat
di Martina Corgnati
Postfazione di Federica Turco

Nomos Edizioni, 2018

pp. 215
€ 19,90

Ci sono copertine belle, copertine brutte, copertine di concetto e copertine di contrappunto. La copertina di Impressioniste, il volume a firma di Martina Corgnati dedicato alle quattro pittrici che, nella seconda metà dell’Ottocento, fecero la storia delle arti visive alla pari dei loro più noti colleghi uomini, è una copertina semplicemente perfetta. Non solo perché l’autrice di Lo chignon (1865-1870) è proprio Eva Gonzalès, ovvero una delle artiste al centro del libro insieme con Berthe Morisot, Marie Bracquemond e Mary Cassat, ma perché nella figura femminile che offre allo spettatore lo spettacolo della bella schiena illuminata e dei folti capelli acconciati (di cui ci pare di percepire volume, morbidezza e profumo) c’è tutto il mistero e l’intrigo che ancora largamente aleggia sulle vicende biografiche e artistiche delle quattro pittrici, la cui scelta di vita andò ben oltre il grazioso svago domestico; lo stesso mistero e lo stesso intrigo, dunque, che a distanza di tempo riesce ancora a trasmetterci la fisionomia ignota della modella del quadro. Così, con una similitudine efficacissima, aprire il libro sarà come poggiare una mano sulla spalla nuda di questa figura senza sguardo, farla voltare e ammirarla finalmente in viso: allora, come per effetto di una sorellanza artistica, nelle linee del suo volto si potranno scorgere i tratti delle quattro in esame; i loro e, per contagio, quelli di tutte le donne ancora in attesa di un giusto riconoscimento identitario e professionale.

Storica dell’arte e curatrice, nonché docente di Storia dell’arte all’Accademia di Brera dove è anche direttrice della Scuola di Beni Culturali, Martina Corgnati non è nuova a pubblicazioni riguardanti i contributi femminili nelle arti visive. Questo suo ultimo lavoro, tuttavia, ha un valore aggiunto, perché tutto incentrato sull’opera delle pittrici che si trovarono a operare in uno snodo culturale di cruciale importanza per l’evoluzione dell’estetica occidentale, perché difatti è proprio negli anni della rivoluzione impressionista (e non in quelli delle successive e pur importantissime avanguardie) che la studiosa individua la svolta decisiva per gli sviluppi del modernismo, anzi il vero e proprio atto della sua fondazione. Le biografie e le opere di Morisot, Gonzalès, Bracquemond e Cassat – che pur con stili, approcci, formazioni e frequentazioni non sempre coincidenti condivisero e applicarono i presupposti teorici del movimento e presero parte alle relative esposizioni ufficiali – sono così raccontate all’interno di una cornice comune e condivisa, ma per meglio rendere conto delle singole vicissitudini esistenziali e delle differenti “carriere” (brutta parola!) Corgnati opta per una comoda suddivisione in capitoli; una scelta indovinata, che meglio valorizza le differenti personalità senza correre il rischio di annacquarle in un discorso unico più diluito.

Si viene così a conoscenza di quattro esistenze tutt’altro che ordinarie, in cui le dinamiche interne alle famiglie d’origine si evolvono in matrimoni più o meno felici e con uomini più o meno complici oppure in scelte di radicale indipendenza dall’istituto delle nozze; si scoprono talenti precoci, precettori paternalisti o incoraggianti, colleghi solidali e critici dalla penna ora sprezzante ora magnanima. Si apprende, soprattutto e nella comune condivisione dello scandalo dell’esporsi pubblicamente, la diversità di passo e di andamento di queste pittrici all’interno del sistema artistico del loro tempo, misurato anche e inevitabilmente in base ai rapporti con i principali pittori e mercanti del periodo: si pensi, a titolo d’esempio, alla frequentazione e al conseguente rapporto privilegiato, quasi un incredibile sodalizio, che l’americana Mary Cassat intrattenne con Edgar Degas, uomo e artista noto per il carattere impossibile e le posizioni misogine; e non è certo una scelta casuale, anche a questo proposito, se i capitoli dedicati a Gonzalès e Bracquemond, più esigui, figurino in seconda e in terza posizione, avvolti, per così dire, dal più grande abbraccio di quelli dedicati a Morisot e Cassat, ben più consistenti e posti rispettivamente in apertura e in chiusura. Di ogni pittrice, ad ogni modo, viene offerta non solo una bella e rivelatrice diapositiva in bianco e nero, ma anche un’efficace rassegna di opere riprodotte a colori, alcune delle quali di importanza primaria per la ricerca espressionista considerata nel suo complesso: è il caso, tra le altre, di La balia Angèle mentre allatta Julie (1879) di Berthe Morisot, di Un palco al Théatre des Italiens (1874) di Eva Gonzalès e di Il tè delle cinque (1880) di Mary Cassat. Esempi mirabili tra i molti possibili, che mettono al centro del discorso artistico non solo le nuove dinamiche dello sguardo – chi guarda/dipinge è una donna, alla pari chi (ma questa è tradizione) viene guardata/dipinta – ma anche le questioni prettamente tecniche, data l’altissima qualità dei lavori, che rivelano una maestria nella resa dei valori cromatici e luministici in tutto conforme alla nuova maniera pittorica.

Argomentato e preciso come un saggio storico-critico, e nondimeno scorrevole e appassionante come un romanzo (più precisamente come una raccolta di quattro racconti strettamente legati tra loro), il libro di Martina Corgnati è il perfetto esempio di che cosa significhi fare alta e utile divulgazione. Per questo non potrà mancare nella biblioteca degli addetti ai lavori e degli studiosi di settore (a cui la bibliografia finale offre ulteriori titoli di approfondimento), ma anche degli estimatori della pittura in generale e di quella impressionista in particolare. Soprattutto, proprio per il suo equilibrio e l’assenza di toni enfatici o prevedibilmente revanscisti – una caratteristica, questa, per nulla in contrasto con l’intento dell’autrice di evidenziare pregi e valori delle quattro protagoniste anche in quanto esponenti del gentil sesso – Impressioniste rappresenta un contributo privo di quella ostentata e aprioristica parzialità di genere che spesso compromette la piacevolezza di questa tipologia di testi: ciò che più conta, e la studiosa lo sottolinea in più di un’occasione, è restituire alle pittrici in esame la giusta collocazione narrativa e auto-narrativa all’interno del panorama espressivo delle arti visive nell’Europa di fine Ottocento, laddove a suo parere fecero il nido tutte quelle rivoluzioni di concetto che coincisero con la nascita delle modernità nell’arte; un concetto, questo, sul quale insiste anche Federica Turco nella sua altrettanto bella Postfazione. Martina Corgnati ha dunque raccontato, con una scientificità non disgiunta da uno stile gradevolissimo, una storia ancora troppo poco conosciuta in Italia, e che, al netto di saggi in miscellanee e cataloghi legati a specifiche esposizioni, meritava una versione organica, accorata senza essere settaria, coraggiosa ma tutt’altro che avventata. Una storia da conoscere, in tempi in cui la parità tra i sessi, anche in ambito artistico, è ancora oggetto (e non poco polemico) di discussione.

Cecilia Mariani

Avete già preso il vostro caffè? La nostra redattrice Cecilia Mariani ha apparecchiato per quattro: Berthe Morisot, Eva Gonzalés, Marie Bracquemond e Mary Cassat ☕☕☕☕ Se questi nomi non vi dicono nulla, allora dovete leggere al più presto lo studio che Martina Corgnati ha dedicato alle quattro pittrici impressioniste più importanti della storia, appena pubblicato da Nomos Edizioni @nomosedizioni: perché la loro fu arte vera e propria, oltre ogni diletto amatoriale e a dispetto della condanna sociale e dello status quo. La recensione presto sul sito! 🎨🎨🎨🎨 #libro #book #leggere #reading #recensire #recensireèmegliochecurare #recensione #review #criticaletteraria #igreads #nomosedizioni #berthemorisot #evagonzalez #mariebracquemond #marycassat #marinacorgnati #pittura #painting #arte #art #impressionismo #impressionism #impressioniste
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