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Festival #TraLeRighe 2013, la prima giornata

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Il 22 febbraio ha avuto inizio, a Cinisello Balsamo, il Festival Tra le righe, dedicato alla piccola e media editoria indipendente. La sede della manifestazione, il Centro Culturale Il Pertini, è un luogo tutto da scoprire. Aperto dal settembre dello scorso anno, riscuote sempre più successo. La biblioteca e i servizi culturali sono stati trasferiti qui e il Centro è diventato un luogo di aggregazione non solo per Cinisello, ma anche per Milano e i paesi vicini. Una struttura nuovissima, luminosa, dai colori vivaci e piena di giovani che vi leggono e studiano. Incarna un’idea dinamica di biblioteca, nata con lo scopo di  offrire servizi culturali in senso ampio. È un luogo perfetto come sede di un Festival che vuole creare occasioni di incontro. Tra le righe è una tre giorni ricca di eventi: dalle presentazioni ai workshop, dalle tavole rotonde ai reading, dai laboratori agli incontri autori-editori. Tutti i soggetti della filiera editoriale sono coinvolti nel tentativo di condividere momenti di lettura e – perché no – di sperimentazione e innovazione. Il programma del Festival si caratterizza per una forte attenzione alla letteratura per l'infanzia e alle nuove tecnologie. A queste, in particolare, sono dedicati, ogni giorno, workshop di mezz’ora sulla lettura digitale, l’utilizzo di e-reader, il prestito digitale. 


La mia prima giornata di festival è cominciata proprio con una tavola rotonda su “Editoria cartacea e digitale. Libri, lettori e biblioteche”. Curata dal CSBNO (Consorzio Sistema Bibliotecario Nord-Ovest), il più grande consorzio bibliotecario italiano e principale partner della manifestazione, è stata una occasione di incontro tra Gianni Stefanini, Direttore Generale del Consorzio, Matteo Brambilla di BookRepublic, libreria italiana online dedicata agli e-book e Paolo Lucini di CSBNO in veste di rappresentante di Media Library On Line, primo network italiano di biblioteche digitali pubbliche, piattaforma per il prestito digitale nelle biblioteche italiane, nonché importante sistema di distribuzione di libri e tante altre tipologie di oggetti digitali. L’aspetto interessante del progetto è la sua notevole estensione: allo stato attuale raggruppa circa 2500 biblioteche  e collabora con Edigita, la più importante piattaforma distributiva di e-book in Italia. I relatori si sono confrontati sui numeri e le forme della lettura digitale, sul problema della pirateria e l’adozione di social DRM (Digital Rights Management). È stata sottolineata più volte la necessità di sensibilizzare gli editori e i bibliotecari. Questi ultimi, in particolare, fanno spesso fatica a stare al passo con i cambiamenti e a comprendere pienamente il significato della biblioteca digitale come nuovo media. La strada da percorrere dovrebbe essere quella della diversificazione degli investimenti, in modo da rivedere la quota da destinare a libri fisici, documenti multimediali, libri digitali. Infondo, anche per le biblioteche digitali si pongono problemi di carattere organizzativo e strutturale che sono simili al cartaceo, primo tra tutti quello di riuscire, per i piccoli, a entrare nella catena distributiva e di fare i conti con un’utenza ancora largamente frammentata.







Subito dopo, ha avuto luogo l’inaugurazione ufficiale del Festival, iniziata con i saluti delle Istituzioni e dei Partner di Progetto e proseguita con l’intervento di Alberto Patrucco, attore comico molto noto e Carlo Amatetti di SagomaEditore che ha presentato l’edizione ufficiale dell’autobiografia dei MontyPython. Patrucco ha fatto riferimento al suo libro NECROlogica (2010), edito da Foschi Editore. Passeggiata tra ipotetiche lapidi di personaggi noti, arricchita dai disegni di Sergio Staino, il libro – nel sottotitolo appunto definito “lapidario”  è un esempio riuscitissimo di come la comicità e l’ironia possano polverizzare persino i temi più ingombranti e difficili, come la morte, bandita dai media, ad eccezione delle volte in cui viene spettacolarizzata. Il libro fa parte di una trilogia che l’attore ha scritto come manifesto del suo “pessimismo comico”, e che comprende anche Tempi bastardi (2003) e Vedo buio (2006). Il discorso sulla comicità come forma di dissacrazione dei luoghi comuni è proseguito con Amatetti che ha ripercorso la storia del celeberrimo gruppo dei Monty Python che ha rivoluzionato il canone della comicità occidentale e ne ha stravolto le strutture stesse.  La presentazione del libro, scommessa e azzardo economico per l’editore (comprende, infatti, oltre cinquecento foto), è stata felicemente affiancata dalla proiezione di alcuni sketch del gruppo. La comicità dei Monty Pyhton si sviluppa a partire dal linguaggio ed è stato interessante osservare il loro famoso “flusso di coscienza”, cioè il passaggio continuo da uno sketch all’altro, attraverso il cambio di situazione e di registro. 


La prima giornata rende già perfettamente l’idea di come sia plurale l’offerta di eventi di un Festival che vuole valorizzare la bibliodiversità del nostro paese. In un momento di crisi come quello attuale, solo l’alleanza tra i soggetti della filiera può portare al superamento dell’impasse.



Non perdete domani la cronaca della seconda giornata Tra le righe!

[Vi ricordo che potete consultare il programma completo della rassegna qui.]


Claudia Consoli