A tutti i nostri lettori, amici e collaboratori
un augurio per un anno
ricco di gioia, soddisfazioni e buone letture
Buon 2012 da CriticaLetteraria
CriticaLetteraria 2011-2012: clicca per aprire il video
Uno spazio in più, impegnato, frequentato da chi crede nel potere delle parole.
Il declino è abissale. Le cose, prima, erano molto migliori, più piene. È forse in questo momento che si avvertono i primi sintomi di nostalgia. Comincio a pensare che custodire e perdere gli oggetti non rappresentano due opposti. [...] Viktor e Emmy hanno ancora tutto - tutti questi averi, tutti questi cassetti pieni di cose, queste pareti tappezzate di quadri – ma hanno perduto il senso del futuro come ventaglio di possibilità.
Ecco la misura della loro decadenza.
Donnafugata come paese è Palma; come palazzo è Santa Margherita.
Tancredi è fisicamente e come maniere, Giò;
Anzitutto la nostra casa. La amavo con abbandono assoluto e la amo ancora adesso quando da dodici anni non è più che un ricordo.
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Dei comprimari riflessi, Luigi Abiusi (Sentieri Merdiani 2008) |
1[...]Piove ancora.
Sotto il riparo dell'arco,
il lampione si scrolla
di un varco, della faglia
nella breve muraglia.
[...]
6
Sotto il ponte sta uno specchio
di piscio: indora dolcemente la finestra
e il lastrico, col mucchio fogliame
decomposto sole scostante
sulle piume di piccione
e gli occhi liquidi del cane
[…]
11
[…]Nella gabbia di un balcone
i bambini giocano nel sole
arrampicato sui muri
a correre a spingere un pallone
in un tratto di sole:
corrono nella gabbia del sole.
16
L'aria serale e aspra stava
dietro il silenzio monumentale,
d'incenso e striature d'altare
lune di vetri mosaici adocchiano
in mezzo al mosso fumo, incenso sale
che segna l'accesso
al portale di San Francesco:
ritorna viola, paesi sublunari,
accessi astrali, rossastri in mezzo
al deliquio d'incenso sale
dell'acqua, del canto:
lo spazio è sempre un sibilo
e un vuoto attuale,
o colma un cerchio astrale.
[…]
Mr. Gwyn
di Alessandro Baricco
I Narratori Feltrinelli, 2011
pp. 160
€ 14
La redazione |
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Régis de Sá Moreira al PBF2011 © Sanzio Fusconi |
Lucian Dan Teodorovici (2011) |
sottovetro siciliano. la sacra famiglia. |
Il venticinque settembre milleduecentosessantaquattro, sul far del giorno, il Duca d’Auge salì in cima al torrione del suo castello per considerare un momentino la situazione storica. La trovò poco chiara. Resti del passato alla rinfusa si trascinavano ancora qua e là. Sulle rive del vicino rivo erano accampati un Unno o due; poco distante un Gallo, forse Edueno, immergeva audacemente i piedi nella fresca corrente. Si disegnavano all’orizzonte le sagome sfatte di qualche diritto Romano, gran Saraceno, vecchio Franco, ignoto Vandalo. I Normanni bevevano calvadòs.
Smuovo le mani nell'aria per fugare l'affanno, frantumare allucinazioni, fantasmi. Cerco di muovere i passi, fuggire dall'incantesimo, da quello spazio stregato, dalla lunga storia angosciosa di questa superba città, dell'incantevole isola, che in figure, in ossessione mi viene. (p. 47)
"Non è meglio lasciar tutto questo senza parola, commentarlo con solo la musica?" dico al signor Baudot.E proprio perché non si può inventare nulla, Consolo propone un racconto problematizzato, metaletterario e tutt'altro che scontato. Spontaneo, per entrambi i racconti, è maledire la loro brevità: si vorrebbe molto più Consolo, poi. Per questo li definirei un allettante invito alla lettura della produzione di Consolo.
"No, no, scherziamo? La parola ci vuole, ci vuole il racconto per far capire ai bambini, incantarli di più".
Ma cosa posso mai inventare? Posso solo descrivere, e nel modo più banale, tutta questa bellezza.
(pp. 55-56)
un bel giorno, un giorno in cui ci si vuol bene, si fa la carità, si perdona e ci si spassa: il solo giorno del calendario, in cui uomini e donne per mutuo accordo pare che aprano il cuore e pensino alla povera gente come a compagni di viaggio verso la tomba e non già come ad un’altra razza di creature avviata per altri sentieri.