in

Un romanzo che dissacra la mascolinità con la firma d'autore di Gipi: "Zaky e gli altri"

- -


Zaky e gli altri
di Gipi
La Nave di Teseo, maggio 2025

pp. 224
€ 20 (cartaceo)
€ 12 (ebook)

Zaky vuole solo sc*pare. Per sc*pare è pronto a tutto. Può fare tutto. (p.7)

Zaky, astutissimo ragazzo di provincia, vive con l'ossessione del sesso ed è in grado di conquistare ogni donna. Ma con Marion qualcosa s'inceppa: in particolare, il suo organo riproduttivo. La colpa è forse di una mendicante e della vendicativa maledizione, oppure Zaky è vittima del sortilegio più complesso da cui liberarsi: l'amore. Il ragazzo ricorre a più metodi estremi per riattivare la sua potenza virile, fronteggiando però un problema molto più profondo, che riguarda gli occhi con cui vede il mondo. 

Recitava, impersonava caratteri differenti. Si faceva dolce e gentile, se annusava nell'aria che ce n'era bisogno. O rigido, freddo, distaccato, ingenuo pre, sapeva farlo, e aggressivo, che sapeva esserlo. Il problema, con questa Marion, era che non trovava il personaggio. Non gli veniva proprio. (p. 18)

Il poliedrico Gipi ha fatto scorta di riconoscimenti (anche internazionali, come il premio Goscinny e quello per il miglior fumetto al Festival d'Angoulême) e i suoi fumetti a olio e ad acquerello, sintesi interessantissima tra l'avventuroso e il vissuto personale, sono sbarcati persino negli Stati Uniti. Diventa curioso vederlo alle prese con un romanzo dall'incipit perentorio e innescato dalle ossessioni di un personaggio più complesso di quello che può sembrare nelle battute iniziali.

Zaky è mago trasformista della seduzione, genio rubacuori, talento dello conquista. Ma anche un ragazzo col terrore dell'impotenza e dei continui flop che ne abbattono l'umore, la vitalità. Come se non bastasse, deve arginare strane, incontrollabili fantasie erotiche che pregiudicano il rapporto con chi sembra accettarlo per quello che è, al contrario suo, incapace di afferrare la direzione  e la portata della sua trasformazione.

Cosa resta di sé a chi ha costruito la sua identità su una virilità inceppata?

Attraverso Zaky e la sua crisi, Gipi prende in giro un mondo maschilista che fa della virilità il suo punto di forza, un mondo ottuso, smargiasso, grossolano.

Alla fine aveva risposto come poteva, sentenziando che il biondino non poteva capire e che anche forse fosse stato vero che lui, Zaky, non era solo il suo uccello, quell'uccello era comunque il centro sul quale tutta la personalità era stata edificata. (p. 163)

Il nostro Zaky è schiavo di preconcetti difficilmente scardinabili, un'educazione che insegna a fare delle donne una prova per essere maschi, mero strumento di realizzazione personale, di vanto. Lui le ha accumulate per guadagnare carisma, si è imposto sugli altri conquista dopo conquista. Questo almeno fino all'incontro con Marion, che ne mette inconsciamente in discussione le credenze e stravolge l'identità: la debacle del corpo è solo un'avvisaglia.

Se Zaky non se la passa bene, lo stesso vale per i suoi amici, vitali in un intreccio narrativo dinamico che ne scombina fatti, manie, agitazioni. C'è il Biondino, bellissimo, arrogante, guascone:

Il biondino è bello. Lui lo sa. E se lo aveste visto con i vostri occhi, lo sapreste anche voi. (p. 9)

Il ragazzo si fa carico di Aldo, bestione di due metri con problemi cognitivi e che va preservato dalla maldicenze della provincia. Per Aldo, suo fratello ha in mente una missione ben definita:

Aldo non ha mai sc*pato. Contrario di Zaky; è come se con la polpa dell'universo di cui sono fatte le persone si fossero prodotte due porzioni opposte. In una sono finiti tutti gli ingredienti che ci vogliono per fare il sesso, per averne voglia, cercarlo, procurarlo, e nell'altro niente.  (p. 11)

Merita particolare interesse un episodio, rivoluzionario nella storia dei due fratelli: la morte del padre e il ritrovamento di una cassetta rinvenuta accanto al suo corpo.

Cosa c'era su quella videocassetta? Un giorno avrebbe dovuto trovare il coraggio di guardarla. (p. 210)

La combriccola è completata da Masamba, noto per la sua energia e soprattutto per essere superdotato.

Zaky e gli altri, romanzo dissacrante, diretto, goliardico, racconta la trasformazione di un'amicizia e il travagliato percorso di sradicamento dai rituali di provincia, tra amori istantanei, faide, rivelazioni; si parla di ragazzi che, in un modo o nell'altro, stanno crescendo, misurandosi con la difficile vita degli adulti e le disillusioni che questa comporta. Gipi sa concedersi momenti di riflessione notevoli, che si armonizzano con le porzioni sopra le righe del testo, composte da numerose incursioni nelle fantasie hard più inconsuete e nelle spassose divagazioni su anatomia maschile e femminile, dando in generale ampio sfogo al suo estro visionario e mettendo in mostra l'inconfondibile capacità di racconto.

Daniele Scalese